La nostra genitorialità è stata messa a dura prova sabato pomeriggio. Ci siamo incontrati con una coppia di amici e la loro bambina, di un paio di mesi più giovane della nostra.
Mia figlia fa continui progressi, dice paroline, cosette, il nome di qualcuno, dice grazie, è molto educata e fa un sacco di sorrisi. Ma la bimba dei nostri amici è impressionante: a 20 mesi già parla, dice frasi di senso compiuto, esprime desideri, dà ordini. Questo fatto ci ha completamente disorientato. Ha persino imparato subito il nome di mio marito, trascinandolo per mano dappertutto. Però, ma c'è un però. Sotto diretta ammissione del papà della bimba, c'è qualcosa che ci fa immediatamente riguadagnare 20 punti: la pupa dorme ancora nella stessa stanza dei genitori e con il ciuccio! Ovviamente ciò ci ritira un po' su il morale, ché la nostra non ha mai preso il ciuccio e ha sempre dormito da sola.
Fatto sta che mio marito da sabato indica tutte le cose con i loro nomi alla pupa e glieli fa ripetere. Sembra, insomma, la maestrina dalla penna rossa, in versione muscolo-barbuta.
Che s'ha da fa' pe' campa!
2 commenti:
Le cose fatte lentamente sono quelle più solide, durature, di maggior qualità e spesso anche le più belle.
La fretta è nemica della perfezione: lo dice anche il proverbio "la gatta frettolosa fece i gattini ciechi".
Potrei ricordarti la storiella di quel torello manzetto e del toro anziano su una collina dell'Arizona, mentre guardano al tramonto l'immensa prateria sottostante, completamente piena di migliaia e migliaia di vacche.
E il manzetto dice al toro anziano "ma hai visto QUANTE vacche???", e l'anziano "eeeh, sì.", ed il manzetto "ma allora cosa aspettiamo? Corriamo e facciamocene una!", ed il toro anziano (e saggio) rispose "No. Camminiamo, e facciamocele tutte!".
gigio, si sa che il manzo è un autolesionista: per far del sesso si fa la bua!
Posta un commento