mercoledì, ottobre 31, 2007

Dipendenze

Cioè una madre non ha più diritto di ammalarsi?
Con trentanove di febbre io non posso stare incollata all'interno delle mie coperte in un delirio che rivede ogni singolo evento drammatico della mia esistenza che sarà stato sempre meglio del mio attuale stato di salute?
No, io devo leggere la pimpa cambiare pannolini lavare culetti preparare gustose cenette allungare tette a poppanti preparare brodi contro la disidratazione pensare a bere litri d'acqua scongelare qualcosa per la cena e cucinare rifare i letti fare lavatrici passare l'aspirapolvere e lavare per terra e qualsiasi cosa aggiungiate alla lista non sarà mai anodina.
Il mio piccolo mondo dipende da me.
Da un lato è una bella soddisfazione.
Dall'altro darei non so che cosa per staccare la spina per 24 ore....

lunedì, ottobre 29, 2007

Cimurro ergo sum

In pratica è il riassunto dei giorni scorsi.
Io e l'aerosol siamo un tutt'uno.
Ho talmente tanto cimurro in capoccia che non so se sopravviverò al mese d'ottobre.
Ieri avevo talmente tanta febbre che non è bastato un termometro.
Gli umori del corpo umano sono inquietanti.
E ora non mi stupisco più del fatto che, sostanzialmente, siamo acqua.
E una volta evaporata....

martedì, ottobre 23, 2007

Il cardellino predatore

Ho appreso che gli animali predatori hanno le unghie e i predati hanno gli zoccoli.

Ai miei tempi, a scuola, certi argomenti si abbordavano molto più alla lontana.

Mi rimane, però, l'incertezza riguardo gli uccelli.
E le zoccole.

giovedì, ottobre 18, 2007

Come nasce un post

Sembra che la mia serata di ieri non fosse niente di eccezionale.
I punti di vista diversi sono l'anima della società.
Il mio amico gigio, secondo lui, non c'era niente da raccontare sul blog.

Allora non vi dirò dei preparativi dell'incontro, di mia figlia che non sta più nella pelle dalla gioia, che viene minacciata di non vedere l'amichetto se non fa tutto quello che dico io, e funziona!
Non descriverò l'uscita in bicicletta dei nostri figli, e lo sforzo di noi mamme a tentare di farli pedalare su una salita pendenza 45%, con annesse carrozzine di secondi pargoli.
Non vi dirò, ovviamente, della discesa.
E non c'era, poi, nulla di speciale nelle pennellate ad acqua su fogli F4 su cui si concentrano, applicatissimi, gli occhi dei bambini.
Il didò sparso in tutto il salotto metteva giusto una nota di colore, poco importa se i bambini adorano inficcarci le mani dentro.
Per tacere delle tre cene improvvisate per bambini di diverse età e adulti di diversi cervelli. E quattro con l'allattamento.
Per tacere della mia amica che non è stata seduta un attimo durante la cena.

Cosa c'è dietro una tavola apparecchiata, dietro un piatto pieno portato in tavola, e dirò anche dietro ad un frigorifero?

Nulla da raccontare di questa serata.

Se non fosse che c'è qualcuno che s'è fatto un culo così forse solo perché fosse una serata diversa mentre la vita scorre uguale.

Ma mia figlia stamattina era felice.
E solo guardare i suoi occhi mi ha detto che quella di ieri, almeno per lei, è stata una serata speciale.

martedì, ottobre 16, 2007

Armonia genetica

Il nuovo vestito, non lo vedrete mica più come un pugno in un occhio di quello color merdina secca, no?
Sarà che sto invecchiando, sarà che mio marito m'avrà attaccato un po' di daltonismo, sarà che il mio senso artistico si è sempre più sviluppato verso l'arte orale (e senza doppi sensi per cortesia), ma io proprio non riesco ad accoppiare i colori.
Palette su palette, confronti, prove su prove hanno dato - mi rendo conto - un risultato che una liceale alle prime armi con le tavole cromatiche avrebbe fatto il cerchio perfetto di giotto.
Questa smielata combinazione di colori per il momento incorre di più nel mio apprezzamento rispetto a quella merdina secca che ormai mi metteva anche più d'un filino d'ansia.
Bisogna dire che il mio avatar è sempre stupendo grazie al mio amico Popale
al quale, e spero che lui apprezzi la mia decenza, non ho nemmeno mai chiesto di rifarmi il look webico. Devo contare sulle mie risorse.
E poi penso che sta roba d'accoppiamenti di colori sia una questione d'armonia genetica.
C'è chi ce l'ha.
E poi ci sono io.

giovedì, ottobre 11, 2007

Tritacouilles

Tritacouilles: che puoi leggere indifferentemente Ratatouille o strappamutande o due palle infinite già prima di uscire nelle sale.

