mercoledì, gennaio 09, 2008

Semplici accorgimenti


Semplici accorgimenti faranno di tutti noi dei risparmiatori oculati di energia e dei riciclatori modello.

Questa è la frontiera del nuovo eldorado.

E intanto si punta su termovalorizzatori desueti, macchine vecchie che promettono pulizia e donano morte.
I rifiuti dei rifiuti ci seppelliranno se non guardiamo oltre i luoghi comuni. E non sarà un bel morire.

Nessun giornalista della televisione pubblica, cioè da noi retribuito, ha il coraggio di dire e raccontare i danni che può fare una particella PM2.

E intanto, alla radio, la presidenza del consiglio fa pubblicità su alcuni piccoli accorgimenti che permetteranno al popolo bue di risparmiare energia.

13 commenti:

prostata ha detto...

Come dicono nei vari commenti, è valido come discorso a lungo termine, nella situazione campana attuale è leggermente irrealistico. Quelli che danno fuoco alla mmonnezza o approfittano della situazione per sbarazzarsi allegramente del frigorifero dubito che domani siano già pronti alla raccolta differenziata porta a porta con tariffa puntuale, per dire... Comunque le idee di fondo sono buone... da quel che ho sentito, senza una svolta, anche a Roma tra non molto potrebbe vericarsi un'emergenza rifiuti. Forse una decina d'anni di Grillo al Governo aiutato/moderato da uno squadrone di tecnici con i controcojones potrebbero ancora salvare al Paese.

Mimmo ha detto...

...ci ammazzano piano piano...

sic!

Anonimo ha detto...

Una volta tanto non sono affatto d'accordo con te. Vai a leggerti: http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/ambiente/grubrica.asp?ID_blog=51&ID_articolo=537&ID_sezione=76&sezione=Ambiente

Forse cambierai opinione, spero.

Anonimo ha detto...

http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/ambiente/grubrica.asp?ID_blog=51&ID_articolo=537&ID_sezione=76&sezione=Ambiente

Scusa, questo è l'indirizzo completo.

Anonimo ha detto...

No, l'informazione televisiva non è adeguata.
Perchè, nella media, i casi particolari (di buona informazione) spariscono e quello che ti arriva è un mare di poca informazione.
Su alcuni temi è praticamente acqua e basta.
Come molti, penso, io guardo tutti i giorni TG1, TG2, TG3 e TG7 ma, sinceramente, ancora non ho capito perchè non si riesce a portare via l'immondizia a Napoli.
Scusate, forse dovrei informarmi di più, forse quattro telegiornali (che fanno circa 2 ore al giorno) non bastano.
O forse sono scema...
...eppure del giallo di Perugia ho capito tutto.

Anonimo ha detto...

Diamo poca importanza all'inquinamento ambientale primo perchè siamo ignoranti in materia e poi c'è poco interesse finchè il problema ti bussa la porta come succede a Napoli. Nessuno vuole la discarica come vicino di casa e allora tutti si informano sui pericoli e i rischi che si corrono. Il governo parla parla e parla ma i fatti sono ben pochi. Nenelinda.

pOpale ha detto...

Non capisco gli interessi a mantenere questa situazione... ci provo ma non capisco chi ne guadagna. Il link sull'articolo lasciato da Maurice mi lascia interdetto ... vorrei vedere molti più monoliti-ambientalista come quello di Brescia e sentire parlare di meno di emergenza rifiuti.

sonia ha detto...

Secondo me oltre a capire come smaltirla bisogna preoccuparsi a produrne di meno. E quello non si fa dall'oggi al domani! Ma nemmeno questa situazione si è creata in una notte. Bisogna fare piazza pulita, trovare dei politici/tecnici educati (nel senso di pronti a pensare agli altri, non a sè e ai propri interessi, e anche alla natura) e cominciare di pari passo con l'educazione dei cittadini!

flo ha detto...

