Come profilai all'orizzonte nel lontano mese di Gennaio 2007, l'insegnamento della religione non è un optional, almeno nella scuola materna italiana.
Già, durante la prima riunione con la maestra, abbiamo assistito alla presentazione dell'insegnante di religione, che si premurava di chiarire a tutti i genitori come, vista la giovane età dei virgulti, avrebbe approcciato giusto giusto il discorso sulla creazione. E io già qui avrei avuto diverse cosette da dire. Diciamo che più o meno mi trattengo, salvo segnalare che non desidero che mia figlia frequenti l'ora di religione.
Ah ma io non ho ricevuto nessun esonero - mi fa la maestra.
Allora se lo tenga per detto a voce - avrei risposto io, se non fosse stato che non volevo già cominciare a distinguermi come più matta di tutte le madri già matte in classe di mia figlia.
Poi è intervenuta la mamma influenzabile - quella che già aveva cambiato parere diverse volte su istigazione della mamma stronza (che pare abbia pure la figlia stronza che già si nega ai compagnucci masculi, tre anni, dico io!) - , e ha osato dire che anche sua figlia era esonerata.
E poi ancora io: ma queste bambine dove le mettiamo durante quest'oretta?
E staranno con la maestra - mi risponde la simpatica insegnante di religione.
E questo, tutto sommato, mi avrebbe tranquillizzato, se non avessi scoperto per caso che durante l'ora di religione la maestra va a comprare il pane.
Ora in Italia io:
1) avrei diritto a non professare niuna religione e a non educare religiosamente la mia prole. Ma come spesso avviene i diritti acquisiti lo sono spesso solo sulla carta.
2) avrei diritto a non dovermi mettere a spiegare a mia figlia cosa non è dio, cosa che probabilmente invece dovrò fare, contrariamente a quelli che volevano essere i miei principi educativi.
3) avrei diritto a rilassarmi almeno durante le ore in cui la mia prole è custodita in un edificio scolastico.
Dico bene, avrei.
E ora mi tocca pure andare a baccajare, come si dice a Roma, per capire chi si occupa di mia figlia durante l'ora di religione.
E tenete conto che una disposizione del consiglio d'istituto impedisce a noi genitori di prendere i nostri figli all'interno della scuola. Dobbiamo aspettare fuori del cancello che la bidella (sì lo so che ormai chiamarli bidelli non fa fine) ce li passi ad uno ad uno. I più piccoli rigorosamente per ultimi.
Cioè alle 13, ora di pranzo, fanno uscire per ultimi i bimbi più piccoli.
E il tutto senza avere MAI la possibilità di interloquire con la maestra. Chessò se mia figlia ha mangiato la merenda, se qualcuno l'ha veramente spinta contro il muro come lei racconta, se va al bagno, se la maestra starà con lei durante l'ora di religione....insomma, cosette così, insignificanti per qualcuno, ma fondamentali per il genitore di una bambina di 3 anni.
E mi sa che siamo solo all'inizio.
41 commenti:
Mi dispiace non essere di conforto in questo momento ma se dovessi raccontare le discussioni avute prima con le maestre e dopo con i professori non basterebbe un intero blog..........ma non rinunciare a far valere quello che ritieni giusto.
GRRRRRRRRRRRR!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Si vabbè ma chi difende una figlia di 3 anni da una madre logorroica che si intigna su un a miserrima ora di religione fatta alla scuola materna? Ma io dico, pensi che la tua pargola si renda perfettamente conto che "sta facendo l'ora di religione"? Ma si nemmanco si ricorda che c'ha 'na soreta!! Ci sono persone che nemmanco sanno che vordì "religione" (non che tua figlia sia ciucca...ma è pur sempre una creatura di soli 3 anni)!! SAluti
ma che discorso è che non si può entrare a scuola? ma son scemi??quanto alla religione lasciamo stare va..vedo che in tanti anni, da quando andavano all'asilo i miei, non è cambiato nulla
Sarebbe troppo lungo raccontarti la mia esperienza in consiglio didattico, sul tentativo di far passare un tema di religione al di fuori dell'ora di religione. Un polverone che non finiva più, e proprio all'indomani della firma del nuovo Concordato, con cui si stabiliva chiaramente la laicità dello Stato Italiano.
