giovedì, giugno 29, 2006

Rapimenti

Adesso io non è che voglia a tutti i costi fare la filopalestinese.
Ma certo quasi mi obbligano.
Ma si possono arrestare 8 ministri palestinesi per la morte di due coloni?
Cioè, in pratica è come se per la morte di due iracheni avessero arrestato 8 ministri italiani!
Ve lo immaginte che putiferio!
Ecco, i ministri degli Esteri al G8 s'indignano solo un po'.
Cito testualmente da un'articolo di Repubblica (29.06.2006) http://www.repubblica.it/2006/06/sezioni/esteri/medio-oriente2/offensiva-israele/offensiva-israele.html
"Da Mosca, dove si è svolta in corso la riunione dei ministri degli esteri del G8, arriva un documento che esprime preoccupazione e invita Israele a limitare le sue reazioni."
Come si potrà mai avere la pace su quella striscia di terra se si susseguono rappresaglie su rappresaglie e se ogni popolo si aggiusta la ragione come meglio gli conviene?
Noi esportiamo democrazia nei paesi ricchi di petrolio, ma ci guardiamo bene dal farlo nei paesi ricchi di amicizia americana.

martedì, giugno 27, 2006

Illuminazioni

Mia figlia cammina scalza e le si sporcano i piedi. Dice che ai bambini fa bene camminare a piedi nudi. Ieri sul suo piedino nudo si è posata una leggiadra vespa e l'ha punta. Io ovviamente ci ho messo un po' per capire cosa aveva la pupa. Piangeva e strepitava, ma stava in un punto in cui non c'era nulla che potesse averle fatto male, per cui io - sempre per non allarmarla troppo, non traumatizzarla con la mia ansia e chi più ne ha più ne metta - mi son detta che non doveva essere nulla di grave. Dopo diversi minuti di pianto a squarciagola mi sono avvicinata e l'ho presa in braccio. Facendo questo, ho visto per terra una vespa che agonizzava ed ho capito! L'avevo detto io che prima o poi sarebbe successo qualcosa a tenere i nidi di vespe nelle cassette delle serrande!
Però poi lei è stata bravissima si è fatta mettere la pomatina ed ha continuato a camminare scalza. Certo però poi ha dormito qualcosa come due ore di seguito. Ma poco importa, ora sta bene. Solo io ho avuto ripercussioni. Questa notte ho sognato che assistevo ad una mutilazione orrenda su un bambino. Una persona molto cattiva gli tagliava entrambe le gambe e non contento gli rompeva l'osso del collo. Ecco cosa succede a trattenere i propri istinti per compiacere gli psicologi o anche solo per farsi passare per una madre illuminata!

lunedì, giugno 26, 2006

Vecchiaia

Certe volte mi sembra che il mio cammino sia segnato
Certe volte mi sembra di aver visto già tutto
Certe volte ho proprio la sensazione di aver bruciato le tappe e di essermi ustionata
Certe volte sento di essere troppo vecchia
Suona il telefono
Riprendo i miei panni

venerdì, giugno 23, 2006

Sonno

Mio marito preferisce passare due ore di notte ad addormentare la piccina risvegliata, piuttosto che farle bere una sgargarozzata di latte per poi addormentarsi di botto.
Questione di punti di vista.
Tanto lui filosofeggia sul blues: http://seamus.splinder.com/post/8478042/Summer+blues
E io pedalo sotto il sole tutto il giorno con NOSTRA figlia.
Voglio D O R M I R EEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!

mercoledì, giugno 21, 2006

Donna Meringa

Vorrei aprire una rubrica tipo donna Letizia, su suggerimento di un mio amico visionario.
Di quelle che spargono consigli come petali di rose.
A tutti indiscriminatamente, belli e brutti.
Il primo caso potrebbe essere il seguente.

