venerdì, maggio 30, 2008

Guardiamoci in giro

La supercasalinga, preparando la partenza per il week end della sua famigliola, si accingeva a stirare una caterva di panni. E nel bel mentre decideva di accendere la tele giusto per non stare lì tutta sola a pensare ché fa male. E questa tele del primo pomeriggio è da darsi una randellata sulle parti basse, se non fosse per il gentil cucuzza che ti fa una panoramica sulle imperdibili avventure estive delle star dell'italico stivale così da suscitare la tua libido sopita da troppo tempo, te la daresti sul serio la randellata. Ma che paese interessante, che gente intrigante radunata tutta insieme davanti alle telecamere tutta truccata per le grandi occasioni, donne con le tette prominenti i denti sbiancatissimi l'occhio pendulo da jessiche rabbit in calore. Dio come vorrei essere il fidanzato della super star culona che non permette assolutamente che lui cucini perché in cucina la donna deve stare. E come vorrei essere la fidanzata venticinquenne dell'ultrasessantenne artista partenopeo, rinomato nel mondo e nello stivale sempre in cerca di giovane e intraprendente carne.
I sogni son desideri.
Ma per fortuna i miei desideri vanno ancora molto aldilà dei sogni.

martedì, maggio 27, 2008

Adolescere forever

Nell'ordine:

La felicità non è un'opinione.

Sono stata ingiustamente accusata di non essere una persona discreta solo perché chiesto ad una ragazza se si era sposata in chiesa visto che era incinta e in linea generale perché mi sono fatta i fatti di tutti.

Ho l'acido lattico impazzito perché mi sono fatta una discesa di scogli a pendenza almeno del 40% quando non faccio sport da almeno dieci anni.

Ho rimorchiato un siciliano coi baffetti proprio come negli stereotipi cinematografici che con passo felino mi ha teso la mano sugli scogli per facilitarmi la discesa ad una deliziosa spiaggia di ciottoli, mentre il mio cavaliere (che, specifico, non era mio marito) mi guardava come uno stoccafisso.

Ho mangiato come una scrofa. Ma non c'era da dubitarne.

Diverse macchine si sono fermate a guardarmi - credo per scopi innominabili - mentre cercavo di attraversare la provinciale. Se fossi stata un po' più furba avrei potuto ripagarmi il viaggio.

Ho salito 96 scalini di un castello a picco sul mare.

Ho visto lacrime di emozione sorgere negli occhi di un amico, noto per la sua razionalità. E mi son venute pure a me.

Non ho parlato con nessuno al telefono per almeno 24 ore perché non c'era campo.

La mia testa si è riposata notevolmente e il mio corpo è ancora quello di un'adolescente perché ho capito una cosa: l'adolescenza è uno stato mentale.

E questa è l'eredità che lascerò ai posteri.

mercoledì, maggio 21, 2008

Viva

Dio come mi sento smart per il mio week end che arriva.
Mi restano solo 8 milioni di cose da fare.
Ma ho già prenotato il parcheggio a Fiumicino. Dovessi perdere l'aereo per una stupida questione di posto.
Mi sono già depilata, dovessi avere l'occasione di mostrare al mare di Catania le mie chiappe chiare.
Ho già digiunato per due settimane per entrare dentro un vestito prestato.
Sono ancora un po' indecisa per le scarpe.
Ma sono talmente smart che la soluzione verrà da sé.
Dio come mi sento in comunione col mondo, con le cose, con questa pioggia battente fitta fitta che ti penetra nelle ossa, con le mie figlie smocciolose, con tutte le mie certezze che vanno a rotoli quando nessuna delle due bambine mette in bocca nemmeno un pezzettino di cena, con la casa che ci sta per espellere per fare posto ad una quantità strabiliante di giocattoli inutili, con il frigo vuoto.
Tutto questo mi fa sentire viva.
Vado a farmi un caffè.

venerdì, maggio 16, 2008

Ma quanto è bella la città, quanto è grande la città.

Ieri ero a Roma.
Nel quartiere in cui sono nata.
Persino da sola al supermercato, sono potuta andare.
E c'era il sole, si stava bene.
E camminavo per strada pensando dio come mi manca la città.
Come mi manca poter camminare nello smog, avere un negozio ogni due metri, salutare facce note da decenni senza sapere il nome. Che mito la città.
Io adoro la città.
E allora ho incontrato una vecchia amica di mia madre, mi sono messa a chiacchierare. Ma quanto mi manca la città di qui, ma quante cose potrei fare di là, certo sì in campagna c'è l'aria buona, ma dopo un po' ti fai due palle così. E pitipì e patapà.
La sera, dopo cena, vado con la mia dolce famigliuola a riprendere la macchina parcheggiata e sdrang una multa per non aver pagato il parcheggio.
Ma come, ma qui il parcheggio si paga fino alle diciannove. Eh no, bella mia,
due metri più in là si paga fino alle diciannove. Qui fino alle 23. Paga 'sti 36 euri subito o chiedi un mutuo domani.
Alla faccia della città!

martedì, maggio 13, 2008

Ineffabili

Uh, ma quanto è carino!
Uh, ma che bellino.
Uh, ma come parla bene.