E se fosse un fiasco?

Nessuno se ne accorgerebbe perché hanno dato talmente tanti biglietti omaggio che le sale sarebbero comunque piene.

Ora, c'è un esempio nella storia della mercificazione dell'arte (va bè, della mercificazione tout court) in cui lo scopo stesso di tale esercizio risulti nullo?

Questa è l'era post moderna, siore e siori, attrezziamoci e partite.
Io vi raggiungo più tardi.
Tanto se rispondo a quante zampe ha una gallina, vinco pure la benzina!

mercoledì, ottobre 10, 2007

Maestr-anzi

Come profilai all'orizzonte nel lontano mese di Gennaio 2007, l'insegnamento della religione non è un optional, almeno nella scuola materna italiana.

Già, durante la prima riunione con la maestra, abbiamo assistito alla presentazione dell'insegnante di religione, che si premurava di chiarire a tutti i genitori come, vista la giovane età dei virgulti, avrebbe approcciato giusto giusto il discorso sulla creazione. E io già qui avrei avuto diverse cosette da dire. Diciamo che più o meno mi trattengo, salvo segnalare che non desidero che mia figlia frequenti l'ora di religione.
Ah ma io non ho ricevuto nessun esonero - mi fa la maestra.
Allora se lo tenga per detto a voce - avrei risposto io, se non fosse stato che non volevo già cominciare a distinguermi come più matta di tutte le madri già matte in classe di mia figlia.
Poi è intervenuta la mamma influenzabile - quella che già aveva cambiato parere diverse volte su istigazione della mamma stronza (che pare abbia pure la figlia stronza che già si nega ai compagnucci masculi, tre anni, dico io!) - , e ha osato dire che anche sua figlia era esonerata.
E poi ancora io: ma queste bambine dove le mettiamo durante quest'oretta?
E staranno con la maestra - mi risponde la simpatica insegnante di religione.

E questo, tutto sommato, mi avrebbe tranquillizzato, se non avessi scoperto per caso che durante l'ora di religione la maestra va a comprare il pane.

Ora in Italia io:

1) avrei diritto a non professare niuna religione e a non educare religiosamente la mia prole. Ma come spesso avviene i diritti acquisiti lo sono spesso solo sulla carta.
2) avrei diritto a non dovermi mettere a spiegare a mia figlia cosa non è dio, cosa che probabilmente invece dovrò fare, contrariamente a quelli che volevano essere i miei principi educativi.
3) avrei diritto a rilassarmi almeno durante le ore in cui la mia prole è custodita in un edificio scolastico.

Dico bene, avrei.
E ora mi tocca pure andare a baccajare, come si dice a Roma, per capire chi si occupa di mia figlia durante l'ora di religione.
E tenete conto che una disposizione del consiglio d'istituto impedisce a noi genitori di prendere i nostri figli all'interno della scuola. Dobbiamo aspettare fuori del cancello che la bidella (sì lo so che ormai chiamarli bidelli non fa fine) ce li passi ad uno ad uno. I più piccoli rigorosamente per ultimi.
Cioè alle 13, ora di pranzo, fanno uscire per ultimi i bimbi più piccoli.
E il tutto senza avere MAI la possibilità di interloquire con la maestra. Chessò se mia figlia ha mangiato la merenda, se qualcuno l'ha veramente spinta contro il muro come lei racconta, se va al bagno, se la maestra starà con lei durante l'ora di religione....insomma, cosette così, insignificanti per qualcuno, ma fondamentali per il genitore di una bambina di 3 anni.
E mi sa che siamo solo all'inizio.

