Mio padre era un colto uomo all'antica. Conosceva tutta la divina commedia a memoria.
E non è un eufemismo.
E con questo trucchetto vinse la scommessa più importante che un uomo goloso possa vincere.
Mia madre non è esattamente un'alice. E' sempre stata piuttosto corpulenta, anche se lei sostiene - e senza tema di smentita visto che né io né mia sorella c'eravamo - che quando era signorina era un figurino. Mah!
Però mia madre ha un pregio. Conosce i migliori pasticceri di Roma. Ma non "conosce" nel senso che ci va regolarmente a scofanarsi di dolci. No, lei li conosce nel senso che c'ha un rapporto d'amicizia, ci va a cena, ci fa cose insieme. Rapporti cultural-gastronomici, potremmo chiamarli.
Mio padre non era certo un amante del gioco d'azzardo. Ma era sicuramente un uomo sicuro di sé e delle sue conoscenze.
La questione si sviluppò con un'amica pasticcera di mia madre. Ella - beata incoscienza! - osò sostenere con mio padre l'esattezza della sua blanda versione di un versetto della Commedia. Il mio genitore, anche stupito da tanta temerarietà, sosteneva l'esattezza della sua.
Noi muti. Tipo "l'assemblea tace perplessa". E ancora più muti, quando la coraggiosa pasticcera scommise sull'esattezza della sua terzina.
E non scommise - chessò - cinquanta lirette, un tortellino sbruciacchiato, un caffè di seconda mano.
No. Lei scommise una FORNITURA DI BIGNE' DI SAN GIUSEPPE A VITA.
Per mio padre s'intende.
Non saprei dire cosa avrebbe dovuto fornire a vita mio padre se avesse perso. Ma ovviamente così non fu. Tanta di lei temerarietà non fu premiata. E la pasticcera, onorando il suo vitalizio, puntualmente ogni 19 marzo, faceva consegnare un mega vassoio di bigné e zeppole a casa nostra.
E non potrò mai dimenticare la faccia di mio padre ogni volta che li addentava con foga: "Lei ha sbagliato, e deve onorare il suo debito!". Gnam!
19 commenti:
Grand'uomo tuo padre!
Considerando che anch'io riesco ad approfittare della sua facile vittoria nonostante la mia ignoranza dislessica!
Gnam!
Noto una perseveranza di blog mangerecciin questi giorni...Effetto gravidanza??? :)
Che buoni i bignè, posso favorire anche io??? :) Un bacio
Per una cotale fornitura a vita (e, se ho ben capito, anche oltre....) mi imparerei volentierissimo la Divina Commedia a memoria! E anche altro....
Meringa, se vuoi vi posso aiutare a smaltire...no, non i chili di troppo, bensì i bignè e pure, ma sia chiaro che mi sacrifico, pure le zeppole.
A presto.
non mi fanno impazzire i bigné, ma quanto vorrei aver studiato meglio le lezioni di divina commedia a scuola...grandissimo tesoro personale, al di là di ogni scommessa!
@ spiderfedix: secondo me le scommesse rendono Dante peperino!
@ labelladdormentata: ho omesso deliberatamente nel post, per non ferire le anime candide che si risentono che si parli solo di roba magnereccia, il fatto che io stessa ho passato ieri il pomeriggio a preparare la mia versione di bigné!
@ gigio: è un caso che l'amica pasticcera abbia pensato di reiterare a distanza di anni il suo dono....pur sempre, ovviamente, benvoluto e - diciamolo! - benmangiato!
@ la coniglia: ho appena finito di scofanarmi una manciata di cioccolatini di mia figlia. Li avevo nascosti a lei, per mangiarmeli meglio io!
@ seamus: tu sei talmente testardo che la scommessa nemmeno l'avresti fatta....internet ti avrebbe detto che avevi torto e solo allui tu dai retta, bello bignettone mio!
mmmmmmm meringa non parlarmi di cioccolati e simili!!!Comunque hai la scusante per aver nascosto i cioccolati alla bimba per mangiarli...A lei viene l'acetone, a te no ;)
Questi postCibarici mi mettono di buon umore se non fosse che grandina, lampeggia e tuona andrei a prendere un paio di bignè di San Giuseppe e poi ripasso la Divina Commedia non si sa mai ;)
e poi dicono che la cultura non consola una pancia vuota ;-)
caspita!
immagino dante perplesso mentre tuo padre si mangia i dolci a san giuseppe :)
Scommetto che se arrivo io per rilanciare, non è più disposta a fare scommesse...
@ la coniglia: seeeee l'acetone, figurati. Lei in realtà non li mangia, li stringe solo fortissimo tra le dita. Con conseguenti danni all'ambiente circostante....
@ popale: non c'è rimasto più nemmeno un bigné però, Ale....
@ copyman: sante parole!
@ andrea: credo che mentre azzannava i bigné mio padre se ne fregasse ampiamente di perplimere il suo amico Dante! ;-)
@ ruben: cara mia, la pasticcera mica scommette con chiunque...uno la nomèa se la deve pur guadagnare!
della serie: tu m'hai provocato e io me te magno!
le zeppole sono fantastiche.
Tua madre non sa che fortuna che ha.
anche mio nonno conosceva la Divina Commedia a memoria... peccato non gli sia mai servito "realmente" a niente.
ecco, tu parli di queste cose e io mi sento in colpa. per non aver assaggiato neanche una zeppola, quest'anno, e anche per essermi sempre rifiutata di imparare a memoria la divina commedia!
soffro per dante. gnammm!
@ brigida: mia madre non è fortunata ha solo tanto chiulo!
@ giuliana: perché a Milano ci sono pure le zeppole???
@ andrea: bugiardo! Tu soffri per te, e perché non te le puoi ingurgitare tu!!!!
Sììì, anch'io voglio mangiare la Divina Commedia!
Manca una informazione succulenta: quale terzina?
"Non ragioniam di lor, ma guarda e passa"!
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