Si tratta di una persona molto malata. Sindrome di Dostoevskij.
Il mio amico di cui sopra - che possiamo situare culturalmente un gradino sopra la sapienza di Google-, quando gli ho chiesto lumi, mi ha fatto tutto un discorso sulle sindromi, il cui succo mi è sembrato essere che la sindrome non è una malattia in senso stretto perché non se ne occupa nessuno. Non se ne sa nulla visto che nessuno dei suoi sintomi corrisponde ad una malattia classificata come tale.
E poi mi ha messo in guardia contro le persone che parlano senza sapere quello che dicono, pur riempiendosi la bocca di nomi altisonanti.
Google non sa un granché di tale sindrome. In sostanza nemmeno il mio amico.
Diciamo che il mio primo caso si conclude con un nulla di fatto.
E' incurabile. Se sapessi di cosa si tratta avrei potuto dare una risposta più qualificata.
Scrivete però numerosi, ché Donna Meringa saprà sicuramente fare di meglio!

martedì, giugno 20, 2006

All'ora di pranzo

Secondo il giornalista Del Debbio (così c'è scritto sulla targhetta), alfiere prandiale del verbo berlusconiano sulla rete ammiraglia, la spiegazione della diminuzione dei parlamentari con l'approvazione delle modifiche alla costituzione è la seguente: i parlamentari avranno più responsabilità!
Allora stiamo freschi. C'è scritto sulla mia targhetta.

lunedì, giugno 19, 2006

Radio America

Ambientazione country. Minnesota. Dov'è? Un puntino nella carta geografica americana.
La storia? Abbastanza insignificante.
I personaggi? Pittoreschi grandi attori.
Sopra tutti il mio ex-sex-symbol preferito Kevin Kline doppiato dallo strepitoso Luca Biagini.
Io spettatrice abbastanza disorientata da un film che non arriva mai al dunque.
Ti aspetti che esploda, che denunci, che faccia satira dell'impero americano.
Come il buon Altman ci ha sempre ben abituato.
E ti ritrovi con in mano un mucchio di smielate canzoncine country, un presentatore senza palle, un fantasma che si aggira sul palco a causa di una barzelletta sui pinguini, un'aspirante suicida che diventa manager in carriera, una coppia di strampalate sorelle folk singers, due sboccati cowboys petomani. Too fake.
Sinceramente mi aspettavo di più dal salace american critic.
O comunque mi aspettavo qualcosa oltre le brillanti interpretazioni attoriali.

Volver

Penso che almeno una volta tutti, in un angolo recondito del nostro cuore, abbiamo desiderato il ritorno delle persone che non ci sono più, quelle cui abbiamo voluto un bene infinito, quelle che ci hanno dato la vita.
Almodovar ce le fa comparire lì, accanto a noi, come se potessero rimanere per sempre. Cancellando le lacrime, il dolore, i ricordi incancreniti nel nostro cuore.
Poi tutto il resto è trama. E' donne che vincono contro e con i loro fantasmi. Che fanno sempre la cosa giusta. E gli uomini sono solo incestuosi e traditori, malati di sesso.
Non si vedono mai le immagini della città. Sono solo riflessi nelle vetrate, negli autobus, negli occhi delle protagoniste.
Che sono sempre lì, malgrado tutto, a vivere.

venerdì, giugno 16, 2006

Satisfaction

Avete presente la soddisfazione?
Oggi ho provato il metodo ricattatorio per far mangiare mia figlia.
C'era dell'ottima sogliola (anche costosa peraltro) ed una (diciamolo!) squallidina pasta al burro. Ma tanto lei non mangia niente di complesso, per cui questo è più o meno il suo pranzo tipo.
Lei, dopo aver mangiato due pezzetti di sogliola, comincia a smaniare, a muoversi in tutte le direzioni. Morale della favola: vorrebbe rovesciare il piatto (cosa che fa anche abbastanza spesso).
E però no! Non può andare avanti così. Non puoi non mangiare nulla. E che mi invento adesso?
Un lampo di genio attraversa inusitatamente i miei neuroni.
Vuoi le ciliegie, piccina? (suo cibo preferito attualmente).
Dalle lacrime passa immediatamente al riso. Ecco, è il tasto giusto, ma non sarà così semplice, mia cara. Una ciliegia e un cucchiaio di pasta. Uaaaaaaaa, uaaaa, risponde. Che significa "Col cavolo, io solo ciliegie". La mia offerta viene reiterata, così come il suo pianto dirotto.
Allora la pazienza arriva ad un limite. Vuol dire che non hai fame, piccina. La prendo e la porto nel suo letto. E' ora di fare la nanna. E giù a frignare.
Torno in cucina e mi viene un'ideona: porto il pranzo nella sua stanza. Prima veramente avevo ammazzato una vespa con l'acchiappamosche, visto che ronzava intorno alla pupa. Lei si era fatta un sacco di risate e questo mi aveva fatto propendere per l'ulteriore tentativo.
Insomma, lei apre la bocca, manco fosse un uccellino affamato, e comincia a mangiare a raffica tutto il pranzo, con gusto e velocità. La pupa, per chi non lo sapesse, mangia rigorosamente da sola, mettendoci anche delle ore.
Alla fine della mangiata si spazzola anche 5 ciliegie.
E io mi interrogo sull'efficacia del metodo. Magari ha funzionato davvero!

