venerdì, giugno 20, 2008

Folgorazione

C'è un momento nella vita in cui capisci chi sei e da dove vieni.
E' come un lampo.
Una folgorazione.
Ha però un piccolissimo difetto.
Non contiene necessariamente il "dove vai".
Ma diventano quisquilie di fronte alla grandezza dell'illuminazione.

Ho guardato mia figlia, la più grande.
Così bella. Così perfetta. Così buona.
Sembra che vada da sola. Che possa vivere di rendita.
A scuola nessuno si occupa di lei in maniera specifica.
Semplicemente perché è una bambina che non dà pensieri.
Non ha colpi di genio, particolari follie, alzate di testa o intenzioni malvage.

Io ero un po' come lei.
Ho vissuto di rendita per tutto il mio corso scolastico.
Nessuno ha dovuto mai occuparsi di me.
Semplicemente perché non c'era nulla di cui occuparsi.
Era tutto perfetto. Tutto senza sbavature.

E adesso, dietro quest'apparenza forte e decisa, si nasconde una donna fragile e sull'orlo di una crisi di nervi.

Ieri sera, alla cena della classe di mia figlia ho avuto il lampo.
L'illuminazione.

C'erano mamme, dall'apparenza fragile e insicura, che comandavano tutta la famiglia a bacchetta. E viceversa mamme gendarmi che i figli non le guardavano nemmeno.

Ho visto dietro alle tante realtà, alle tante famiglie presenti ieri, il risultato finale.
Quello per cui lottiamo giorno per giorno con i nostri figli, per cui forse i nostri genitori hanno lottato per noi.

E ho pensato che ogni essere umano, per crescere fiducioso negli altri e nella vita, ha bisogno di qualcuno che si occupi di lui in maniera specifica, che lo faccia in un modo unico e irripetibile, che non si fidi della bravura, dell'intelligenza e della sicurezza ostentate dalla giovane età.
Tutti abbiamo bisogno di un sostegno.
Anche se non lo ammetteremmo mai. E tantomeno a noi stessi.

15 commenti:

Anonimo ha detto...

caspita meringa, ma cos'hai mangiato a 'sta pizzata? ;-))
scherzi a parte, riflessione interessante la tua. Ora ci rifletto. (Mi ci vuole un po', eh? ché ho i neuroni lentissimi).

Anonimo ha detto...

No, un attimo, facci capire. Con tutto il tuo discorso vorresti forse farci capire che la dolcissima Romana da grande diventerà PROPRIO COME TE?????
Ohmmìssignuuur!!!
Poveretta...

movida69 ha detto...

i bambini hanno bisogno di regole di paletti e di equilibrio. anche il troppo amore, come la troppa durezza fa male.

anch'io voglio andare a mangiare la pizza dove sei andata tu... magari m'illumina pure ame su un paio di questioncine ... :D

Anonimo ha detto...

Ma che illuminazione e folgorazione!
Tu pensi che non ci sia il bisogno di occuparsi di tua figlia perché in occasioni come queste sono io che me ne occupo, mentre tu te ne stai seduta a svuotar bottiglie di Corvo pensando ai massimi sistemi!

E poi ieri sera non mi sembravi così illuminata! :)

Anonimo ha detto...

Siamo sicurissimi che fosse pizza?

Uzap

piattinicinesi ha detto...

è vero che ogni bambino ha bisogno di un'attenzione particolare, ritagliata su sulle sue esigenze. ma quando siamo grandi spesso dobbiamo cavarcela da soli, a volte sdoppiarci e farci da genitori.
e comunque la vera forza nasce sempre da una crisi.
ma che succede veramente?
(è chiaro che non è la pizza)

Donatella ha detto...

A furia di pizze di fine anno sono così "illuminata" che sembro un semaforo ... più il tempo passa più il sostegno lo abbiamo bisogno noi per poter poi sostenere loro :P

copyman ha detto...

Cara Meringa, mi servirebbe proprio una vagonata di pizze come quella che gustato tu.
Adottare le scelte giuste per tirare su al meglio i due rampolli di casa copy è stato ed è il rovello costante. specialmente per la copywife.

