martedì, novembre 29, 2011

Tecnocrazia

mmm papa agd gj tw pta gmpegmamdm agjg gtajgamg a papgtdpd?????
E' chiaro ed evidente che sì. Che nessuno fa più errori, che chiunque - anche solo con licenza media - è in grado di intavolare lunghe discussioni con chiunque. Mia figlia di base lo fa già alle elementari. E allora come fare a distinguersi dalla massa? Chi mi conosce sa che questo è il mio chiodo fisso. Ma, come direbbe mio marito, quello di cui vorrei parlare oggi è invece uno strumento assolutamente democratico. Chiunque è in grado di utilizzarlo, senza particolari formazioni. Livellatore verso il basso -  direi io. Ma comunque ormai fondamentale nella quotidianità di pressoché tutta l'umanità. 
Quello che sto tentando di dire è:  
non sarà che il T9 sta insegnando agli italiani a scrivere?
No, perché se fosse così, io abolirei immediatamente le scuole di ogni ordine e grado e procederei all'immediato conferimento di titolo dottorale a tutta la popolazione maggiorenne in Italia. Quelli minorenni no. Perché hanno tempo fino a 150 anni, tanto sarà l'innalzamento della speranza di vita nel nostro paese dopo la riforma sulle pensioni.

lunedì, novembre 28, 2011

Le lunghe trecce e gli occhi azzurri e poi....

Stamattina ho sciolto la lunghissima treccia di mia figlia.
I capelli erano ondulati come acqua del mare.
Lei era felice. La notte aveva portato una piacevole novità.
Io, mentre ritornavo a casa dopo una lunga giornata di lavoro, mi prefiguravo di abbracciarla e chiederle come era andata a scuola, se qualcuno si fosse accorto delle sue onde. Una scena quasi bucolica, insomma. Ovviamente la realtà supera sempre e di molto la fantasia. 
Me la ritrovo isterica e senza un briciolo di ragionevolezza in corpo.
Ebbene, la pupa è finita a letto senza cena.  Non si sfida così l'autorità materna. E se c'è una cosa che non sopporto è quando le mie figlie giocano col cibo. Avete presente una iena? Ecco. Per non parlare di quando mi prendono in giro, che si vede che stanno per scoppiare a ridere. Goccia che fa traboccare il vaso.
Ho capito perché mia madre mi faceva sempre tenere i capelli corti da piccola.
Tutto torna.

giovedì, novembre 24, 2011

It Blocks

C'ho il blocco.
Mi si è bloccato qualcosa nel cervello.
Per un sacco di motivi che non sto qua a specificare e che probabilmente non ho nemmeno io del tutto chiari nella capoccia.
Mi si è bloccato perfino il cesso, oggi. Mio cognato, che si è occupato personalmente, come tecnico altamente qualificato, di sbloccare la matassa del merdolone, mi ha detto - testuali parole - che se comincia una volta, non la smette più. E' come aver acquisito una dipendenza. La dipendenza da cesso rotto.
E questo apre nuovi e assai inquietanti scenari per il mio futuro.
Anche perché il mio oroscopo sbandiera oggi l'assoluta necessità per i nati nel sagittario di tuffarsi a piè pari nella nuova vita che desiderano.
Ed è anche troppo facile capire che - viste le premesse - non sarà una vita tutta rose e fiori.

