lunedì, aprile 24, 2006

Ho finalmente visto il caimano di nanni moretti

Tra un pannolino e una pappa siamo finalmente riusciti a liberarci un pomeriggio festivo per andare a vedere l'agognato film di Moretti.
In cuor mio, quando qualcuno che l'aveva visto mi diceva che era rimasto deluso, pensavo: "A me non deluderà, Nanni è una sicurezza!".
Sono uscita dalla sala con il desiderio di incontrarlo a Nanni, come del resto mi è successo tante volte nei cinema romani, di cui lui è assiduo frequentatore (e di cui lo ero anch'io...), per dirgli che ho rincorso tutto il tempo qualcosa che non arrivava mai. Che ho riconosciuto molti angoli della Roma in cui sono cresciuta, ma che non per questo nel suo film si respirava aria nuova. Che Silvio (voluta omonimìa?) è diventato ormai un grandissimo attore, ma che non per questo riesce a dare maggiore profondità al film. Che l'altro Silvio ci nausea sempre con le sue trovate, anche se Nanni non riesce a dare una nuova chiave di lettura. Sembra un fumettone, quale anche quello in carne ed ossa è. Ma da Nanni ci si aspettava qualcosa di sinistra. Io mi aspettavo qualcosa di sinistra. E invece mi imbatto in personaggi in difficoltà (stranamente indipendentemente dal Berlusca) che per puro caso incappano (e senza particolare convinzione politica) nelle vicende politico-econimiche dell'ascesa di Mister B. Effettivamente forse è una metafora dell'Italia, che continua ad andare avanti nonostante l'ingombrante presenza...Però non è così chiaro lo scopo del Nanni. Il film passa per un film su Berlusconi. Ma a parte la drammatica e nevrotica visione che ha dell'infanzia, l'amore è in primo piano e il pretesto di girare un film su Berlusconi appare solo in quanto tale. Poteva essere un remake di un qualsiasi film di serie B e l'effetto sarebbe stato uguale. Allora perché Berlusconi? Da Nanni mi aspettavo più arguzia e anche un pò di vera satira, anche visto tutta la NON pubblicità attorno al film, sul quale peraltro non ho letto nulla per non farmi influenzare. Poteva tranquillamente farlo un film su Berlusconi. Ne saremmo forse usciti tutti più arricchiti.

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