giovedì, aprile 16, 2009

In colpa

In barba alla Montessori che si rivolterà nella sua tomba e insieme a lei tutte le mamme modello che per carità non alzano un dito sui loro figli monelli indifesi dai pericoli del mondo io a me mi viene un diavolo per capello se mia figlia comincia a giocare con la carne che io ho amorevolmente posto nel suo piatto tirandola addosso a muri sul pavimento e spalmandosela sulla faccia quella stessa carne che ha trangugiato più e più volte senza indugio a me consentitemelo mi girano ampiamente gli zebedei e sempre alla faccia di quel genio della Montessori e di tutte le sapientone che parlano con consapevolezza e non di quello che lei sosteneva alla sua faccia insomma io ho mollato sonori ceffoni su chiappe protette da pannolino e urlato come un'ossessa che non si gioca con la roba da mangiare che c'è qualcuno la sottoscritta nella fattispecie che s'è fatta un culo così che l'ha comprata l'ha cucinata l'ha amorevolmente servita e sperato in cuor suo che quel cibo fosse gradito e non ultimo ci sono un sacco di bambini che muoiono di fame ebbene sì ho cominciato ad instillare in mia figlia il senso di colpa quel senso di colpa che ho tanto vituperato nella religione cattolica e che ora mi ritorna addosso vomitato da una triste e inesorabile realtà che non riesco a dominare con la mia ratio.

E fino a cena niente pappa. Tanto per capire chi comanda.

martedì, aprile 14, 2009

Qui - squilie

Ritrovato imprenditore in un pozzo del siracusano. Aveva "alcuni" massi legati all'addome. Chissà chi ce li avrà messi.

Tutti hanno da dire qualcosa su Santoro. E tutti per sentito dire.

La storia dei pirati è così romantica. Quasi quasi noleggio un cargo.

Su FB c'è qualcuno che ha scritto un' argomentata lettera sul perché non darà un euro ai terremotati abruzzesi. Perché l'Italia forse non è più un paese libero. Dobbiamo per forza avere il dito incollato ai tasti del nostro telefonino se vogliamo far valere le nostre opinioni. Dissentire dal senso comune è diventato comunemente senza senso.

mercoledì, aprile 08, 2009

Siamo tutti aquilani

A qualcosa deve pur servire un blog.
Io credo nell'informazione libera e nei liberi informatori.
L'orrore che questi giorni ci trasmette la televisione sembra essere solo una minima parte.
Detto da chi ci sta dentro fino al collo.

giovedì, aprile 02, 2009

La condottiera

Mi aggiro per la campagna romana con la patente scaduta. Ciò può significare solo che ho passato l'età giovanile da un multiplo di dieci anni. Ho chiesto al centralino del PRA cosa mi poteva capitare se mi fermavano. In fondo abito in una landa desolata e con le mie pupe non mi ha mai fermato nessuno.
Ritiro della patente (ecchissene, al limite) e soprattutto del veicolo.
Cioè, ve lo immaginate io con le pupe in mezzo al rettilineo, dove in genere s'appostano i carabinieri, a dover scendere dalla macchina solo perché ho dimenticato che sto per compiere quarant'anni?
Non si può approfittare così della buona fede della gente. Ora poi non potrò nemmeno farmi più un cesso sul pianerottolo perché non ho la villa né la villètta bifamiliare. Mi resta la mia macchinuccia, unico collegamento tra me e il mondo civilizzato. Come potrò andare a riprendere mia figlia a scuola, a comprare la verdurina dal contadino che mi solletica l'ormone, oppure semplicemente fare rotta verso Roma se mi ritirano quella fottutissima macchina francese?
Mi toccherà far visitare i miei occhioni da un medico della ASL, che senza nemmeno constatare che sono ormai prossima alla cecità, mi confermerà idonea per riprendere la mia conduzione familiare.
Ho un culo pazzesco che ancora non si debba farsi visitare da uno psichiatra.
Non avrei passato il test alcolemico.

Dignitosamente mi arrovello

Ma perché? Lavare, stirare, cucinare, fare i letti, pulire culi è meno dignitoso di un lavoro alla scrivania?
La risposta unanime e concorde sarà SI.
Ed infatti è così.
Sarebbe dignitoso se fosse un lavoro pagato, e di conseguenza riconosciuto.
Sarebbe dignitoso se fosse un lavoro a contratto, ancorché a tempo indeterminato e senza pause.
Sarebbe dignitoso se occorressero degli studi per farlo. E non aver fatto degli studi per ridursi a fare questo. (è sottile, lo so è sottile...)
Sarebbe dignitoso se avendo fatto studi che non c'entrano nulla non si dovesse aver vergogna a dire cosa fai nella vita.
Sarebbe dignitoso se contasse qualcosa nel calcolo del PIL.
Sarebbe dignitoso se avesse un tempo di inizio e un tempo di fine.
Sarebbe dignitoso se non inducesse tendenze maniacali all'ordine per non saper che fare.
Sarebbe dignitoso se a farlo fosse un maschio.
Sarebbe dignitoso se fosse il frutto di una libera scelta.

Ma la dignità, si sa, è come una meringa.
Alla prima spruzzata di saliva si scioglie.

mercoledì, aprile 01, 2009