La cosa che fa più rabbia è che questi integralisti sono solo formalisti, e non gliene frega una cicca della fede.
oh mio dio che posizione scomoda....amica blogger con invettiva anti-maestre e fidanza maestra....mi astengo alla grande!!
non capisco perchè i genitori non possono entrare dentro l'edificio scolastico...E mi pare assurdo anche che dobbiate aspettare che vi diano i bimbi più piccoli per ultimi...Non avrebbe più senso invece che li facessero uscire per primi visto che son più piccini? O dedicare un'area riservata ai genitori dei piccini che così se li prelevano li con calma lontano dalla ressa dei grandi? Ovviamente parlo senza grande cognizione di causa...ma mi pare tutto un pò assurdo...
Cara mia: se non vuoi passare per la madre pi� matta, e non vuoi baccajare a scuola per queste cose, hai una sola scelta: trasferisciti in Svezia!
(Ma poi non ti venire a lamentare sul blog che hai freddo!...).
P.S. per Patrizia: dato che ho un bimbo perfettamente coetaneo dell'erede della Meringa, so cose che voi umani non potete neanche immaginare, e cio� che agli adulti di qualsiasi tipo per decreto ministeriale non � pi� consentito entrare nelle scuole dopo l'orario di inizio delle lezione per abbattere qualsiasi rischio di abuso o, peggio, sequestro di minori. So che la disposizione � risibile e discutibile sotto diversi aspetti, ma tant'�. Dopotutto la cronaca non ci conforta su questo fronte....
@ suysan: cercherò di ricordarmene...
@ smoke: eh, sì, ringhi bene tu!
@ livia: cosa c'entra il fatto che lei non sappia nemmeno cos'è la religione o non lo capisca? Qui si tratta del fatto che a me la cosmogonia della religione cattolica non interessa. Ho fatto talmente tanti sforzi per liberarmene (e son sicura che qualche principio del tipo "spirito di sacrificio" da qualche parte è rimasto)che non voglio educare mia figlia a quei principi, a quel modo di vedere il mondo, gli uomini, la realtà circostante. Ti basta come spiegazione?
@ patrizia: mi sa che devi vedere la spiegazione di gigio, che pragmatico com'è ha centrato il punto. E' impossibile ribellarsi al principio di non andare fino in classe, ma certo dovremmo poter dire qualcosa sul modo, e cioè i più piccini almeno dovrebbero poter uscire per primi...
@ maurice: certo, la religione, almeno per le masse, non vado a sindacare i singoli individui, è una questione di forma sociale, di appartenenza...
@ spiderfedix: tanto prima o poi tocca anche a te...
@ la coniglia: poco importa la cognizione di causa, qui è il senso comune...e quello ce l'abbiamo tutti!
@ gigio: ma tu che faresti se io mi trasferissi in Svezia???? ;-)
Sono sbalordita!
Comunque anch'io, che non l'ho neanche battezzato, lo mando all'ora di religione, con grande coerenza, per non fare la madre fracassapalle.
E la situazione nel nostro asilo è diametralmente opposta.
I diritti stanno sulla carta...
Comunque la domanda che mi pongo è a monte: ma per quale str£$%caxxxo di motivo deve esserci "l'ora di religione"?
Non era meglio "l'ora di favolette senza doppi fini"?
Quant'è dura non credere in Dio!
@ carla chi: potrei suggerirgliela quella delle favolette senza doppi fini...
