E poi parlo dei ricordi, no.
Quelli che non ti fanno vivere, quelli che ti fanno sognare, quelli che ti fanno vivere sperando e quelli che non ti so dire.
Quelli della nonna, che ha sofferto la fame, l'alluvione, la perdita di due figli e poi di nuovo la vita. Lei ha paura di stare sola. Vuole vivere per sempre ma mai potrà dimenticare.
Quelli del figlio, che non ha avuto niente ma ha dato tutto. Hai ragione tu. Fino a quando si resta figli? Fino a quando bisogna ripagare quello che abbiamo avuto? Ma tutto ha un prezzo, certo. E questo è il prezzo che si paga. Che paghiamo tutti per essere vivi.
Quelli tuoi, di quella volta che sei stato per dire, che hai quasi parlato, ma che qualcosa te l'ha impedito. Ricordi di te che raffiorano ritrovando per caso un lenzuolo della tua infanzia. Ricordi che credevi di non avere, che hai sempre pensato ti fossero stati negati. I sette nani sono lì, su quel lenzuolo. A testimoniare che un'infanzia ce l'hai avuta.
Quelli di tuo padre, che giocava a fare il sagrestano, che ha fatto la scuola dai preti e che per fortuna prete non è diventato. Se no dove saresti tu. Di lui che guida col padre. Si parte in terza e si frena in terza. E forse è per questo che non hai mai più voluto guidare una macchina. Poi quando me l'hai comprata hai detto questa ti serve per "scozzonarti". Che non ho mai capito cosa volesse dire ma penso qualcosa circa il fare esperienza. E la mitica Renault 5 ha fatto il suo dovere, di strada ne ha macinata e non so come avrei potuto fare senza.
Quelli di tua madre, che si ricorda tutto perché non perdona. Tutto resta marchiato nella sua memoria ché non voglio nemmeno pensare come sarebbe per lei la vita con una malattia come l'Alzheimer. Quelli delle file per il pane in tempo di guerra, quelli che bisogna spegnere la luce perché c'è il coprifuoco, quelli di mio nonno che resta impettito sulla terrazza del quinto piano perché tanto se devo morire come un topo nel rifugio è meglio morire vedendo il nemico in faccia. Quelli di tua madre che è rimasta sola. Che non ha più nessuno della sua famiglia d'origine che ad una ad una ha seppellito tutte le sorelle, quella buona, quella intelligente, quella bella. Che forse si sente in colpa di non esserci lei sottoterra epperò almeno tu i tuoi nipoti li dovevi vedere.
E quelli miei, perché no.
Quelli almeno io me li ricordo.
Qualcuno dice, non mi ricordo proprio chi, che non si può vivere se non si lasciano indietro i ricordi. Io penso invece che sono i ricordi che ti fanno vivere. Siamo noi che decidiamo che peso dare loro. Noi SIAMO i nostri ricordi e con essi viviamo. Per quello siamo belli o brutti, buoni o cattivi, acidi o dolci.
La vita che vale tanti ricordi è la vita che vale la pena di essere vissuta.
26 commenti:
sai, credo tu abbia ragione a proposito dei ricordi. noi siamo i nostri ricordi...le nostre esperienze ci formano, ci modellano, prima di diventare ricordi. sì, hai ragione.
Anch'io credo che siamo ciò che conosciamo e che la vita sia un processo cognitivo, di cui il ricordo è parte fondamentale.
Mi chiedo che fine fanno tutti i ricordi accumulati con grande fatica. Possibile che vengano cancellati con noi?
Non credo, la natura non è così sprecona; a qualcosa serviranno sicuramente.
Di sicuro tu, con due bimbe piccole, stai facendo il pieno di ricordi.
Un abbraccio
bello....devo dire un bel post, ma ora torno a lavorare....che stavo facendo, non ricordo ;)
Usappete
Concordo con le tue parole: i ricordi sono il segno del tempo che ci lasciamo inevitabilmente alle spalle, e questo tempo, per non essere trascorso invano, deve essere accompagnato da memorie.
Speriamo le più felici possibili.
Buona serata, e complimenti,
Laura
I ricordi sono la nostra eternità, radici a cui attingiamo e che trasmettiamo a nostra volta creando una magnifica catena di affetti che proseguirà anche dopo di noi.
I ricordi sono la nostra eternità, radici a cui attingiamo e che trasmettiamo a nostra volta creando una magnifica catena di affetti che proseguirà anche dopo di noi.
Ma certo che i ricordi servono, non possono essere cancellati belli o brutti che siano fanno parte della nostra vita, sono le nostre esperienze, è in seguito a quello che abbiamo vissuto che siamo quello che siamo....