Questo dice l'Italia, dopo il discorso di Berlusconi. Intera.

Tranne Di Pietro.
Adoro vederlo incazzato. Con tutte le vene di fuori e gli occhi che schizzano dalle orbite.

Non c'è più il tesoretto. Quindi il nano malefico si affida a dio. E speriamo che non lo ascolti come del resto fa con tutti noi.

La spocchia di Rotondi, che va dicendo ai quattro venti che lui è ministro dell'attuazione del programma, la voglio rivedere tra cinque anni. A braccetto con il genio della finanza creativa, Mr. Tremonti.

Lo so. E' facile fare dell'ironia quando non si hanno responsabilità di governo, ma solo quelle - peraltro - inconsistenti dell'ombra di un governo.
Come dire l'ineffabile governo all'ombra.

lunedì, maggio 12, 2008

Con-volare

Ho in progetto un fantastico week end da SOLA.
Lascerò tutti a casa e me ne andrò a festeggiare un mio amico di vecchia data che ha deciso di convolare.
E allora volerò in Sicilia per un paio di giorni.
Sto dimagrendo a vista d'occhio per entrare in qualcosa.
Qualsiasi cosa che mi dia la parvenza di donna.

mercoledì, maggio 07, 2008

Simplex

Alla faccia della semplificazione!

Ora, non è che perché avremo"solo" dodici ministeri con portafoglio che quei nove senza portafoglio costeranno meno.

Strutture, personale, mobilio, fotocopie, fogli, matite, penne, cazzi e mazzi - lasciatemelo dire! - costeranno come un ministero col portafoglio al contribuente/elettore credulone.

Il guaio è che costeranno uguale anche a tutti gli altri.


Mi voglio soffermare giusto su alcune chicche gustose:

Ministero della semplificazione a Calderoli (senza portafoglio perché gliel'ha rubato un extraomunitario).

Ministero delle riforme (che non faremo) a Bossi che purtroppo, con la voce che si ritrova ora, non ci accorgeremo quando urlerà per averla presa nel culo. Berlusconi, si sa, è un vero macho.

Ministero dell'attuazione del programma a Rotondi: è lui quello che ha fregato il portafoglio di Calderoli all'extracomunitario. Non c'era niente dentro. (vi ho risparmiato la facile battuta: "programma? e quale programma?).

Ministero della difesa a Ignazio La Russa: almeno forse smetterà di andare in giro nelle trasmissioni televisive, impegnato come sarà a mettere insieme i trilioni per restare in Iraq col nuovo esercito che fonderà e questa volta per sempre.

Ministero delle politiche giovanili a Meloni: la Giorgia ha capito tutto della vita... se può avere un ministero senza portafoglio Rotondi, figuriamoci lei!

Prevedo che:

Bossi continuerà a essere messo sotto da Berlusconi, fino a che, in uno slancio machista, in un ultimo anelito di secessione, farà cadere il governo e Berlusconi finalmente potrà ammazzarlo. Legittima difesa.

Continueremo a pagare l'ICI e per chi s'azzarda a dire qualcosa sarà raddoppiata.

A breve sarà soppressa la Guardia di Finanza, unica colpevole di aver diffuso, insieme a Visco, i redditi degli italiani on-line.

Rotondi si suiciderà dopo la delusione datagli dalle finanze di Calderoli.

La Padania si sfracellerà contro il Nepal.

Fini farà la stessa fine di Bertinotti.

Berlusconi e Tremonti vivranno fino a centouno anni.
Mi auguro di esserci, quel giorno.

lunedì, maggio 05, 2008

Lucidamente

Nel suo unico sprazzo di lucidità questo week end mio marito mi ha detto che sono poco intelligente.
Anche se ho passato il week end ad assistere lui e le bimbe malati, nel ponte più lungo dell'anno. Quello in cui ogni persona di buon senso avrebbe fatto almeno una gitarella fuori porta.

Tu non sei molto intelligente, diceva mio marito.
E questo perché non capisco che un robot non è una persona. Anche se in quest'era di community web, ti mandano la foto di un robot con la faccia di donna per farti credere che hai almeno un amico.
Ma poi io, sempre non intelligentemente, guardo anche altri profili web e vedo che tutti hanno l'amica robot in comune con me. E tutti se la tengono senza protestare.
Io non la voglio, l'amica robot.

Quella con la brutta foto in bianco e nero che si chiama Robyn T (che vi riproduco
qui accanto).

Essa è amica di 173.000 utenti di Mybloglog.
E io non la voglio.
E soprattutto non mi rassegno a credere che un robot possa avere 173.000 amici.
Manco fosse in carne ed ossa!