mercoledì, settembre 12, 2007

Minuti in libertà

Ora che mia figlia fa pipì e cacca nel posto giusto, ora che abbiamo comperato il grembiulino che la segnerà per sempre come parte del mucchio, ora che ho fatto un passo indietro enorme rispetto a che cosa non è dato saperlo (e forse nemmeno a me...), ora che con mia madre il rapporto è a dir poco idilliaco e che non vedo l'ora di sentirla a telefono per raccontarle con fervore un'altra delle mie mirabolanti giornate, ora che mio marito si è privato della sua macchina per attraversare l'immensa (rispetto a che?) metropoli e raggiungere il suo posto di lavoro, ora che stiamo per avere l'ultima finestra nuova che ci consentirà di passare l'inverno al calduccio senza diseurarci eccessivamente per le spese del gas, ora che tutto, ma proprio tutto sembra essere sotto controllo, sono riuscita ad andare finalmente dal parrucchiere.
Ed ovviamente sono uscita fuori che era meglio che non c'andavo.

E poi no, il confronto con le capellone insoddisfatte è troppo frustrante.
E con le strafighe capellone insoddisfatte, poi, è ancora peggio.
Io, nella mia prima ora di libertà da miliardi di minuti a questa parte, mi sono sentita la solita merda secca. Ed in più ho sacrificato pure la mia chioma per una bellezza che nessuno specchio mi ha rimandato.
Ma perché dicono sempre che quando le donne sono depresse vanno dal parrucchiere per sentirsi meglio?

Comunque, ci tenevo particolarmente a lasciarvi con la definizione di massa che da' il buon David Grossman in un articolo pubblicato da Repubblica il 5 settembre 2007.
E' troppo pregna di significato per passare inosservata, anche per la mia allergia alle citazioni:

"Ho l'impressione che ci trasformiamo in "massa" nel momento in cui rinunciamo a pensare, a elaborare le cose secondo un nostro lessico, e accettiamo automaticamente e senza critiche espressioni terminologiche e un linguaggio dettato da altri. Io mi trasformo in "massa" quando cesso di formulare con le mie parole compromessi e scelte morali che sono disposto a compiere".

Signori e signore, su questa frase c'è da meditare e anche parecchio. Cristallina nella sua lineare spiegazione.
E perché già dall'asilo i bambini devono portare i grembiulini tutti uguali?

19 commenti:

Anonimo ha detto...

Certo chiudere questo "meraviglioso" post (si vede che hai studiato ad alti livelli invece di guardare Candy Candy come me!!)con il domandone sul perchè tua figlia deve portare il grembiulino...beh...francamente...è quanto meno...da suicidio!!! Ma dico, il grembiulino, se tu non lo avessi ancora capito, serve ai bimbi non ad "ammassarsi" ma semplicemente a non sporcare quei bellissimi vestitini dell'Oviesse!! Non cercare sempre il famoso pelo nell'uovo...poi te sei una meringa non ti serve neanche tutto intero!!! Livia

pOpale ha detto...

Mi aggiorni su una cosa si usano ancora i fiocchetti rosa per le bimbe e azzurri per i bimbi tipo piccoli "cappietti" ?

Francesca Palmas ha detto...

e se fossimo in cina che sono tutti omologati? li anche peggio.....

Anonimo ha detto...

Meringazza, se hai letto l'articolo di ieri di Scalfari su Repubblica in merito a Grillo ed al V-day, allora non puoi citare Grossman senza eliminare il link al blog di Grillo dalle tue meringate! Pare che ammiscare Grillo e Grossman sia peccato mortale!

Giuliana ha detto...

suppongo che i grembiulini servano a non impataccarsi e anche a non creare troppe visibili differenze tra gli oviesse-addict e i fashion-kids.
però che si vada dal parrucchiere quando si è depresse è una realtà, e lo sai anche tu, e sai anche perchè, ma sfuggi caparbiamente a tutto ciò attraverso una citazione che dimostra solo quanto a lungo tu ci abbia pensato :)

Annachiara ha detto...

@ livia: miss simpatia ha partorito un'altra delle sue chicche?

@ popale: niente più fiocchetti, ale. Ora solo grembiuli a quadretti rosa o azzurri....

@ la coniglia: secondo me non c'è bisogno di andare così lontano...

@ gigio: non ho letto l'articolo, ma a me piace ammiscare...

@ giuliana: su una cosa hai ragione: ci ho pensato veramente a lungo ad andare dal parrucchiere. Diciamo quasi un anno. Come scelta, tutto sommato, mi pare ben ponderata! ;-)

Anonimo ha detto...

