lunedì, giugno 29, 2009

Mutuo scambio di tenerezze

Più di tre anni fa quando iniziavo a scrivere questo blog ero a uno stadio di dieta perenne c'avevo tutta ciccia e brufoli c'avevo una figlia marmocchia appiccicata al sedere un lavoro più che dignitoso per il re del web un futuro radioso e tutto sommato quattro soldi di più che non fanno mai male e che poi voglio dire pensare ad un secondo figlio ti sembra una cosa normale quando raggiungi una certa stabilità economica hai un tetto sopra la testa e le cose sembrano andare per il verso giusto poi invece guardandomi indietro in questi tre anni mi ritrovo senza lavoro con una figlia in più e tanti soldi di meno ma non è che di per sé sia un dramma avere un figlio in più anzi a me questa cosa tutto sommato piace ché le pupe crescono insieme si fanno i dispetti si strappano anche i capelli quando non si spaccano giochi in testa sono così dolci nella quotidianità fatta di amore tesoro salsiccia e pomodoro però ecco tutto questo per dire che il blog m'è servito come sfogo uno psicanalista di fiducia a costo zero e m'ha fatto anche parzialmente trovare lavoro anche se è durato poco ma soprattutto m'ha fatto conoscere un sacco di persone sentire voci diverse il mio amico supplì mi accusa di avere tutti lettori pecore che concordano sempre con tutto quello che dico ma non è vero per nulla si sbaglia di grosso e poi se anche fosse vorrà dire che io dico sempre cose giuste e questo i miei lettori lo sanno ed è per questo che continuano a seguirmi così numerosi perché sanno che io dico cose vere magari in malo modo ma sempre con quel fondo di rettitudine e moralità che contraddistingue la meringa come filosofia di vita come resistenza all'umana deriva e di questo il supplì me ne deve rendere atto perché lui che mi conosce anche fisicamente da più di un ventennio e ha tastato più volte la ciccia del mio corpicione e mi ha anche fatto da testimone di nozze tingendosi per l'occasione i capelli di giallo paglierino per non dire color piscia di gatto ma va bè tanto guardavano più lui che me e per fortuna che mi ero vestita di rosso se no passavo totalmente inosservata per colpa di quel megalomane platinato proprio lui insomma dovrebbe capire quanto sia bello avere un posto dove scaricare le proprie frustrazioni i propri patemi d'animo le proprie angosce senza sborsare una lira e sapere che c'è comunque sempre qualcuno che dall'altra parte prenderà la palla al balzo per raccontarti le sue e questo scambio fa crescere la meringa e tutta la sua chiara.

giovedì, giugno 25, 2009

La vera ricetta

Mi preme una piccola riflessione sulla genialata del decoder, articolata come segue:

1) ora non bastano più tre telecomandi (televisioone, dvd, videoregistratore), ma è necessario anche il telecomando del decoder.

2) telecomando della televisione e del decoder non sono per nulla intercambiabili, ma semplicemente complementari. Il che assume le proporzioni di dramma quando il decoder è acceso (perché la sera prima hai scordato di spegnerlo) e il telecomando della tele è scomparso magari preso in ostaggio da una delle figlie. Io ho il 50 per cento di possibilità in meno di poter vedere la televisione.

3) i canali si vedono di merda. Posso dirlo. L'ho detto.

4) il televideo non è più quello di una volta. Impossibile vedere in un batter d'occhio cosa fanno stasera su raidue senza conoscere a menadito il telecomando del decoder.

5) su tutti i decoder, in un modo o nell'altro c'è la scritta "Mediaset Premium". Bell'affare.

6) Mi domando come farà un vecchio settantenne abituato ad un telecomando di base a capirci qualcosa. Ed ho trovato la risposta: dovrà comprare per forza una televisione nuova, con decoder inserito. Per avere un solo telecomando. E tutto senza finanziamenti. Che genialata. Perché questa idea non è venuta a me? Vendere milioni di decoder per poi buttarli al secchio e comprare un milione di televisori.

Questa è la VERA RICETTA per far ripartire l'economia!!

lunedì, giugno 22, 2009

La marcia è femmina

Io c'ero al concerto allo stadio Olimpico sabato sera.
Una bufala.
Un flop.
Come l'hanno definito in molti.
E non è falso.
Le donne del concerto di Milano hanno vinto.
Non c'è storia.
I maschi capeggiati da Renatone hanno dimostrato quanto si può sbagliare senza un'adeguata direzione artistica.
Mi spiace perché io c'ero.
Ma invitare Luca Barbarossa il cui unico merito è aver scritto una canzone su Roma, o Minghi che fa cantare al pubblico canzoni troppo vecchie perché lui non ce la fa! Queste scelte discutibili appannano persino l'ottima performance di un Baglioni tuttofare e tre splendidi brani di Fossati, che non ha saputo (o qualcuno non ha voluto?) approfittare dell'occasione per fomentare il pubblico con i suoi brani più conosciuti.
Le donne hanno una marcia in più.
Tenetevelo per detto.

martedì, giugno 09, 2009

L'importante è vincere

Tranvate su tranvate la nostra politica ci riserva.
Ma io oggi vedo chiaro.
Vedo pulito.
La mia vita ha un senso.
Il senso più compiuto che possa avere la vita per un genitore.
Oggi mia figlia è stata nominata campionessa.
Prima classificata del corso di minibaseball che abbiamo tanto faticosamente frequentato quest'anno, dalle 18 alle 19 di ogni martedì sera, senza mai un'assenza, senza mai una défaillance, lottando coi denti per quelle stellette che hanno fatto di mia figlia una vincitrice per MERITO.

(ovviamente tralascerò, in questo giorno di festa, tutte le arrabbiature che mi sono presa durante l'anno, tutti i pianti di mia figlia isterica di stanchezza, tutti i capricci fatti perché non aveva ogni volta il suo regalo, tutti gli sfracassamenti di zebedei che mi ha procurato l'altra figlia mentre assisteva al suddetto corso senza poterlo frequentare. Per me è stata un'ora settimanale di calvario, ma ora posso dire che ne è valsa la pena. Se non vinceva mi buttavo al tevere, come minimo).

Diciamo cosa ormai praticamente impossibile in questo paese. Vincere per merito, intendo.
E vederla con la sua coppa, assolutamente sorpresa di quel risultato meraviglioso, con gli occhi luccicanti di felicità, mi ha fatto stringere il cuore di quell'emozione che si dovrebbe provare tutti i giorni con un figlio, ma che i casi della vita, la fretta, la noncuranza e la fatica ci fanno dimenticare di avere e soprattutto di godere.
Ho goduto di quest'emozione.
Perché mia figlia oggi ha imparato che vincere è bello.
E' un sentimento impagabile se si è duramente faticato per raggiungere quell'obiettivo.
E ancora più belli sono stati i complimenti dei suoi compagni. Ancora puri e sinceri.
C'è tempo per l'invidia. Ancora tanto.
Ti auguro di starne alla larga il più possibile. Figlia mia.

giovedì, giugno 04, 2009

Questioni di polli in volo

Papi papi me lo dai un passaggio?

Sali pure, pupa.
Ho assicurato a Vespa di aver già stanziato i fondi per i precari ma soprattutto che a settembre gli abruzzesi avrebbero avuto le case nuove e che io avrei vagliato personalmente le offerte del bando.
Si fregava le mani, quel pollo.
Dio come sono intelligente.
Sono come Superman.
So fare tutto io!

Papi papi, l'aereo si sta schiantando!
Perché ora non tiri fuori il mantellooooooooooooooooooooo??????????