mercoledì, maggio 02, 2012

Miraggio di maggio

Come al solito vince la visione maschile e maschilista della musica. Se può essere vero, come dice mio marito, che la musica, la buona musica viene consumata maggiormente dai maschietti (gran cazzata, ma certe volte bisogna lasciar finire il discorso), è assolutamente pretenzioso e abusato pensare che la buona musica possa essere interpretata solo da uomini. Sul palco del 1° maggio ieri c'era la musica degli uomini. Canzoni di uomini, interpretazioni di uomini, direzioni artistiche e orchestrali di uomini, presentazioni di uomini. E' ovvio, altresì, che nei momenti di crisi si diventi conservatori, ma che ci vengano proposti come gruppi italiani di punta (anche in polemica a quelli - condivisibilmente miseri - presentati a Sanremo) solo gruppi composti da uomini, gruppi che mi piacerebbe sapere quante copie vendono o anche solo quante copie dei loro dischi vengono scaricate, o anche solo quando hanno fatto il loro ultimo disco e che la miglior musica in circolazione in Italia debba essere identificata con ska e finto reggae o anche pretesa taranta, allora siamo messi male. Che i dodici migliori brani del rock di sempre (tra cui - ovviamente- non c'è nessun brano scritto da una donna, chessò, magari inserire una Janis Joplin al posto di Strawberry Fields eseguita da Elisa avrebbe fatto un po' più rock, anche se mi dicono dalla regia che Strawberry Fields sia il 45 giri più venduto nella storia del rock, ma diciamocelo, i 45 giri non si vendono più ormai da vent'anni, quindi ogni comparazione su questi ultimi è priva di senso) siano stati interpretati da quattro cantanti italiani, tra i quali Samuel Romano dei Subsonica che storpia in maniera indelebile il capolavoro del Duca Bianco, Heroes, pensando che qualche gridolino lanciato dal microfono sia il marchio dell'arte, fa cadere le braccia. Sono tutti convinti di essere grandi fighi, grandi musicisti, grandi cantanti. Ma insomma ci sono dei momenti di Almamegretta in cui la noia diventa dura da vincere, momenti in cui vedi Mannarino e pensi che ha copiato Capossela e Manu Chao, li ha messi in uno shaker e ci ripropone l'avanzo del cocktail (a parte la fortuna che ha nell'avere ottimi musicisti). E diciamola tutta, ma è normale che un gruppo come i Subsonica faccia 2 cover 2 su cinque brani eseguiti? Vogliamo un'alternativa a Sanremo? Mettiamo persino Gino Castaldo a consulente musicale? Ma tiriamo fuori qualcosa di memorabile, cazzo.
E poi toglieteci presentatori (???) come Pannofino, per pietà. Ha detto a Pagani, testuali parole: "Pagani se la suona e se la canta". Ma mandatelo a fare il cammeriere (con 2 M) alla pizzeria l'Obitorio che sta a Viale Trastevere, sono sicura che farà un effettone sugli avventori, ma in diretta nazionale no, per pietà. Non me la potete considerare un'alternativa ad una conduzione di Sanremo questo bifolco che quando fa il doppiatore si trasforma, ma quando fa l'attore rimane irrimediabilmente un se stesso volgare e cialtrone (l'interpretazione in Boris è lui, lui è proprio così, non interpreta, lui è). L'unica, pur non eccessivamente incisiva, che ha portato una vaga ventata di professionalità era la Virginia, quasi completamente fagocitata, però, dal rustico Pannofino (da notare, chissà come mai, che tra gli autori della kermesse, compariva anche il nome del fratello di Pannofino, Lino, e della moglie che ha recitato dei brani durante la serata, nonché tutta la troupe di Boris, vabbè).
Interventi degni di nota, visto che parliamo di musica, sono stati ovviamente Il Teatro degli Orrori, semplicemente perfetti, e Caparezza, vero mattatore, che comunque avrebbero potuto fare uno sforzo ed eseguire insieme la bellissima Cuore d'oceano contenuta nell'ultimo album dei TDO. Oggi ne avrebbero parlato tutti i giornali e sarebbe stato sicuramente meglio di un'insulsa cover di Bowie.
E poi una preghiera a chi di musica ne capisce, tipo Castaldo, dopo tanto parlare di cosa va bene e cosa no, da te ci aspettiamo la perfezione. La perfezione si raggiunge senza strafare. Dovresti saperlo. E poi, signori miei, sembra che solo quattro donne esistano nella musica italiana: Elisa, Noemi, Nina Zilli, Marina Rei. Loro sono solo quattro, ma i restanti cinquanta maschi (e forse erano anche di più), tranne qualche rara eccezione, mi hanno annoiato a morte.
Ah, dimenticavo, Pannofino è riuscito anche a storpiare la dizione di Shine on you Crazy Diamond. Castaldo poteva fargli un rapido corso di storia del Rock, visto il tenore della serata.
E, tanto per chiosare, una manifestazione sul lavoro piena di giovani organizzata dai sindacati, dove praticamente i giovani o non hanno lavoro o sono precari quindi spesso NON iscritti ai sindacati, questa sì che è proprio una barzelletta. Magari un paio di pensieri a riguardo non farebbero male al lavoro italiano.

6 commenti:

Seamus ha detto...

E brava!
E poi di che perfezione vai dicendo?!? Come può un vecchio sessantenne come Castaldo, rimasto a glorificare i suoi miti degli anni settanta, carpire i venti e le mutevoli correnti d'aria della musica di inizio secolo?
Tanto per aggiungere qualche nome: Patty Smith che ha lanciato un vero e proprio inno la vogliamo dimaenticare?
Ormai il concertone del primo maggio è un pretestone per marchettoni (vedi la famiglia Pannofino) e per mettere in mostra un po' di roba trita e ritrita. Comunque: ecchissenefrega della muuuusicaaaaa! ;-)

Annachiara ha detto...

@seamus: il fatto che Castaldo abbia una certa età non significa che non ci capisca delle nouvelles vagues che compenetrano l'aere di oggi. Non penso che tra 15 (e dico 15) anni a te piacerebbe che si dicesse lo stesso di te, quale attuale intenditore e consumatore di musica. Cero non mi sono messa a citare tutte le donne che hanno fatto grande la storia del rock, ma ci siamo capiti. E questo è già una gran cosa. ;-)

takajiro ha detto...

un successone questo concerto. non ho visto nulla, a perte una lagna di marina rei (me lo devi concedere) e 2 pezzi dei young the giant.
a quanto pare non mi sono perso nulla...

Annachiara ha detto...

@taka: a quanto pare... ( ti concedo per Marina Rei, che vediamo solo al 1 maggio e da nessun'altra parte e forse ci sarà un motivo...)

Il cinefilante ha detto...

Mi dispiace ma a chi storpia la dizione di Shine on you cray diamond ci sta solo una tortorata in faccia! Non ho visto il concerto e la tua cronaca mi rende felice della scelta! :-)

Annachiara ha detto...

@cinefilante: vedi, ci scambiamo favori per evitare sòle!!! ;-9