mercoledì, ottobre 18, 2006

Disturbi culinari

E tu? Quante personalità hai? - le avrei voluto chiedere senza avere il coraggio di guardarla dritto in faccia.
Non so a voi, ma a me una domanda simile incuterebbe immediatamente un timore assoluto, anche a porla. Ci pensavo ieri per strada, mentre mi affannavo su per la salita, dopo essermi fatta pesare dalla dietologa.
"Ma tu, ci vai al ristorante?" - le ho anche chiesto con non-chalance.
"Oddio, ma certo che ci vado" - ha risposto lei.
"No, perché, sai, mi chiedevo, se una persona fissata... ehm attenta al cibo come puoi essere tu, possa ritrovarsi lo stomaco in subbuglio a causa degli olii stramaledettamente vegetali in eccesso abusati nei ristoranti!"
"Oh, certo, io ne riconosco perfino l'odore, di questo genere di olii nocivi".
Pensa che esperienza, che capacità gustativa, che papille!
E me miserrima, che per la prima volta da dicembre sono ingrassata ben 500 gr. e che al ristorante a mangiare olii vegetali non ci vado (non tanto perché non mi piacciono gli olii vegetali, perché se dicessi questo direi probabilmente una bugia visto che essi sono contenuti nei cibi più buoni e peccaminosi del panorama culinario mondiale nonché del mio piccolo e ristretto mondo, ma piuttosto perché mi manca la grana) e mi accontento delle paste sfoglie da supermercato che grondano grassi idrogenati come se piovesse! E dove sono le mie papille, ché a malapena mi accorgo della differenza tra un ovetto kinder e un gelato cucciolone quando sono in calo di zuccheri?
Ecco, il cucciolone! Non ho avuto coraggio di dirglielo alla dietologa della confezione di cuccioloni che ho comprato l'altro giorno all'alimentari (ché per poco non mi beccava in flagrante anche quella spia onnipresente di mia sorella arrivata all'alimentari mentre cercavo di sgattaiolare non osservata). Non ho avuto coraggio di dirlo nemmeno a mio marito. Che però mi ha visto ingurgitarne tre di seguito. E perché il quarto se l'è mangiato mia figlia, altrimenti... Mi sono limitata a dirle dell'ovetto kinder, che in realtà era un pezzo di ovone kinder pasquale ancora gelosamente conservato nel domopak in fondo alla credenza. Grazie a questi sfracelli alimentari il giro cosce è aumentato, così come quello fianchi e quello glutei. Sì, perché ella tutto mi misura e nulla le sfugge, nemmeno se provo a distrarla con discorsi finto culinari: "Beh, sì ormai mi so regolare, non faccio più stravizi, e se li faccio, il giorno dopo: penitenza."
Eh, no, tutto questo svago ad arte non serve perché quel maledetto centimetro da sarta-dietologa funziona benissimo.
E tanto per fare penitenza questi sono gli ingredienti dei tre cuccioloni che mi sono spazzolata:
Farina di grano tenero (e fin qui, normale per un gelato contenere la farina, quasi quasi sperimento la ricetta: gelato di farina con panna!),
latte scremato fresco pastorizzato,
latte scremato reidratato,
zucchero,
sciroppo di glucosio-fruttosio (che vorrà dire?),
olio vegetale (tanto per non farcelo mancare),
pasta di cacao,
lattosio e proteine del latte,
agenti lievitanti,
burro di cacao,
uova,
sciroppo di glucosio (ancora?),
emulsionanti (farò la schiuma dopo averne mangiati tre?),
addensanti,
fibra di frumento,
sale,
zucchero caramellato,
aromi,
maltodestrina,
burro concentrato (che sarà mai il burro concentrato?),
cacao in polvere,
acidificanti.

Penso che forse a mettermi due dita in gola non farei un soldo di danno.....

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Precisazioni:

gli emulsionanti non fanno la schiuma, quelli sono i tensioattivi. Dopo una buona dose di emulsionanti puoi poi considerarti perfettamente omogenea e isotropa.

Il burro concentrato è un burro che sta leggendo un libro di Umberto Eco, probabilmente "Il pendolo di Focault".

Domanda:

che intendete voi giù di lì per oli vegetali? Ma perchè, esistono gli oli animali? Certo, esistono gli oli minerali, ma non credo che tu beva kerosene, e che esso sia migliore degli oli vegetali.
Gli oli vegetali sono tutti gli oli commestibili, compreso l'olio extravergine di oliva, le cui virtù sono arcinote, specialmente per le sua qualità antiossidative, e quindi per le legnate che riesce a dare in testa ai terrificanti radicali liberi.
Quelli da temere, che io sappia, sono i grassi saturi, cioè quelli che non contengono una o più molecole lipidiche chimicamente reattive. E che quindi tendono ad accumularsi nel nostro amato corpicino con conseguenze nefaste.

Considerazione: stiamo confondendo gli oli con i grassi? Gli oli sono grassi, cioè contengono molecole grasse, o lipidi, mentre i grassi non sono oli! E' un po' come la differenza tra Venezia e Brindisi, e cioè che a Venezia si può fare un brindisi, ma a Brindisi non si upò fare un venezia......

Vabbè, mi fermo, okkei, mi fermo.

Annachiara ha detto...

Certo che esistono gli olii animali! Olio di merluzzo che è, se no?
Olio di cocco per esempio o olio di semi sono ritenuti altresì nefasti.
E i grassi super negativi sono quelli idrogenati, e comunque non posso certo dire alla dietologa che tengo un blog se può venire a lasciare qualche commento.... Ti dovrai accontentare di queste poche precisazioni che forse non lo saranno per te....Ma hai mai sentito parlare, non so, di costruzione del pathos?

adelina ha detto...

ANNACHIARA,
scusa per la tua formidabile costruzione del pathos, ma a me gigio mi ha impallato e allora eccoti una delucidazione su BURRO DI CACAO:
Il burro di cacao, di colore giallo chiaro, si solidifica sotto i 20 C° e fonde all'incirca alla stessa temperatura presente nel cavo orale (!).
Esso ha il pregio di NON CONTENERE GRASSI IDROGENATI O NELLA FORMA TRANS(!). Per essere un grasso ha delle caratteristiche insolite, quali la DUREZZA (!) e la FRAGILITA'(!).....
Si usa anche nelle supposte(!)

Il burro concentrato è sicuramente più noioso...

Annachiara ha detto...

Giuro che adelina non è la mia dietologa!
Anche se quel tono mi par di conoscerlo....

Labelladdormentata ha detto...

Ti sei scofanata 3 cuccioloni???? Che schifo! Io tutte quelle porcherie lì non le toccherei neanche con le molle!!!! Non voglio mica morire avvelenata!!!
Questo è il classico esempio di terrorismo psicoalimentare per far si che le mie pazienti la piantino di rimpiangere ( e spesso anche di ingurgitare) ciò che non dovrebbero!
Però anche tu! Potevi fare due conti con le calorie e per un paio di giorni limitare il consumo di pane e di condimenti! Ma che ti debba insegnare IO come buggerare la dietologa????