venerdì, novembre 02, 2007

Il trenino

Ora, io voglio dire, la parte di Roma dove è stata ammazzata la signora l'altro giorno all'uscita dalla stazione (io la conosco e chiamarla stazione è veramente come chiamare Buckingham Palace casa mia) è tangente al cuore dei Parioli. Ma è anche una zona piena di grandi spazi verdi.
Non è periferia, signore e signori. E' la parte nord del quartiere più lussuoso, caro e pieno di pariolini di Roma.
Cioè qui si tratta di civiltà, di soldi, di macchine, ristoranti e negozi di lusso. Non lontano da quel buco dimenticato da tutti c'è il ristorante dove vanno spesso a cena politici, dove le macchine si parcheggiano in quarta fila e il parcheggiatore fa aspettare la tua vistosa carcassa per parcheggiare quei gioiellini appena usciti di fabbrica, fors'anche assemblati a mano.
Ai Campi sportivi vanno a muovere le loro chiappette i figli dei figli dei figli, c'è anche chi fa il cavallerizzo, chi fa rugby perché è uno sport d'azione. Ci sono prestigiosi circoli sportivi. C'è la sede del CONI. L'attività ferve, insomma.
Quella Roma lì ospita altresì, senza danni né alla circolazione né all'ordine pubblico, la grandissima moschea.
C'è talmente tanto spazio che hanno persino costruito un teatro tenda specializzato in musical. Proprio di fronte alla caserma dei carabinieri. Col prato sempre rasato di fresco.
La cosa più storta che si possa vedere sono le simpatiche vecchie prostitute, lì da anni, che il teatro ha un po' scalzato, ma che son pervicaci e ritornano sempre con le loro seggioline.

Poi guardi bene e, all'altezza del cavalcavia, trovi sempre mucchi di uomini in attesa. Con borse tracolla, sai quelle da uomo, i borselli, insomma, o più classici zainetti, tutti rigorosamente no marca. Costoro aspettano un caporale. Che deve arrivare o che è andato già via. Giocano a carte, bevono. I più furbi son da soli, ché si spiccerebbero prima a darsela a gambe o a montare col caporale. Questo avviene da anni a duecento metri, forse trecento, dalla caserma Palidoro.

Poi prendi il trenino della Roma Nord. E tutto quel benessere che trovi percorrendo le strade in macchina svanisce a mano a mano che passano i chilometri. Il trenino viaggia più in basso della carreggiata stradale, almeno in quel tratto urbano, nascosto da alberi e vegetazione rigogliosamente occultatrice. E il trenino fende questa vita di sottobosco per mostrarla ai suoi passeggeri con la stessa crudeltà con cui nei film mostrano operazioni a cuore aperto. La vita è completamente diversa vista dal trenino. Si vede il letto del fiume. Si vedono baraccopoli. Ammassi di rifiuti. Vaghi segni di vita. Macchine scassate. Carrelli. Tende e capanne. Fangosi panni stesi. Ma non c'è elettricità. Non c'è acqua corrente.
Possibile che nessuno se ne sia mai accorto? Possibile che questo cancro nella bocca del leone non abbia dato mai fastidio?
Possibile che ora sia colpa di Prodi?
Questi sono classici problemi del sindaco di una città, che sono stati fatti sedimentare per anni, che il fiore all'occhiello della Moschea ha vistosamente appannato, così da non farli più vedere tranne che dal treno.
Regolamentare significa anche far vivere le persone con dignità.
Io penso che regolamentare i flussi dell'immigrazione significhi anche non permettere che qualcuno si riduca a vivere nel nostro paese peggio di come viveva nel suo.

23 commenti:

Anonimo ha detto...

Devo dire che sono daccordo con te (con buona pace di tuo marito).
Non sa anche un pò di palla presa al balzo? O sono io che penso sempre male?
Spero che tu stia meglio.

Anonimo ha detto...

Carla, stavolta mi ci metto anch'io nel coro degli adulatori per complimentarmi col bel post della Meringa e sappi non sei la sola a pensar male.
Io che son maleducato lo dico che mi sembra che i politici e i loro servi giornalisti hanno enfatizzato questa storia per mostrare che il "pacchetto sicurezza" è cosa buona e giusta.