Quest'anno la più grande ci ha dato parecchio filo da torcere perché sembrava decisa a preferire i cartoni animati giapponesi alle materie di studio.
Quando ci siamo rimboccati le maniche x aiutarla a preparare le verifiche, ci siamo sentiti fare la paternale dai professori, preoccupati per il nostro atteggiamento "esageratamente esigente e aggressivo" che stava stressando la povera cocca.
Ti rendi conto di cosa abbiamo rischiato x le dichiarazioni a ruota libera di una bambinona ingenua e impulsiva?

Pure il più piccolo, pur avendo un ottimo potenziale, è una bella gatta da pelare per via di un carattere che più permaloso e testardo non si può.
Quando decide che non ha voglia di fare qualcosa non c'è santo o diavolo che possa fargli cambiare idea, tranne le maestre e il sottoscritto, che però rincasa solitamente per l'ora di cena se non dopocena.
Morale, se i prossimi anni saranno come questo non metterei la mano sul fuoco sulla salute della copywife, ma soprattutto ci chiediamo angustiati quanta strada potranno fare i due pulcini...

Anonimo ha detto...

Mi sembra tutto spiegato dalla tua ultima frase:
"Anche se non lo ammetteremmo mai. E tantomeno a noi stessi."
Infatti ho letto che anche il comportamento si impara (e si insegna). Per cui anche in questo caso chi regola il processo è l'imitazione.
Educare alle emozioni mi sembra il compito più difficile per un genitore, o almeno per me lo è, perchè bisogna fornire un modello accettabile per la personalità unica del bambino.

Oh, basta, me so' stufata.
ciao

Anonimo ha detto...

Prendo nota, così non dovrò neanche fare la fatica di avere una folgorazione quando (chissà) sarà il mio turno :P

ruben ha detto...

Parole sante. Ma ci sono "sostegni" e... "sostenendi", chi nasce sostegno e chi no, e non lo sarà mai. E anche se trova un sostegno sarà molto difficile che si affidi completamente, perché sembrerà talmente strano e impossibile. Rassegnamoci... ci sarà un premio finale che si spera non sia l'igiustizia di Branduardi... "e arrivò il fuoco che bruciò il bastone..."

Anonimo ha detto...

Quel momento dura un decimo di secondo...è come un'epifania, come uno stralcio verso un passato-presente-futuro che i nostri sensi percepiscono per un momento ma che poi si perde nel mare delle sensazioni sparse e restie del nostro animo...

Annachiara ha detto...

@ lisa: ti dico solo che io stessa medesima ho cucinato quattro portate... forse mi sono illuminata dalla stanchezza...

@ gigio: e come chi, secondo te? E pur figlia mia!

@ movida69: a volte meglio l'oscurità....

@ seamus: e semplicemente perché io me ne occupo il resto della giornata...scolare corvo potrebbe essere la soluzione ai miei problemi!

@ usap: di per certo no. Ognuno aveva portato qualcosa....

@ piatticinesi: parole sante, cara. C'è grossa crisi...

@ tabatha: apriamo un'unità di crisi genitori quarantenni...

@ copyman: è raro sentirti parlare dei tuoi figli...ma ho talmente tanta ammirazione per te che sono sicura saprai trovare le soluzioni giuste al momento giusto! E ho tanta compassione per la copywife! ;-)

@ carla chi: beh, per esserti stufata, sei andata dritta al punto!

@ flo: ma che fatica! Viene da sola, senza manco che la chiami e quando meno te lo aspetti!

@ ruben: non lo so se ci sarà un premio finale...io mi accontenterei di quello a mezza via!

@ ovviamentelucio: Lucio, caro, la saggezza si è impossessata della tua carne? ;-)

SilSon ha detto...

-------> tufffffff .... colpita e affondata ....

Anonimo ha detto...

Prima di tutto TU non sei mai stata come tua figlia: non eri bella. perfetta e buona ma cofana, scassamaroni e anche nu poco strun...etta! Questo si chiama alterare la realtà (forse è dovuto al "corvo rosso").
Secondo: TU donna fragile???? Ma dico: stiamo delirando? ti rammento che fragile vuol dire più o meno che si puàò rompere, che è delicato...Tu non ti puoi rompere: puoi rompere!!
Terzo: Tu fai parte di quelle mamme che comandano la famiglia a bacchetta!! Eppoi, quando i figli vanno tranquilli e perchè vanno tranquilli, quando i figli non sono tranquilli e perchè i figli non vanno tranquilli. Insomma...lasciarli vivere nu poco senza ansie materne nooo è!!
Povere creature...