La disposizione che vieta ai genitori l'accesso alle aule esiste da alcuni anni: sta poi all'elasticità del personale della scuola "modularla" all'italiana, ovverosia dipende da quanto si fidano di te per rischiare un provvedimento disciplinare. Al Nido comunale che ha frequentato il più piccolo erano tassativi su questo punto, più comprensivi alla materna, per poi tornare zelanti alle elementari, dove lo sbarramento invalicabile è solitamente situato in bidelleria...e sì che i miei figli hanno fatto materna ed elementari nello stesso caseggiato, divisi unicamente da un piano!
Questa dell'ora di religione mi suona nuova, sarà che nella ex Stalingrado d'Italia sono troppo sensibili al politically correct o che ho trovato educatrici ben organizzate, boh!
Superfluo esortarti a non recedere dal baccajare, n'est pas? :-)
si, ho paura di sì...e lì sì che sarà dura!!
Se ti può consolare io all'asilo ci sono rimasta 3 giorni e poi sono evasa :P
Le maestre stavano sempre a spettegolare fra loro e un ragazzino antipatico mi tirava le costruzioni.
Comunque non saprei proprio che pesci pigliare se fossi un genitore e hai ragione perchè l'educazione di tua figlia dovrebbe essere una decisione tua non affidata a terzi... ma purtroppo come si fa?
@ gigio: ma tu che faresti se io mi trasferissi in Svezia???? ;-)
Probabilmente stapperei una bottiglia di Brachetto, schizzando tutto il soffitto.
No, non mi basta come spiegazione!! Che razza di egoista sei? A te non interessa la cosmogonia della stracippa ma che ne sai che a tua figlia non interessi qualche cosa di simile? Per me non puoi basare le scelte conoscitive che vorresti per tua figlia solo su ciò che interessa a te!! Manco a me interessa la trigonometria...eppure mica mi opporrò a che mio figlio la studi!! C'è un bell'articolo del codice civile (che se non lo tieni vai a casa mia che ne trovi a valanghe) il n. 147 che potresti consultare e renderti conto cosa (sempre secondo me) un genitore dovrebbe fare per il bene dei propri figli!! Buona lettura
@ copyman: certo che non recederò...anche se, come puoi immaginare la dura realtà mi rema contro!
@ spiderfedix: l'istinto, spider, quello, anche se siamo uomini, non ci abbandona mai!
@ flo: e non è facile, flo, non è assolutamente facile.
@ gigio: e dopo però non ci arrivi a vedere come sto bene in Svezia...
@ livia: non penso che il bene di mia figlia sia studiare la religione cattolica. Perché in fondo di questo si tratta, no? E non credo che nell'articolo 147 - certo non l'ho letto - ma non credo ci sia scritto che un genitore debba istruire o far istruire il figlio alla religione cattolica.
Quando avrà l'età per discernere, studierà quello che le pare, si facesse anche monaca buddista. Ma sarà lei a decidere.
Quanto alla trigonometria, si vede che hai fatto il classico, troglodita dei miei stivali. La trigonometria serve molto di più della religione cattolica per vivere!
Io trovo che già gli stipendi delle maestre di religione pesino ingiustamente sul groppone dei contribuenti a cui non frega un benemerito cazzo che i propri figli ne usufruiscano, e io sarò fra quelli.
A propo'... Ci sono ancora! Da un mese e mezzo Antonio è nato, bello, vispo e con tante coliche. Non riesco a scrivere ma vi leggo tutti. Insieme. Appassionatamente.
Baci!
@ ruben: bella!!!! sono contentissima che tutto sia andato bene!!! Mi domandavo proprio dove fossi finita!
Per le coliche, se allatti al seno, prova a togliere tutti, ma dico proprio tutti i latticini. Vedrai che troverà molto giovamento. Un bacetto ad Antonio!