Io spesso mi chiedo se mio figlio sta accumulando dei bei ricordi ma mi sembra che per i ragazzi di oggi sia tutto un "mordi e fuggi"........
@ spiderfedix: belle o brutte che siano....
@ carla chi: secondo me fanno da carburante a chi viene dopo....
@ usappete: allora vuol dire che non era importante!
@ laura: grazie di essere passata!
@ labelladdormentata: il carburante della vita, insomma!
@ suysan: anche il mordi e fuggi crea dei ricordi....
Mi è quasi scesa la lacrimuccia... sniff
ma che bellissimo post.
Una ode ai pensieri.
brava!!! :)
Stupendo. E hai ragione, noi SIAMO i nostri ricordi, belli o brutti che siano, fanno parte di noi.
Un bacio
Gallina
Eh eh eh !!
La tua sintesi di commento al mio post mi fa schiantar dal ridere :D
Di checche isteriche in tv ne abbiamo a bizzeffe ;-)
Ed hai ragione: hanno un loro fascino !
Grazie della visita !
Io concordo con te, i ricordi servono, anche quelli che fanno male come sale sulle ferite, anche quelli che pagheremmo per non avere, sì, anche quelli lì. I ricordi servono perchè sono parte di noi, siamo quello che siamo anche grazie a loro.
Un abbraccio
Senza ricordi io non troverei la porta di casa ;)
Bell oquesto post :)
@ flo: addirittura!
@ mimmo: e grazie!
@ gallinavecchia: è quella maiuscola che fa la differenza!
@ laura: è stato un piacere e poi, sai, in questo periodo mi sto specializzando in teletubbies...
@ baol: e son talmente tanti che non se ne riesce a fare nemmeno l'inventario....
@ poale: ecco, sempre a demistificare stai!
mamma mia che bel post Meringa.
grazie.
hai scritto delle cose che potrei stampare ed attaccare al muro della mia stanza.
perché così bene non avrei saputo scriverle e allo stesso tempo sento che sono una profonda verità...
grazie
panz
Massimo rispetto x quanto hai scritto.
Ognuno costruisce il futuro percorrendo una scala i cui gradini sono i ricordi, quelli acquisiti strada facendo e quelli della generazione che ci precede.
Senza di loro saremmo deprivati della nostra identità, condannati a sopravvivere a noi stessi brancolando in un limbo privo riferimenti come può essere, purtroppo, l'inferno dei malati di Alzheimer.
Come mi ha scritto una persona qualche giorno fa, siamo liberi di scegliere come gestire i ricordi che la vita ci ha regalato: possiamo metterli sotto vetro, in una teca della memoria, e consumarli con gli occhi, oppure sforzarci di guardarli ogni giorno con occhi nuovi.
@ panzallaria: esagerata!!!
@ copyman: eh, la gestione dei ricordi apre tutt'un altro capitolo....alcuni possono essere davvero pesanti.
A proposito del tuo commento al mio post: roba da far rizzare i capelli in testa ad Edgar Allan Poe ;-)
A me però la parola ectoplasma lì per lì ha fatto venire in mente Slimer, quel fantasma verde simil-muco dei Ghostbusters...
Buona serata, un saluto !
hai proprio ragione io senza i miei ricordi sarei perduta...dove sarebbe il mio amato nonno (che ora non c'è più)ma che vive nei miei ricordi???E dove se no sarebbero quelli che creiamo x i nostri filgi..l'odore della mamma che cucina...il suo profumo ...il suo modo di ridere...e no senza ricordi non si può proprio stare...è molto bello quello che hai scritto brava!!!
Annachiara, ti conoscevo solo in versione "scazzata", ma adesso... mi stupisci... mizubisci!!! Non devo leggere queste cose, io che sono una nostalgica del passato. Il mio ma anche quello degli altri. Come se avessi fatto la guerra. Come se avessi cantato "Trentatré" con lo zaino in spalla...
@ laura: mi ci sono messa d'impegno!
@ scrittricepercaso:detto da te lo prendo proprio come un complimento!
@ ruben: hai visto che roba!
Ciao Annachiara, buon pomeriggio ;)
come direbbe moretti: "i ricordi sono importanti" ;)
bello.
@ baol: e secondo te il mio può essere un buon pomeriggio?? Dai scherzavo!
@ kabalino: kaustiko!
Grazie mille x l'incoraggiamento e milioni di auguri x sabato!!!Ti ho fatto gli auguri anche sul post!!!;)
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