E poi mi spiegate a cosa serviva il mettere in evidenza il fatto che il marito della malcapitata fosse un ufficiale della marina?
Ciò la rendeva più meritevole di attenzioni?

Anonimo ha detto...

D'accordo su tutto, assolutamente.

Isabel Green ha detto...

concordo su tutta la linea. è un problema serissimo che va regolamentato in maniera severa. io sto vivendo da "straniera"in un altro paese che è molto severo coi propri immigrati a livello burocratico. il rischio è diventare come qui in austria. eccessivamente ostili verso gli stranieri. credo che ci vada un buon equilibrio. si alla gente onesta,che lavora e che vuole vivere una vita migliore. i delinquenti stiano a casa loro o ci vengano rimandati in direttissima

Anonimo ha detto...

Giusto Meringa, non posso credere che nel loro Paese vivessero peggio di come si trovano ora nel nostro, baraccopoli oscure senza acqua ammassate sotto ai cavalcavia.
Arrivano sperando in meglio e si ritrovano così, poi non hanno nemmeno i soldi per tornare a casa, stanno lì abbandonati e quando qualcuno commette un delitto si prende la palla al balzo per rispedirli tutti a casa.
Che ipocrisia.

Baol ha detto...

Bellissimo post! Davvero, bellissimo.

prostata ha detto...

Sembra che un noto e tortellinoso politico italiano, abbia appena testualmente affermato dalla Annunziata: "Qualsiasi cittadino comunitario che viva in condizioni di estrema povertà, in mezzo ai topi, va espulso immediatamente".

Annachiara ha detto...

@ carla: mi sa che non sei la sola a pensar male...

@ seamus: ai giornalisti piace enfatizzare cose che noi comuni mortali non degneremmo di attenzione...

@ mika: attenta, che poi mio marito ti incolpa di essere troppo condiscendente con me...

@ isabel green: cara isabel, anche io ho vissuto per anni a Parigi, mi è capitato anche di mangiare solo baguette per giorni, ma sentivo di avere comunque le spalle coperte, da un paese che mi trattava inprimo luogo come essere umano....piacere di averti qui con noi!!

@ flo: peraltro la questione dei campi rom (ma questo vicino alla stazione di Tor di Quinto non si può nemmeno descrivere come campo...) è questione annosa per l'amministraione romana. Ma evidentemente solo adesso diventa priorità.

@ baol: detto da te quasi mi commuove!

@ abs: pensa che me lo son perso ieri....e tanto per la cronaca, a Parigi i topi sono dovunque anche nelle lussuose abitazioni del 8ème. Ora possiamo onestamente dire che sia questa la discriminante per l'espulsione?? Il topo?

Giuliana ha detto...

d'accordo su tutto, compreso sul pensar male. che si fa peccato, ma... ops!

Annachiara ha detto...

@ giuliana: e ci rimane giusto il pensar male...

Anonimo ha detto...

Sull'accoglienza italica nei confronti degli extracomunitari la dice lunga un cartello davanti un cortile dei Parioli, noto quartiere borghese romano, che recitava: "Vietato l'ingresso agli estranei".

Roma città aperta.

Anonimo ha detto...

Mi costa molto ammettere che mia sorella (la Meringa) per una volta nella sua petecchiara vita ha detto delle cose giuste! Anche io faccio spesso quella strada incriminata sia con il trenino sia in moto. Credo che con il secondo mezzo di trasporto, la realtà sia ancora più cruda ed inaccettabile. Infatti, dal trenino si vede l'immagine frontale della baraccopoli ma dall'alto (perchè come dice Meringa le baracche sono ad un livello inferiore della strada)...beh, io credo che non augurerei nenache al mio peggior nemico di vivere in quelle condizioni! Credo che (e mi costa molto dirlo) buona parte della responsabilità di questo stato di cose la abbiano i sindaci che si sono succeduti nel tempo. Io sono 7 anni che faccio questa strada e sono 7 anni che le cose sono così anzi peggiorate (considerate che per vivere in quei tuguri i disperati pagano la bellezza di € 100,00 al mese alle mafie locali!!). Ho visto con i miei occhi bambini di non più di 3 anni fare pipì a meno di 3 metri dalle rotaie in prossimità dell'arrivo del treno senza alcun adulto che almeno li guardasse. Non è accettabile! Io non credo che questo sia "il fututo migliore"; Non è accettabile che uno stato cosidetto "civile" consenta a dei disperati di vivere da miserabili. Non è razzismo (almeno io penso di non agire da razzista anche perchè credo che il razzismo sia ben altra cosa ed un esempio ce lo hanno dato le "ronde" di questi giorni); credo che uno stato per definirsi "civile" debba porsi dei limiti per consentire di diffondere questa civiltà il più decorosamente possibile. Non è segno di civiltà accogliere tutti, indistintamente e trasformarlida uomini e donne disperati in potenziali delinquenti. Perchè questo è il rischio. Non è giusto. Per nessuno.