martedì, novembre 15, 2011

L'insostenibile fascino del fare

Il fatto è che io ci avrei un sacco di cose da dire sul mondo che ci circonda sulle persone che si trovano del tutto casualmente in situazioni che le oltrepassano e non saranno mai in grado di fare fronte alla massa di informazioni che cadono loro addosso avrei molte cose da dire su giovani che non fanno altro che dire "sono così stanco" anche solo dopo aver digitato una password su schermo di pc questi giovani che non sanno cosa significa guadagnarsi il pane farsi il culo per avere uno stipendio alla fine del mese che spesso è impegnato ancora prima di essere incassato questi giovani che hanno problemi di identità e si vede da come NON ti guardano negli occhi quando entrano in una stanza, questi giovani che sono capaci di dire cose tipo: "quando sarò in grado di farla, questa cosa, la saprò fare perfettamente" gente che non sa fare niente ma niente che è niente e quando dico niente intendo proprio niente tipo zero carbonella approssimato allo zero assoluto per difetto e perché sono generosa, gente che si riempie la bocca di "sbaglia solo chi fa" ma anche chi non sa fare, aggiungo io, sbaglia soprattutto chi non sa fare un emerito zero e sono tanti ma talmente tanti che pervadono l'aria che respiriamo ci sbafano l'ossigeno nostro, ci rubano lo stipendio, ci impediscono di vedere il sole che sta fuori dalla finestra, ci otturano le orecchie con le loro sparate insignificanti che pretendono significative dio solo sa come fa una persona a non vergognarsi a dire davanti ad altri che è stanca di essere stata seduta su una sedia a fissare nevroticamente uno schermo per un totale di mezz'ora al massimo schiccherandosi via dalle spalle quei quattro grani di forfora prodotti nel mentre, come fa una persona a sbagliare a fare somme su excel, come fa una persona così a pensare che io abbia piacere a che mi rivolga la parola? Io sono una persona nobile d'animo che raramente perdo le staffe e no, non mi sta crescendo il naso perché chi mi conosce sa anche che non sono per nulla bugiarda e in ambito lavorativo oltreché nella vita privata sono estremamente disponibile verso chi mi mostra rispetto e verso chi rispetto ma essere presa in giro provoca in me un'onda d'urto che col mio metro e ottantatre ti seppellirà. E non riuscirai a nasconderti da nessuna parte.
Perché se solo colui che fa sbaglia, chi fa bene non sbaglia un colpo.

lunedì, novembre 07, 2011

I bambini: il nostro futuro

Allora mia figlia mi guarda mentre sto mettendo a posto i suoi vestiti.
Sono reduce da una giornata di intenso lavoro. Visto che era sciopero dei trasporti ho pensato bene di andare in ufficio e di non muovermi fino a fine sciopero. Ovviamente ero da sola ed ho potuto lavorare con estrema tranquillità. Poi mi sono avventurata in una città deserta. Erano tutti concentrati alla stazione del mio treno e in particolare tutti nel mio stesso vagone, mamme con passeggini, zoppi con le stampelle, operai al rientro dal cantiere, pendolari generici tipo me. Un afrore considerevole, e io mi sentivo molto fortunata di aver acchiappato un posto in piedi appiccicata alla porta del treno che non si apre. Poi mi aspettava un percorso in macchina a passo d'uomo. Quaranta minuti per fare dieci chilometri. Riprendo le bambine dagli amichetti tra strilli e urla perché è automatico che appena arriva mamma si comincia ad avanzare assurde pretese. Poi torno a casa, preparo la cena, mangiamo e poi subito bimbe a letto. E mentre - per ritornare all'inizio - rimettevo a posto i vestiti di mia figlia, ella mi guarda, col fare ingenuo dei bimbi, e mi dice: "Mamma, c'hai un sederone, proprio un culo grosso. Bello!". Ho deciso di non offendermi. Questa bambina ha il senso delle dimensioni sballato e soprattutto un discreto gusto dell'horror. Ci sta pure che fosse un complimento.

martedì, novembre 01, 2011

Splatter

Olivia incarna l'ideale di bellezza con cui siamo cresciute noi nate alla fine degli anni sessanta. Sandy era la brava ragazza che si innamorava del bullo che tutte abbiamo guardato almeno una volta con la bava alla bocca. Ed il fatto che fosse così a modino, così ingenua, non ci consentiva di odiarla, ma anzi creava un (assurdo, sì, adesso che sono passate diverse decadi riesco anche a vederlo con distacco!) sentimento di immedesimazione. Ma quell'ideale di bellezza, molto americano, molto barbie e molto acqua e sapone, siccome non è sempiterno deve essere in qualche modo mantenuto. E allora nasce la chirurgia estetica (perdonatemi la sintesi, se taglio tutta la parte delle modelle anoressiche, ma oggi mi interessa focalizzare l'attenzione su altro). La chirurgia estetica serve per garantirsi l'eternità della bellezza. Io pago qualcuno che mi apre le porte del paradiso, che mi mette sotto formalina per sempre. Con il vantaggio che rimango viva.
Forte no?
Mi domando però come tutto questo gonfiore resisterà alla naturale decomposizione post mortem. Effetto ago su palloncino?