martedì, ottobre 24, 2006

Mai iusband lovs mi.

E' proprio così. Stamane mio marito ha voluto fare sega in ufficio. Epperò non me l'ha comunicato, come è sua abitudine, alla fine della giornata, ma ha voluto rendermi partecipe di questa scorretta azione addirittura passando con me tutto il tempo. L'abbigliamento era quello tipico del vacanziero: camicia arancione, pantalone bianco, giacca coi tasconi. Impossibile non essere affascinati dal suo desiderio ufficifugo. E allora io, per non fargli torto, gli ho proposto di accompagnarmi nella mirabolante impresa di fare delle analisi nell'ambulatorio prelievi dell'ospedale. Mi lavo, mi vesto, prepariamo la piccina, l'accompagnamo all'asilo e via, liberi e felici verso questo nuovo orizzonte!
Prima di tutto, abbiamo poco più di 100 (cento!) numeri avanti a noi. Ovviamente nessuna precedenza a donne gravide prima della 32a settimana. Il che vuol dire che devono sbattere la panza sullo sportello e far scalciare il pupo per essere prese in considerazione. In compenso una quantità di umarelli da far invidia alla razza bolognese tutta: con cappello, senza cappello, con giacca a tasconi, con giacca nuova appena acquistata, con l'immancabile "Messaggero", senza l'immancabile "Messaggero", ma tutti inequivocabilmente alla ricerca di uno sguardo, di un dettaglio, di un numero perso per terra di cui potersi appropriare magari lottando e soprattutto tutti che tentano di passare avanti a qualcun altro non tenendo minimamente conto dei duecento numeri che li separano dal loro turno. Abbiamo visto cose che voi umani non potete nemmeno immaginare: panze urlanti d'impazienza, donne esonerate per invalidità (secondo me mentale) pretendere di passare avanti a tutti senza mostrare il tesserino e usando a pretesto la lezione di ginnastica che avrebbero perso, cassiere stranamente pazienti scusarsi di non avere la palla di vetro. Insomma varia umanità. E diciamo che ce la siamo sbrigata in tre orette. Tempo record se si pensa che c'erano solo due casse e nessun usciere.... No perché lo vogliamo dedicare un post al dramma sociale che è diventata la mancanza di uscieri negli uffici pubblici? C'è un dirigente ogni due impiegati, ma nessun usciere che dirima le più semplici questioni di sopravvivenza.....

8 commenti:

Labelladdormentata ha detto...

Quasi quasi mi vergogno!
In seguito all'infarto, mamma deve fare degli esami del sangue: li abbiamo prenotati in farmacia tramite CUP, dove abbiamo scelto giorno, luogo e ora.
Arrivati all'ospedale prescelto, ci siamo comodamente sedute in una sala d'aspetto, comunque gremita, ma da umarelli e zdaure che tranquillamente aspettavano venisse chiamato il loro orario e il loro numero e intanto si dilettavano in amabili chiacchiere. Nel giro di mezz'ora hanno chiamato la mamma, fatto il prelievo e salutato!
Abbiamo impiegato più tempo a tornare a casa!

Anonimo ha detto...

Adesso io non vorrei dire ma la descrizione che hai fatto degli umarelli è la stessa che fai dell'abbigliamento odierno di tuo marito (stessa giacca a tasconi!!). Forse era meglio se andava a guadagnarsi il tozzo di pane...

Annachiara ha detto...

Ma tu, proprio, avvocato scassamaroni, non hai nulla da fare in quel posto che chiami studio? Perché è chiaro che dal tribunale ti hanno già cacciato via! ;-)

Anonimo ha detto...

Ma io dico: prima mi fai gli occhioni dolci per accompagnare quel tuo "... certo che se tu mi accompagnassi sarebbe meglio... ho paura di perdermi!"

Poi con un colpo solo mi dipingi come un fancazzista, aspirante umarello e incapace persino di ordinare un cappuccino e un cornetto.

Ed io che ho condiviso con te l'inutile digiuno...

Livia ha ragione: sarebbe stato molto più salutare se fossi andato come gli altri giorni a guadagnarmi la pagnotta.

Uit lov.

lemoni ha detto...

veramente io la mia panza me la sono sempre portata da sola a fà le analisi...che invidia che hai avuto il privilegio di avere tuo marito appresso
(che poi detto tra noi ti accompagnano ma è come se ti portassi un bambino dietro...gli devi pure comprà la merenda ametà mattina sennò svalvolano!)
Ciao
Tua Gra
Ciao pure a Livia

Annachiara ha detto...

Grà, non dire così a mio marito che se la prende e pure tanto e poi mi strilla e mi dice che lui non è come gli altri e che io ancora non me ne sono accorta e che allora non serve a niente essere diversi perché tanto noi donne facciamo di tutta un'erba un fascio e chi più ne ha più ne metta!

Giuliana ha detto...

E' vero, il marito che ti accompagna è un privilegio raro e quanto mai apprezzabile. Annachiara, non essere così severa :-) (Comunque è un classico dei mariti quello di fare i criticoni con l'interpretazione della realtà che le mogli danno nei loro blog. O no?)
ciao ciao!

Anonimo ha detto...

Io appoggio seamus qualsiasi cosa dica o faccia, a prescindere!