venerdì, ottobre 05, 2007

Carta da cesso

Insomma, ecco, a me De Magistris m'è parso tanto un bell'uomo, distinto e molto sicuro di sé. Parlava anche bene l'italiano, soggetto predicato complemento. Non perdeva il filo del discorso, mentre il povero Ruotolo sembra sempre più andare nel pallone alle interruzioni di Santoro.
De Magistris ha nel suo cuore la Costituzione Italiana.
E questa mi pare una cosa del tutto originale nella
res publica.
E lo dice con una purezza d'animo che quasi commuove.
In Italia, signori, c'è ancora qualcuno che ha nel cuore la Costituzione.
E questo qualcuno non è un guitto qualsiasi, una casalinga disperata alle prese con i suoi cuccioloni, oppure uno squallido informatico col culo quadrato e la panza strabordante. Ché allora sarebbe di niuno interesse. No, signori, a dire che ha nel cuore la Costituzione Italiana è qualcuno che effettivamente può farla rispettare, può farla amare, può sbandierarla, restituendole un senso.
E che si fa con codesto soggetto? Codesto soggetto, da altri e pare più potenti rappresentanti della suddetta Costituzione, che dovrebbero averla nel cuore anch'essi e sbandierarla restituendole un senso, ma che forse l'hanno utilizzata come
papier-cul a suo tempo senza ricordarsi di farne una fotocopia, codesto soggetto da altri viene sbeffeggiato, indebolito, svilito e avvilito. Perché non si è attenuto al codicillo, perché c'ha ispettori che gli controllano anche il didietro quando va al cesso, perché non potrebbe nemmeno andare a lavorare visto che gli danno la macchina blindata, ma non la benzina, che lui paga di tasca sua. In pratica viene invitato a starsene a casa, bello mio. Ché in ufficio col tuo motorino, come Woodcock, non ci puoi andare, e la macchina blindata è a secco, chiticredidiessere?.
La sua semplice, quasi ingenua, risposta alla domanda "E lei che fa?", è stata: "Io vado lavorare".
Ma che cipiglio quell'uomo. Che statura morale, che dignità e cultura.
Io m'inchino. Di fronte a questo servitore della patria.

giovedì, ottobre 04, 2007

Eccola qui la soglia, manco a farlo apposta

Lo giuro che non sono redattrice di telegiornali, né veggente.
Ma proprio oggi è uscito il notizione della soglia.
Intendo la
soglia di povertà, nella cui versano più o meno sette milioni di italiani.
E questa soglia, per un nucleo di 4 persone (quale incidentalmente è il mio), si attesterebbe, secondo il fantomatico Istat, su una spesa mensile di all'incirca 1581 euri al mese.
Non è chiaro, come sempre, se in questi soldi siano compresi anche i mutui, altresì presumo che lo siano le bollette.
Facciamoci due conti:
tolgo 170 € al mese di elettricità-telefono-gas-acqua-immondizia e fanno 1411
tolgo 250 € al mese di benzina e assicurazione e fanno 1161.
Dividiamoli per 4 e fa 290€ a settimana.
Dove sono inclusi, suppongo, anche tutti gli extra tipo abbigliamento, medicine, pannolini, spese scolastiche, sigarette, e ovviamente cibo.

Ora, molto sinceramente, io credo di far mangiare la mia famiglia con molto meno di questo e senza farle mancare niente, ma ovviamente facendo attenzione, una rigorosa attenzione, ai prezzi.
Che vuol dire? Che sono scivolata oltre la soglia?

martedì, ottobre 02, 2007

Sei anche tu sulla soglia? clicca qui!

Lo so che ci sono persone che non riescono nemmeno a mangiare, e che non distinguono l'inizio dalla fine del mese.
Ma io faccio la raccolta differenziata, do' il pane duro al cavallo, quando mi lavo i denti non faccio scorrere l'acqua, uso il geberit piccolo per la pipì, spengo la luce (già a basso consumo) della stanza da cui esco, non faccio mai il bagno nella vasca. Tutto sommato una serie di accortezze che pare facciano risparmiare me ma anche il pianeta. E magari anche il mio vicino stronzo che lascia scorrazzare i cani senza museruola a tutte le ore del giorno e della notte.

Non sarà che la nuova soglia della povertà è poter stare ininterrottamente collegati ad internet sognando quello che si potrebbe comprare/fare avendo tanti soldi?
Una vita per procura.

lunedì, ottobre 01, 2007