Leggi l'articolo prima di scrivere minch...ehm pensieri profondi!! Se uno non conosce...come cippa fa a scegliere? Che un genitore scelga per i propri figli quando questi non hanno ancora la facoltà di farlo autonomamente è più che giusto ma che i genitori impongano la loro scelta su quello che per loro e culruralmente giusto o no...beh...mi sa tanto di "censuretta"!! Non è facile per un genitore lasciar scegliere i propri figli, soprattutto quando si hanno le proprie idee frutto delle proprie esperienze però è altrettanto giusto che ai pargoli vengano dati gli strumenti per poter scegliere quando sarà il momento.
Eppoi, che caiserslauter vai ciarlando...ma se te intrugli il cervello di tua figlia coi TELETUBBIES che è notorio hanno fatto più danni di quanti ne abbia fatti la religione cattolica!! Leggi l'articolo 147 C.c.!! Leggilo "Travaglietta" dei miei speroni!
@ livia: Te lo copio qui l'articolo 147.
Art. 147 Doveri verso i figli
Il matrimonio impone ad ambedue i coniugi l'obbligo di mantenere, istruire ed educare la prole tenendo conto delle capacità, dell'inclinazione naturale e delle aspirazioni dei figli.
O sei tu che hai frainteso il suo senso o sono io. Secondo me a TRE anni un bambino non ha inclinazioni "naturali" o aspirazioni alla religione. Quelle sono - appunto - aspirazioni culturali. Morale della favola ho ragione io. E non mi stare a tirare fuori la storia che tu sei avvocato e che questa minchietta d'articolo l'hai capito meglio di me. Sono due righe, comprensibili a tutti.....
Appunto, ciospetta, "omissis....tenendo conto delle capacità, dell'inclinazione naturale e delle aspirazioni dei figli." Non mi sembra dica "delle capacità, delle inclinazioni naturali e delle aspirazioni dei genitori!!! Che ne sai quali sono le capacità, le inclinazioni e le aspirazioni di tua figlia? Intanto le fai conoscere le cose eppoi lei sceglierà ma se tu vieti perchè a te non interessa...chi sceglie? Tu o lei? E' questo il senso che il Legislatore ha voluto dare all'articolo che ti ho citato. Anche a tre anni i bambini hanno delle inclinazioni e sono interessati a tutto ciò che vedono e sentono. Ed è proprio questo che va salvaguardato e tutelato. E da che mondo è mondo (forse te sei rimasta al mondo "Giurassico")oggi nelle scuole statali all'ora di religione non si insegnano certo le preghierine!! Forse ai tempi tuoi e miei ma non più; ci sono altri valori che possono essere insegnati da una maestra "di religione" quali il valore del rispetto, dell'amicizia, del dialogo che dovrebbero andare bene per tutti sia credenti che non. se non sai ancora quello che l'insegnante di religione insegnerà a tua figlia come puoi decidere se è giusto o sbagliato farla rimanere in aula per quell'ora? Ciao "Travaglietta"
Per me e' il primo approccio da "mamma/scuola" e quando ho compilato il modulo per l'iscrizione all'ora di religione all'asilo ho firmato per il si chiedendomi comunque cosa mai insegneranno in materia di religione a un bambino di 3 anni (sperando che non insegnino la preghierina per quello essendo io credente ci posso anche pensare io, cioe' spero insegnino il tutto riportato a un bambino di 3/5 anni i valori della religione e della fede). Ma la cosa che mi ha lasciata a bocca aperta e' il fatto che non possiate entrare a scuola. Certo neanche noi possiamo entrare quando vogliamo ma portiamo e consegnamo i nostri bambini in classe alle loro insegnanti e all'uscita andiamo a riprenderli in classe dove ci sono sempre le insegnanti e tra un saluto e l'altro se e' necessario ci sta anche un "tutto bene oggi" "oggi e' proprio stanca" "oggi non ha mangiato " ma anche un "fai vedere alla mamma che bel disegno che hai fatto" ecc ecc. Mah...
Come esiste, purtroppo, l'integralismo religioso, cattolico, mussulmano, quacquero che sia, esiste purtroppo anche l'integralismo ateo.