giovedì, giugno 15, 2006

Scambi di moglie

C'è un tipo sulla rete che parla di me come se fossi sua moglie. http://seamus.splinder.com/post/8315470/La+Meringa
Ma quel che è strano, è che contrariamente alla stragrande maggior parte dei maschi, parla di sua moglie come un essere umano, con pregi e difetti. Anche se sembra che non poche volte abbia avuto la tentazione di sbatterla al muro (e non nel senso che pensate voi). Comunque mi sembrava simpatico segnalarvi questo scambio di persona!

martedì, giugno 13, 2006

Digestione

Pronto chi parla?
C'è qualcuno?
Squillo finché non risponde
Vorrei tanto che ci fosse qualcuno
Non vorrei...ma se vuoi
Le ciliegie quest'anno sono gustosissime
Uniti si vince
Spira tanto sentimiento
Fai ciao con la manina
Non ho digerito bene

lunedì, giugno 12, 2006

Prove tecniche di genitorialità

La nostra genitorialità è stata messa a dura prova sabato pomeriggio. Ci siamo incontrati con una coppia di amici e la loro bambina, di un paio di mesi più giovane della nostra.
Mia figlia fa continui progressi, dice paroline, cosette, il nome di qualcuno, dice grazie, è molto educata e fa un sacco di sorrisi. Ma la bimba dei nostri amici è impressionante: a 20 mesi già parla, dice frasi di senso compiuto, esprime desideri, dà ordini. Questo fatto ci ha completamente disorientato. Ha persino imparato subito il nome di mio marito, trascinandolo per mano dappertutto. Però, ma c'è un però. Sotto diretta ammissione del papà della bimba, c'è qualcosa che ci fa immediatamente riguadagnare 20 punti: la pupa dorme ancora nella stessa stanza dei genitori e con il ciuccio! Ovviamente ciò ci ritira un po' su il morale, ché la nostra non ha mai preso il ciuccio e ha sempre dormito da sola.
Fatto sta che mio marito da sabato indica tutte le cose con i loro nomi alla pupa e glieli fa ripetere. Sembra, insomma, la maestrina dalla penna rossa, in versione muscolo-barbuta.
Che s'ha da fa' pe' campa!

venerdì, giugno 09, 2006

Sono tre mesi che non piove

"Son tre mesi che non piove
ho sabbia e sale nel letto
peccato e pentimento
ho l'anima falciata
da cui discende la mia razza intera
che ha cuore e pancia di ametista
senza regola di vita
senza luce di luna
oro negli occhi
e soprattutto senza difesa dal dolore....."

Ivano Fossati

Il 13 luglio vado a vedere il concerto di Ivano Fossati. Con mio marito. Alla cavèa dell'Auditorium. Come minimo pioverà!