Da noi (Lombardia provincia di Lecco) pochissimi asili li usano o meglio li usano solo per le attivita' di pittura ecc ma durante il resto della giornata no. Mia figlia che e' in un asilo statale non lo usa mia nipote che e' in un asilo privato lo usa e quando vado a prenderla a me vederli tutti li cosi "uguali" ti diro' mette un po' di "tristezza" , vederli invece tutti colorati scorrazzare e' anche meglio. Ah giusto per la cronaca mia cognata dice che il grembiule invece va benissimo perche' cosi si sporcano meno e lei ha meno da fare! Ciao buona giornata Chicca

marge ha detto...

Mio figlio non ha mai portato il grembiule, credo che sia una scelta delle maestre perchè nella stessa scuola alcune sezioni lo avevano, anche a me comunque i bambinoi tutti uguali col grembiule mettono un po tristezza mi ricordano i vecchi orfanotrofi....però è pur vero che è più facile da lavare

Anonimo ha detto...

Ma come parrucchiere? Le meringhe non vanno dal pasticcere? E quindi ti ha fatto il riccioletto male?

Baol ha detto...

Questa è la seconda volta che becco 'sta citazione in un blog...bello :)

Comunque imponogno i grembiulini per omologare, per spezzare già da piccoli l'individualità, così è più facile plasmarli e fargli accettare di tutto da grandi :(

Anonimo ha detto...

mi "ai" beccato :)

Mimmo ha detto...

ricordo quando lo portavo io alle elementari...tutto blu con fioccone ridicolo davanti.
E c'era pure quello di riserva che la maestra teneva da parte per chi, malauguratamente, lo scordava a casa! Era tutto nero!
Terribile!!!


ciao! ;)

Annachiara ha detto...

@ chicca: tanto bisogna cambiarli lo stesso almeno due volte al giorno...quindi tanto varrebbe vederli tutti colorati!

@ suysan: beata te che hai già smesso co' sta trafila!

@ stm: vedo che hai colto nel segno! ;-)

@ baol: cacchio! Qualcun altro si è preso la briga di trascrivere manualmente dal giornale al computer codesta frase! Allora non vale più. Sono già omologata! ;-)

@ andrea: nessuno qui capirà, ma tu sai che sono sempre disponibile a darti lezioni di sintassi!

@ mimmo: ciao mimmo benvenuto! Eh sì, questi sono i traumi che ci portiamo appresso dall'infanzia....

Anonimo ha detto...

All'asilo di mio figlio (che ha iniziato al pari della tua, data la nota spaventosa coetaneità....) hanno chiesto i grembiulini, ma non hanno imposto modalità o colori. L'intento mi sembra pratico, e non ideologico. Anche a me farebbe tristezza vederli tutti uguali, come eravamo io e i miei compagni troppi anni fa, ma tutti i grembiulini diversi è un compromesso quasi accettabile. Damiano ha un gembiulino con i bottoni di colori vari....

Sergio Montis ha detto...

Scusa l'intrusione, sono arrivato a te dal blog di Suysan. Ho letto con interesse il tuo ultimo post, è verissimo, spesso ci si lascia coinvolgere dalla raffica di messaggi che pretendono di pilotare i nostri pensieri ed il nostro stato comportamentale, annientando quasi totalmente il nostro personale pensiero.
Ti ringrazio per l'ospitalità, se non ti dispiace ripasserò per leggerti ancora con piacere.
Ciao e scusa ancora!

Labelladdormentata ha detto...

Ho letto entrambi gli articoli, di Grossman e di Scalfari, e bè, i miei figli hanno frequentato un asilo dove bastava una comoda tuta da ginnastica con T-shirt sotto, ed era un asilo privato tenuto da suore! Poi sono andati alle elementari (pubbliche), e lì sono cominciati i problemi....

Labelladdormentata ha detto...

Chiedo venia: ho scritto asilo invece di scuola materna. E non intendevo fomentare discussioni su scuola pubblica e scuola privata: possono andare bene entrambe, purchè gli insegnanti sappiano fare davvero il loro mestiere.
E poi volevo baciare la padrona di casa e la sua meravigliosa famigliona, visto che era un sacco di tempo che non commentavo!

prostata ha detto...

Certo che la disinvoltura con cui passi da cacca e pipì a profonde riflessioni esistenziali lascia increduli... :D

Annachiara ha detto...

@ gigio: e il futuro sviluppo psichico di tuo figlio potrebbe benissimo dipendere da quei bottoni colorati!

@ freespiritman: sei il benvenuto, ci mancherebbe! Ho fatto un salto sul tuo blog e ho anche notato che sei nato il 9 maggio. Strana data...ho tantissimi amici nati quel giorno!

@ labelladdormentata: carrissima, so che non sei tornata, ma fa piacere vederti qui! E tra parentesi confesso una cosa imbarazzantissima per me: io ho fatto le elementari dalle suore cvon il grembiulino blu, anzi la divisa, come era chiamata. E guarda i danni cha ha fatto! ;-)

@ abs: permettimi lo scorcio del nick, e tu cogli sempre il cuore del problema! E' la disinvoltura che mi frega!