E tu ci cammini sul confine.... ocio che è pernicioso quanto gli altri.
Livia, ma se inizi a 3 anni a fargli il lavaggio del cervello con le menate del cattolicesimo, mi spieghi poi come farà a scegliere?
A me sembra più questa un'imposizione...
Se i valori da trasmettere fossero quelli del rispetto, dell'amicizia o cose simili si chiamerebbe ora di "Educazione Civica".
Se poi vogliamo parlare dei danni provocati dalla religione cattolica... beh... forse e meglio che ci sediamo attorno ad una birra! ;-)
Caro Seamus ma il cattolicesimo mica è soltanto religione!! E' questo voler ridurre l'insegnamento della religione nella scuola a semplice "preghierina" che secondo me è sbagliato. Poi questo discorso con un bambino di tre anni direi impossibile! Ma privarlo della possibilità di conoscere qualche cosa giusta o sbagliata che sia (sempre filtrata da noi che l'abbiamo conosciuta) beh...francamente non mi trova in sintonia! Se tanto c'è sempre qualcuno che sceglie per noi...
La scuola serve a questo: dare gli strumenti per scegliere eppoi tu ne fai l'uso che credi. Non puoi aspettarti da tua figlia che sia "critica" nella vita se non conosce cosa sta criticando. Come fai a sapere che non ti piace la cioccolata se non l'hai mai assaggiata? E dico cioccolata perchè so che a te non fa proprio schifo!!!
@ livia: allora facciamole capire che non ci si deve sporgere dalla finestra facendole fare un po' di bagging jumping, già che ci siamo!
@ chicca: pare che sta storia della presa dei bambini sulla porta dell'istituto sia una roba ministeriale. E te tu perché non ce l'hai??? ;-)
@ gigio: ma per favore!
@ seamus: quanto vorrei una birra!
Infatti il tuo esempio è perfetto: capisci che il coltello se taglia fa male solo se lo usi! Capisci come si va in bicicletta solo se ci vai e qualche volta cadi! Capisci come si parla solo se parli (non se altri parlamno per te!). E capisci se soffri di cuore oltre che con elettrocardiogrammia anche se fai bagging jumping! E' l'esperienza che forma l'uomo! Quanto al tuo esempio della finestra non è necessario farle fare il bagging jumping perchè lo può capire anche dall'altezza e sporgendosi che forse si "potrebbe far male"! Non ci sono solo gli estremi...ogni tanto bisogna trovare la famosa via di mezzo. No tutto bianco o tutto nero (e te lo dice una juventina!!!).
Miiii.... calmati Livia! ;-)
Non puoi dire che impartendo lezioni di religione la scuola ti da gli strumenti per scegliere da grande quale sarà la tua religione o se il cattolicesimo sia una cosa bella o brutta.
No: impartendo lezioni di religione inizi a formare la mente di un cattolico. A prescindere dal fatto che questo sia una cosa buona o no.
Vivendo in un paese che si definisce laico mi piacerebbe avere la possibilità di far crescere mia figlia senza i condizionamenti di nessuna religione.
Sono troppo idealista nell'aspettarmi l'insegnamento dell'educazione civica nelle scuole?
Per chi non lo sapesse, seamus è il padre della stessa bambina della sottoscritta...almeno su una cosa siamo d'accordo!
@ livia: il fatto che tu sia juventina spiega a tutti i lettori (se ancora non li hai cacciati con le tue sparate!) come sia difficile farti ammettere che hai torto. Il fatto che tu sia anche avvocato è un altro motivo evidentissimo...se facevi penale avresti anche tu ribadito l'innocenza dei coniugi Olindo e Rosa, contro ogni evidenza!