Sì, come no, vogliono farci credere che basta spegnere il led della tv per salvare il mondo...
Intanto tutta la monnezza che non sappiamo come smaltire per il 90% proviene dalle confezioni della roba che acquistiamo, c'è davvero bisogno di tutta quella plastica per avvolgere i generi alimentari e il resto?
Pure il tetrapack è una sòla, dentro c'è uno strato di alluminio che non si biodegraderà manco fra cent'anni!

Anonimo ha detto...

pOpAle, più che gli interessi a mantenere la situazione attuale sono da considerare gli interessi che hanno portato a tale situazione: lo sai vero quanti soldi sono piovuti sulla campania, molti dei quali usciti dalle nostre tasche e tanti altri dalla Comunità Europea (che sono solamente i nostri soldi che ci ritornano indietro dopo esser passati per le casse di Bruxelles) per i diversi aspetti della questione ambientale? Quanti soldi per pagare le decine di commissari speciali...
Beh, non credo che occorra un disegnino per capire dove sono finiti questi soldi. Vero?
Ed ora la situazione fa comodo perché spinge l'opinione pubblica sulla necessità di costruire i famosi inceneritori, che ruffianamente vengono chiamati "Termovalorizzatori". Strutture che per tirarle su occorrono cifre con 6 zeri. E tutti sappiamo che in Italia ogni volta che ci sono queste belle torte in tavola sono in parecchi che allungano il piatto per la loro bella fetta!

Annachiara ha detto...

@ abs: ti confesso che io i vari commenti non li ho letti tutti. Ma gli incendi alla monnezza nel napoletano indicano che la soluzione è ben lontana. I tecnici con i controcojones del governo Grillo sono chiusi nei sotterranei dai giornalisti...

@ mimmo: detto nero su bianco impressiona...


@ maurice: caro maurice, certo il termoutilizzatore in questione nell'articolo non si può definire desueto. Ma in buona coscienza, tu pensi che in Campania ne costruiranno uno simile?

@ carla chi: hai detto bene. Di perugia sappiamo anche di che colore portava i pedalini l'assassino.

@ nenelinda: e non so se hai sentito l'altra sera il ministro dell'ambiente a primo piano...

@ popale: oh, chi guadagna è la regione in questione. Fino all'implosione.

@ sonia: eh, ma quando vedi le merendine dei bambini all'asilo, la strada è lunga!

@ flo: infatti la storia del tetrapak mi sta qua!

@ seamus: una volta tanto son d'accordo con te!

pOpale ha detto...

seamus, dovrebbero mettersi a dieta altro che torte ;)
Grazie :)

fabdo ha detto...

Sai, la situazione napoletana passa anche qui con documentari e reportage, sulle varie reti olandesi e belga. Vederli non è un bello spettacolo. E' mortificante.
Le reazioni sono le più svariate, parlo delle mie. Le riflessioni altrettante.
Fondamentalmente, mi trovo d'accordo con Sonia, finchè non siamo noi a cambiare, noi, i maggiori produttori di rifiuti,le cose non potranno certamente migliorare.
E non dobbiamo stupirci o cadere dalle stelle che sul mal costume, sulla maleducazione e in taluni casi inciviltà dei cittadini, si creino e proliferino business più zozzi della monnezza prodotta. E' quello il loro habitat naturale!!
Ma la strada è difficile e lunga e io la vedo tutta in salita anche perchè di regole in Italia, non ce ne sono e non mi sembra che ci sia una vera volontà di farne e soprattutto di farle rispettare.
La nostra è, dalla notte dei tempi, "la cultura della pezza". Mettiamoci una bella pezza, magari anche in tinta e soprattutto costosa. E quando, inevitabilmente, si lacererà di nuovo, se ne troverà un altra.
E' così che lavorano da sempre gli haute couturiers (di dx e di sx, indistintamente) che si alternano nella case di Moda di Palazzo Madama e Montecitorio. No?
W il Made in Italy!
Con questi presupposti, mia cara, mi chiedo, dove mai potremo arrivare? E la domanda fa eco.