Anonimo ha detto...

Tra le cose giuste che hai detto una più di tutte mi dà il nervoso! Perchè solo quando succede qualcosa ci si accorge di questi luoghi dove la gente sopravvive, non lontano da noi? Perchè prima di quel momento nessuno ci ha messo attenzione, a quelle baracche?
sonia

Anonimo ha detto...

Cara Sonia, non è che solo oggi se ne sono accorti...è che è più facile fare le orecchie da mercante! Queste cose si sanno ohhh se si sanno ma è meglio non svegliare il can che dorme, anche perchè il can che dorme non porta voti ed a buon pro non viene invitato manco da Vespa! Non posso credere che i nostri governanti non si siano mai accorti di nulla; perchè se così fosse è giusto che vadano a casa a calci in chiulo ed alla svelta! A me quello che mi da più fastidio non è il fatto che se ne parli ora improvvisamente ma il fatto che ci sia ora una fretta barbina nel fare un decreto di "repulisci" quando hanno avuto a disposizione anni per poterlo preparare come dio comanda!

Annachiara ha detto...

@ livia: sorellina, il tuo pamphlet mi commuove....

@ sonia: perché, appunto, c'erano cose che portavano molti più voti....

Baol ha detto...

Ciao....ma stai ancora a leggere il post per pOpale? :P

marge ha detto...

C'è poco da commentare ....è così come hai detto tu e non solo in quella parte di Roma, c'è da aver paura oramai un pò ovunque

Annachiara ha detto...

@ baol: e maronna mia, che fretta c'è! M'è toccato ad andarmelo a leggere tutto di corsa per soddisfare le tue brame...ti ricordi che ho due figliuole, io????

@ suysan: non so se è una questione di paura. Diciamo che non era esattamente la paura la questione che mi interessava maggiormente evidenziare. La questione è come si può ridurre un'umanità sommersa per incuria e desiderio di non vedere da parte di una città in cui albergano moltissime realtà differenti. E perché no, in altri quartieri sono perfettamente integrate...

Mimmo ha detto...

...sembra quasi paradossale...ma il tuo bellissimo blog descrive una bruttisima situazione.
Il NON vedere aldilà dell'erbetta tagliata fresca che fa da sfondo alla Roma bene...è quasi incredibile a credersi.
Regolare i flussi. Come non si può non essere d'accordo?!
Ma dubito che in Italia si possa fare ...bene.
purtroppo!

Angie ha detto...

Certe persone non votano...ecco perche' non ci si okkupa di loro..purtroppo!
:-(

peppa ha detto...

concordo su ogni singolo rigo di questo post....
stasera ho visto matrix e hanno fatto vedere molte di queste varaccopoli così dette "invisibili"...
che dire....mi sento davvero disorientata....
non sono mai stata razzista anzi....ma davvero oggi non so più cosa pensare....
che amarezza...
:(

Anonimo ha detto...

Tanto tuo marito lo sa che sono sempre dalla tua parte, Muahahahaha!

Annachiara ha detto...

@ mimmo: e poi su 'ste questioni i politici che prendono voti dal serbatoio di destra, ben forte in quel quartiere, ci vanno a nozze.

@ angie: è così, purtroppo.

@ prescia: io matrix non l'ho visto perché il ricciolino lo odio...ma posso immaginare il tenore!

@ mika: e un po' rosica!