Guarda adesso mi informero' con altre mamme in altri asili perche' mi ha incuriosito questa cosa ma anche quando mi capita di andare a predere mia nipote vado fino alla sala comune dove son tutti a prenderla/portarla (il suo e' privato ma il mio e' statale ). Nello stabile dove va mia figlia ci sono anche le scuole elementari e li vedo che i genitori stanno fuori e un fiume di ragazzini si riversa giu' per le scale . Ah noi "qui" siamo a Lecco - Lombardia ! Ciao buona giornata!!
Livia: "...Ma privarlo della possibilità di conoscere qualche cosa giusta o sbagliata che sia..."
E allora perchè privarlo dell'astronomia, della cardiochirurgia, della storia della letteratura e così via, quando invece ci sentiamo in dovere di istruirlo sulla cosmologia cattolica (mi sembra che fosse questo l'argomento).
Perchè allora non spiegargli la teoria dell'evoluzione? O il big bang, che sarebbe anche più divertente?
Perchè? Quanto mi chiedo perchè!
Qualche risposta l'ho trovata qui.
Mi sembra tutto molto documentato...e interessante.
La maestra va a comprare il pane nell'ora di religione? Che scuola è? Chiedo subito il trasferimento!
Rosibindi
@ chicca: fammi sapere!
@ carla: grazie Carla. Tu pensa che a questa tizia che si firma livia io ce l'ho per sorella....
@ rosibindi: ah, rosi, si sentiva proprio la tua mancanza qui!
Livia, tu hai ragione: un giorno, quando mio figlio sarà cresciuto al punto da sapersi incazzare veramente, lo preleverò dal prato mentre gioca sudicio con i suoi amici, lo costringerò a lavarsi e a mettersi un bel vestitino di quelli che non riesci nemmeno a muoverti, e poi lo porterò a messa. Seduto per un'ora.
Con me ha funzionato. Una bella domenica di sole mia madre disse a me e a mio fratello che se non fossimo andati a messa non avremmo potuto metterci le scarpe da ginnastica per una settimana. Restai senza scarpe da ginnastica, ma in compenso non misi mai più piede in chiesa e cominciai a marinare le lezioni di catechismo per andare a giocare.
Diamo ai bambini la facoltà di scegliere! Ma quando si tratta di ore di SCUOLA, allora scelgano i genitori. La religione non può essere una materia di studio, non nel 2007 e non in una scuola statale. Soprattutto quando i programmi ministeriali d'insegnamento lasciano già a desiderare e non possimao permetterci di rubare ore alla matematica, all'italiano e alle materie importanti. Soprattutto perché lo stipendio di un'insegnante di religione è RUBATO a un'insegnante di una materia veramente scolastica.
Ho già avuto una civile discussione su questo argomento in ben due blog di mamme, e mi sono beccata pure dell'intollerante perché gradirei poter decidere io in quale religione (non) educare mia figlia.
Quando verrà il momento della materna, io e Mignolo dichiareremo di essere neopagani o animisti, perché, se sei ateo, nessuno si fila seriamente la tua non-religione e ti rispondono "e vabbe', che male le fa una preghierina, a 'sta figlia?". E ti verrebbe da rispondere: a lei magari nessun male, ma sapessi che dolore proverai tu se provi a fargliela recitare!
Si vede che la questione mi coinvolge? ;-)
@ ruben cara: che piacere che tu riesca a trovare il tempo di profonderti così sul mio blog!
@ chiara: è esattamente quello che rispondono a me....
Premessa: non ho mai fatto un'ora di religione in vita mia e quindi parlo con cognizione di causa solo a metà.
Da quando in qua c'è religione alla scuola materna? Ma i bambini non dovrebbero imparare a giocare e socializzare stop?!?! Per la cronaca io in quelle ore facevo ecologia; la trovo tutt'oggi una scelta illuminata della mia maestra che nel 1988 si è dimostrata avanti anni luce rispetto a tutti.
sonia
@ sonia: è proprio vero, sembra una scelta illuminata. Non so perché facciano fare religione alla materna. Forse perché viviamo in un paese cattolico che non diventerà mai laico....
Benvenuta!
Posta un commento