Think

Ora, certo non mi si venga a dire che la situazione in Italia è rosea. Non lo era quando sono partita io nel '99 dell'altro secolo, e non lo era quando sono tornata, più di 3 anni e mezzo fa. E se qualcuno non se ne fosse accorto, non lo è adesso.
Io ho vissuto diversi anni a Parigi, cominciando dal '96, per trasferirmi definitivamente lì nel '99. Poi ho incontrato quel bonazzo di mio marito e allora, insomma, sono rifinita a Roma.
E siamo ancora in una fase talmente precaria della nostra storia (della mia, del paese, di tutti) che addirittura mia madre si vanta di me con le sue amiche. Ché sua figlia ha un lavoro! E che lavoro! Un lavoro a tempo determinato part time, ma di questi tempi è miracoloso! Poco importa se la figlia in questione si è laureata a pieni voti, frequentato studi post laurea, ha lavorato in multinazionali con incarichi di prestigio. Ora, in questo paese del bengodi che è diventata l'Italia le prospettive di guadagno per una persona (giovane?) di talento sono:
1) mostrarsi in televisione
2) essere giovane e poco pagato
3) essere figlio/amico di
E per noi, non proprio neolaureati, con esperienza e figli? Cosa resta? Io non ho diritto nemmeno al bonus bebè!

mercoledì, giugno 07, 2006

Ha detto grazie

Pappa, mamma, papà, nonna, zio e zia sono tutte parole riferite a persone o cose. Finora nominava le persone e le cose intorno a lei. Ma ora, ora è diverso. Lei ha detto una parola magica. Una parola che fa capire che il suo cervello procede per associazioni, che capisce la conseguenza degli eventi, che contestualizza le azioni. E' formidabile rendersi conto dello sviluppo del cervello della propria figlia. Che grazie ad un tuo input (martellamento continuo), lei possa cominciare a comprendere il mondo come sequenza di azioni e reazioni. Cioè, rendiamoci conto: lei ha capito che se qualcuno le dà qualcosa deve dire grazie. E dice grazie! E' tutto un modello mentale che si configura con questa parola! Adesso, però, solo una domanda mi martella le cervella: ma non è che un bel giorno dirà anche "Mamma, ma vaffangrazie"?

martedì, giugno 06, 2006

La famiglia Brambilla va dal commercialista

Hai presente la famiglia Brambilla, quella - per intenderci - tipo che tutto quello che fanno i suoi componenti non funziona? Ecco, la mia mattinata odierna si è svolta più o meno su quel canovaccio.
Sveglia all'alba. Oggi si presenta il modello 730. E non sarà una sfilata di figaccioni, ma il tizio che riceve me e mia madre ha piuttosto l'aria di uno sfigato, anche se secchionissimo e molto competente. Io avevo già un diavolo per capello. Con tutta la ciurma appresso, mia madre e mia figlia, avevo dovuto lasciare la mia super macchina al parcheggio privato che mi aveva già preventivato un qualcosa come 3 euro all'ora. E mi devo incollare il passeggino per due piani, di quelli alti, del centro di Roma. Arriviamo e il tizio dice che abbiamo sbagliato giorno e che saremmo dovute venire ieri. Mia madre tira fuori le zanne. Io tiro il fiato, ché mi comincia a mancare. Con la sua mole, ella plana nella stanza e si posa su un poltroncione proprio in faccia al tizio. Veramente poco carino, fa lo spiritoso, mia madre sta al gioco: "ma non vedi che mi sta prendendo in giro" - mi fa. A me non sembra e comunque non mi diverto. Commetto l'errore - irreparabile - di dare a mia figlia una caramella, di quelle che chiunque mangiava da ragazzino, quelle a forma di spicchio d'arancio, che per una bambina di 2 anni sono gustosissime, ma pericolosamente untuose a contatto con la saliva. Allora poi la pupa comincia a farmi pena perché diventa presto una maschera di zucchero rappreso. Mi viene in mente l'idea geniale di riempire un bicchiere d'acqua, da quei distributori nei corridoi, quelli che hanno acqua fredda e calda. Le mischio pure, nel tentativo disperato di temperare. Metto le due mani della pupa nel bicchiere, le sciacquo il viso, ma lei, che è super intellingente e non le sfugge nulla, ha già capito il meccanismo del bidone d'acqua e non appena torniamo nella stanza dello sfigato, ogni due minuti scappa via per inondare il corridoio spillando acqua dal bidone. Come se non bastasse, lo sfigato non mi fa nemmeno il 730 ed ho perso così la mia mattinata. E ciliegina sulla torta, mia madre mi chiede di accompagnarla al mercato. Compra tutto il cucuzzaro e non appena entriamo dentro casa, dopo aver passato mezz'ora a cercare parcheggio, si accorge di non avere preso la verdura. Aveva tutto il resto del mercato, ma non la verdura. Allora macchina in spalla, rimonto e mi procuro la verdura. Altra mezz'ora per parcheggiare. Arrivo a casa e la pupa non aveva mangiato nulla. Tranne tre ciliegie. Di cui aveva anche ingollato il nocciolo.

