venerdì, marzo 07, 2008

Pacco postale

Io viaggio come un pacco postale.

Senza sapere dove mi portano.

Ma arrivo sempre ad una meta di una bellezza insospettabile.

Perché mi lascio trasportare.

Certo lasciarsi trasportare guidando per sette ore con due bimbe al seguito, panni invaligiati buoni per ogni stagione, pannolini, ricambi vari, cibi più o meno proteici, creme, passeggini, fazzoletti di carta che chissà perché scompaiono quando servono anche se sai che ne hai venti pacchetti, bagnoschiuma shampo per varie età, asciugamani e lenzuola, lasciarsi trasportare - dicevo - è una boutade.

Ma io sono pacco postale
inside. E me ne vanto.

Penso che le mie figlie saranno come me.

E passare un pomeriggio a chiacchierare con il mio amico Maurice, nel bar più squallido del paese, è la cosa più bella che ci sia in quel paese, se di fronte hai cime innevate e una fredda birra in mano.

Scarpinarsi su per la neve con un passeggino e una bimba urlante non è poi così male se a fare la discesa col bob è tuo cognato che si carica la prole in vece tua.

Seguire le indicazioni dell'ufficio del turismo per trovarsi in un parco divertimenti per bimbi, completamente deserto di bimbi e di divertimenti, ha il suo risvolto positivo se nel rifugio trovi una strabordante fetta di torta della foresta nera, anche se tua figlia se ne pappa la metà.

Caricarsi sul treno tre bambini urlanti più la poppante nel passeggino per andare a fare una gita, ma soprattutto per farli contenti, anche se tu trasudi fatica da tutti i pori, può tramutarsi in felicità pura quando addenti, anche maldestramente - ma che fa! - un raviolo di castagne con sugo di lepre e broccoli cucinato dall'amico Maurice (recensirò, a tempo debito, per la rabbia di molti di voi, la sua culinaria abilità).

Non dormire la notte per almeno tre notti perché l'urlante figlio della proprietaria di casa non si degna di prender sonno, fa senz'altro vedere con occhio ammirato la bontà delle proprie figlie che fin dalla prima notte non hanno esitato a prendere sonno.

Il pacco postale non sa dove va.
Ma dove va, va bene!

14 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma siamo sicuri che la Meringa che è tornata sia la stessa di quella che è partita?
Tutto questo ottimismo mi sorprende!
Non sarà mica un pacco?
;-)

Anonimo ha detto...

Sono così contenta che tu sia tornata!!!! Mi sei mancata tanto meringa!!!!!! Mika

x Seamus: Essere sorpresi è bello.

Giuliana ha detto...

bentornata, Meringa! e pare che cambiare aria per un po' ti abbia fatto proprio bene! mi aspetto post frizzanti e lazzanti nel prossimo futuro :)

smoke ha detto...

eccola qua! iniziava a mancarmi l'aria.

Anonimo ha detto...

Però il pacco è arrivato a destinazione, sano e integro.
P.S. - Mandami il numero di c/c dove bonificare il compenso per la recensione.

Anonimo ha detto...

Uao, la prima donna al mondo col pacco!
Eh scusa non ho resistito alla battuta ;)
bentornata!

MyP ha detto...

Nel pacco piccolo c'è la mamma buona!!! :-)
E bentornata!!!!

Anonimo ha detto...

quanti ravioli ti sei magnata, porcella?

Gallinavecchia ha detto...

Bentornatissima! :-)

Anonimo ha detto...

Supplì, fa prima a dire quanti non se ne è magnati!! So solo che alla fine della magnata si reggeva la panzona co tre mani di cui due sue e una della pargoletta! Livia

pOpale ha detto...

Bentornata :)

Anonimo ha detto...

Ma se sei pacco postale, dove ti hanno messo francobollo e timbro?
(con rispetto parlando, senza malizia, senza nulla a pretendere, eziandìo...)

Anonimo ha detto...

Ma se sei pacco postale, dove ti hanno messo francobollo e timbro?
(con rispetto parlando, senza malizia, senza nulla a pretendere, eziandìo...)

Annachiara ha detto...

@ seamus: nel tuo fondo profondo sai che sono sempre IO!

@ mika: ommammamia, addirittura!

@ giuliana: ho proprio parlato di te col buon (e bel!) Maurice. Non ti sono fischiate le orecchie?

@ smoke: adesso vado a suicidarmi per tutto questo zucchero.

@ maurice: devo anche parlare dello strudel...

@ flo: ti confesserò che non sei la prima a farmela, questa graziosa battuta! ;-)

@ myp: per me ci vuole solo il paccone, visto il mio metro e ottantatre...

@ supplì: alla faccia tua diversi. Perché, una volta tanto era una bella porzione di ravioloni, contrariamente alla mia teoria sui ravioli al ristorante che te ne danno sempre tre con la scusa che sono ripieni e pesanti. Ma de ché, aò, io voglio almeno quindici ravioli nel piatto! Diciamo che la porzione di Maurice si avvicinava a quella dei miei sogni.

@ gallinavecchia: guarda, se vedi la mia casa oggi sembra come che iio non sia mai partita...

@ livia: e certo, perché te con quei tre lenzuoli nel piatto hai coraggio di dire che non eri soddisfatta dalla porzione?

@ popale: grazie poppi.

@ gigio: io, da buon pacco, non ho occhi né orecchi...