lunedì, novembre 06, 2006

Fenomenologia della prostrazione

L'ho visto. Ho visto quel capo che tutti/e vorremmo avere e che odiamo intensamente per questo. Quel capo che tutti/e vorremmo essere e non abbiamo mai avuto coraggio di essere. Quel capo che odiamo, eppure ci trasmette linfa vitale. Quello per cui ci pettiniamo la mattina, ci vestiamo, ci curiamo dettagli dell'abbigliamento come non abbiamo fatto mai nemmeno per il/la nostro/a più amato/a fidanzato/a. Quello che ci disprezza, ci usa e abusa, ci sfrutta, quello che ci spreme come limoni già rinsecchiti. Quello che ci vuole morti già durante il primo colloquio. Quello che non è mai troppo tardi per uscire dall'ufficio la sera. Quello che è sempre sbarbato e profumato. Quello che non ha mai un capello fuori posto. Quello che vorremmo imitare in ogni sua movenza pur odiandolo fortissimamente. Quello che parla un italiano perfetto. Quello che non fa mai errori d'ortografia nelle mail. Quello che non si firma nelle mail, perché tanto si sa che è Lui. Tutta questa perfezione, che Lui ti getta in faccia con non-chalance, ti eccita a tal punto che diventi immediatamente adepto/a sado-maso, nella parte del maso, ovviamente. E allora cominci ad effettuare tutta una serie di pratiche che sessualmente non hai mai avuto il coraggio di approcciare (vigliacco/a! ti riuscirebbe così bene!): ti prostri adorante, gli servi il suo caffè e la sua bistecca, cambio camicia, cravatta o cintura, corsa alla lavanderia, lo accompagni in serate di lavoro a mo' di zerbino fuori fino alle tre di notte che lui come fa ad essere fresco e riposato la mattina alle nove, già profumato e seduto alla sua scrivania quando tu entri trafelata/o, piena della forfora che non sei riuscita/o a lavare via, con la laniccia in mezzo alle dita dei piedi ché nemmeno sei riuscita/o a farti una doccia e anche se non si vedono tu li senti ma se arrivavi un minuto più tardi quello ti licenziava in tronco.
Questo e assai di più, troverete nell'assai gustoso filmetto very american "Il diavolo veste Prada", che io personalmente ho apprezzato per alcune sue finezze illustranti la fenomenologia del boss o della bossa e che mi sembrano quantomai attenere al dominio della dura e pura realtà.

6 commenti:

Giuliana ha detto...

l'ho visto ieri sera, ma devo dire che mi è piaciuto di più il libro, di cui secondo me il film tradisce le intenzioni. sono troppo buoni con miranda e troppo severi con andy, che nel film sembra una cretina.
per il resto sono d'accordo con te, da oggi voglio diventare una miranda e mi farò chiamare killer fairy.
;-)

prostata ha detto...

Perché avevo letto "fenomenologia della prostituzione"? Mah, devo decidermi a cambiare lenti a contatto. Comunque, ben raccontato, sembrava tutto vero. :)

Anonimo ha detto...

Cavoli! Avrei dovuto accorgermene prima che ti eccitano certe cose!

Senti, la cena deve essere pronta per le otto.
E non farti trovare anche 'sta volta con la gonna imbrattata dalla pappa di tua figlia.

adelina ha detto...

...ora ho capito come mai da quando lavoro in questo ufficio ho iniziato a decadere, vesto male, non mi trucco e tutto il giorno leggo i blogS...il mio titolare non è in effetti uno di quelli che ti fa venire la bava, no decisamente non mi prostrerei, nè (per abs) prostituirei.

Annachiara ha detto...

x giuli: il film è troooppo IN, mentre il libro non si fa guardare! E' OUT!!!!!
x abs: no, niente cambio di lenti. Ho programmato una scritta che neuronalmente dà prime impressioni porno. E' per attirare gente!!!
x seamus: ma se sei tu che stai a quattro zampe tutta la serata!
x adelina:allora rigira la situazione! Diventa tu il sado! ;-)

adelina ha detto...

Meringa, certo che io e te abbiamo un feeling esagerato....ma sai che stamattina pensando al tuo post, l'ho rigirata davvero la situazione ed eccomi qui alla scrivania con i ricci rossi al vento e minigonnina esalta coscia???
;)