sabato, giugno 03, 2006

Esercizi di postura

La mia dietologa, bella bionda e con impeccabili perle alle orecchie, mi fa un sacco di complimenti.
Mi dice che sono dimagrita, che educo bene mia figlia, la quale (tra parentesi) le distrugge lo studio sistematicamente: dalle statuette di pietra alle scatolette di medicinali nei cassetti. Ma tant'è.
Diciamo che anch'io sono discretamente contenta del successo dietologico. Lei veramente mi lusinga. Ogni volta mi misura centimetro per centimetro. Prende un metro, quello da sarta, morbido e anche un po' freddino a contatto con la pelle, quel tanto che basta a darti qualche brivido e farti rassodare illico i muscoli. E comincia a misurare: torace, vita, fianchi, glutei, cosce, caviglie, braccia e polsi. E non so come, riesce sempre a cogliere dei miglioramenti in millimetri o quando ho fatto veramente un buon lavoro, in centimetri! Questo è il momento più esaltante della seduta, dopo la pesa. Però, verso la fine, quando mi esamina da vicino le cosce le vene la pancia, se ne esce sempre con la storia della postura, che ho ancora la postura da donna incinta, e che non va bene e che bisogna che io faccia qualcosa. Io nicchio, faccio finta di non capire 'sta storia della postura. Insomma la devo aver indotta alla disperazione perché l'altro giorno ha aperto il capitolo "Esercizi di postura". Io già roteavo gli occhi (di nascosto, ovviamente). Ella comincia a spiegare l'esercizio con tali parole: " Ti devi mettere prona e ...". Io mi sono concentrata sul significato della parola "prona", in un concentrato di confusione, perché non mi ricordavo più cosa volesse dire esattamente, quale fosse il verso insomma, e mi sono persa il seguito dell'esercizio. Ovviamente non avevo coraggio di chiederle se prona era a pancia sotto o sopra e alla fine non avevo il coraggio di chiederle di ripetermi come dovevo fare l'esercizio. Per cui ho fatto un bel sorriso a 36 denti e ho detto: "Ci proverò", ossia proverò a fare qualcosa tipo posizione a barchetta, mani e gambe alzati ma non ho capito se devo tenere le gambe oppure lasciarle libere. In realtà non ho capito nemmeno a cosa mi servirà l'esercizio. La settimana prossima le dirò che a causa di un problemino di udito avevo capito supina invece di prona. Così ricomincerò da capo e lei mi potrà dare i voti solo dalla settimana successiva. E io che avevo fatto la dieta per non andare in palestra....

giovedì, giugno 01, 2006

Come il primo giorno

Amici che ci sono sempre e per sempre
Amici che se ne vanno per la loro strada e di cui ricorderai solo un paio d'occhi tristi
Amici puzzoni
Amici che non ti parlano più perché mentre stavi partorendo non hai mandato un biglietto di condoglianze anche se hai telefonato
Amici che non ti invitano alla festa dei loro 40 anni per non farti incontrare con il tuo ex
Amici che ti rimproverano qualsiasi cosa
Amici per i quali ci sarai sempre
Amici oltre l'amore
Amici degli amici che sono tuoi amici
Amici che non senti da una vita
Amici che ti rimproverano che non chiami mai
Amici che chiamano sempre
Amici con segreti
Amici salvo imprevisti
Amici che ti invitano a cena e ti preparano piatti succulenti e basta un'occhiata per scoppiare a ridere
Amici delle vacanze
Amici della pioggia
Amici che considerano un no come un si
Amici che ti fanno ubriacare e ti portano a spalla
Amici che diventano amanti
Amici che piangono sulla tua spalla
Amici salvati
Vi amo tutti, come il primo giorno