martedì, marzo 20, 2007

Fornitura a vita

Mio padre era un colto uomo all'antica. Conosceva tutta la divina commedia a memoria.
E non è un eufemismo.
E con questo trucchetto vinse la scommessa più importante che un uomo goloso possa vincere.

Mia madre non è esattamente un'alice. E' sempre stata piuttosto corpulenta, anche se lei sostiene - e senza tema di smentita visto che né io né mia sorella c'eravamo - che quando era signorina era un figurino. Mah!
Però mia madre ha un pregio. Conosce i migliori pasticceri di Roma. Ma non "conosce" nel senso che ci va regolarmente a scofanarsi di dolci. No, lei li conosce nel senso che c'ha un rapporto d'amicizia, ci va a cena, ci fa cose insieme. Rapporti cultural-gastronomici, potremmo chiamarli.

Mio padre non era certo un amante del gioco d'azzardo. Ma era sicuramente un uomo sicuro di sé e delle sue conoscenze.
La questione si sviluppò con un'amica pasticcera di mia madre. Ella - beata incoscienza! - osò sostenere con mio padre l'esattezza della sua blanda versione di un versetto della Commedia. Il mio genitore, anche stupito da tanta temerarietà, sosteneva l'esattezza della sua.
Noi muti. Tipo "l'assemblea tace perplessa". E ancora più muti, quando la coraggiosa pasticcera scommise sull'esattezza della sua terzina.

E non scommise - chessò - cinquanta lirette, un tortellino sbruciacchiato, un caffè di seconda mano.

No. Lei scommise una FORNITURA DI BIGNE' DI SAN GIUSEPPE A VITA.

Per mio padre s'intende.

Non saprei dire cosa avrebbe dovuto fornire a vita mio padre se avesse perso. Ma ovviamente così non fu. Tanta di lei temerarietà non fu premiata. E la pasticcera, onorando il suo vitalizio, puntualmente ogni 19 marzo, faceva consegnare un mega vassoio di bigné e zeppole a casa nostra.

E non potrò mai dimenticare la faccia di mio padre ogni volta che li addentava con foga: "Lei ha sbagliato, e deve onorare il suo debito!". Gnam!

19 commenti:

Anonimo ha detto...

Grand'uomo tuo padre!
Considerando che anch'io riesco ad approfittare della sua facile vittoria nonostante la mia ignoranza dislessica!
Gnam!

Francesca Palmas ha detto...

Noto una perseveranza di blog mangerecciin questi giorni...Effetto gravidanza??? :)
Che buoni i bignè, posso favorire anche io??? :) Un bacio

Anonimo ha detto...

Per una cotale fornitura a vita (e, se ho ben capito, anche oltre....) mi imparerei volentierissimo la Divina Commedia a memoria! E anche altro....

Labelladdormentata ha detto...

Meringa, se vuoi vi posso aiutare a smaltire...no, non i chili di troppo, bensì i bignè e pure, ma sia chiaro che mi sacrifico, pure le zeppole.
A presto.

takajiro ha detto...

non mi fanno impazzire i bigné, ma quanto vorrei aver studiato meglio le lezioni di divina commedia a scuola...grandissimo tesoro personale, al di là di ogni scommessa!

Annachiara ha detto...

@ spiderfedix: secondo me le scommesse rendono Dante peperino!

@ labelladdormentata: ho omesso deliberatamente nel post, per non ferire le anime candide che si risentono che si parli solo di roba magnereccia, il fatto che io stessa ho passato ieri il pomeriggio a preparare la mia versione di bigné!

@ gigio: è un caso che l'amica pasticcera abbia pensato di reiterare a distanza di anni il suo dono....pur sempre, ovviamente, benvoluto e - diciamolo! - benmangiato!

@ la coniglia: ho appena finito di scofanarmi una manciata di cioccolatini di mia figlia. Li avevo nascosti a lei, per mangiarmeli meglio io!

@ seamus: tu sei talmente testardo che la scommessa nemmeno l'avresti fatta....internet ti avrebbe detto che avevi torto e solo allui tu dai retta, bello bignettone mio!

Francesca Palmas ha detto...

mmmmmmm meringa non parlarmi di cioccolati e simili!!!Comunque hai la scusante per aver nascosto i cioccolati alla bimba per mangiarli...A lei viene l'acetone, a te no ;)

pOpale ha detto...

Questi postCibarici mi mettono di buon umore se non fosse che grandina, lampeggia e tuona andrei a prendere un paio di bignè di San Giuseppe e poi ripasso la Divina Commedia non si sa mai ;)

copyman ha detto...

e poi dicono che la cultura non consola una pancia vuota ;-)

Anonimo ha detto...

caspita!
immagino dante perplesso mentre tuo padre si mangia i dolci a san giuseppe :)

ruben ha detto...

Scommetto che se arrivo io per rilanciare, non è più disposta a fare scommesse...

Annachiara ha detto...

@ la coniglia: seeeee l'acetone, figurati. Lei in realtà non li mangia, li stringe solo fortissimo tra le dita. Con conseguenti danni all'ambiente circostante....

@ popale: non c'è rimasto più nemmeno un bigné però, Ale....

@ copyman: sante parole!

@ andrea: credo che mentre azzannava i bigné mio padre se ne fregasse ampiamente di perplimere il suo amico Dante! ;-)

@ ruben: cara mia, la pasticcera mica scommette con chiunque...uno la nomèa se la deve pur guadagnare!

Anonimo ha detto...

della serie: tu m'hai provocato e io me te magno!

le zeppole sono fantastiche.
Tua madre non sa che fortuna che ha.

anche mio nonno conosceva la Divina Commedia a memoria... peccato non gli sia mai servito "realmente" a niente.

Giuliana ha detto...

ecco, tu parli di queste cose e io mi sento in colpa. per non aver assaggiato neanche una zeppola, quest'anno, e anche per essermi sempre rifiutata di imparare a memoria la divina commedia!

Anonimo ha detto...

soffro per dante. gnammm!

Annachiara ha detto...

@ brigida: mia madre non è fortunata ha solo tanto chiulo!

@ giuliana: perché a Milano ci sono pure le zeppole???

@ andrea: bugiardo! Tu soffri per te, e perché non te le puoi ingurgitare tu!!!!

prostata ha detto...

Sììì, anch'io voglio mangiare la Divina Commedia!

Nostromo ha detto...

Manca una informazione succulenta: quale terzina?

Annachiara ha detto...

"Non ragioniam di lor, ma guarda e passa"!