giovedì, dicembre 27, 2007

Smaltimenti



Vorrei far soffermare la vostra attenzione su un dettaglio, magari indifferente ai più, ma che presto ci seppellirà tutti.

Tralascio in questa sede il discorso sui giocattoli (non) prodotti a norma che si conclude in un nulla di fatto, almeno per quanto riguarda la grande distribuzione.

Quello che mi interessa è focalizzarmi sulla quantità di batterie utilizzate nei giocattoli per neonati e bambini. Senza le quali, spesso, il giocattolo non funziona correttamente e la sua presenza in casa si riduce all'utilità di un soprammobile. Dette batterie si trovano spesso nella pancia del giocattolo in numero di tre o più, che il genitore deve avere in casa o comprare alla bisogna. Quel che è più sconcertante è che ormai la quasi totalità delle bambole, addirittura, sono munite di pancia batterica. Perché esse piangono, fanno la cacca o la pipì, sbavicciano lacrime e saliva, ma questo solo se munite di batterie. Altrimenti questi poveri bimbi si ritrovano con una pupa panzona di difficile trasporto e somigliante sempre più ad un automa per tratti somatici inquietanti.

Ma questi banali discorsi sono nulla in confronto alla difficoltà oggettiva di smaltimento di detti giocattoli. Di per sé, con le pile interne sono un rifiuto urbano pericoloso. E spesso coloro che li gettano nei rifiuti nemmeno lo sospettano o comunque non pensano ad estrarre le pile. Per non parlare del costo di tutte queste batterie. Se ogni gioco a pile ne possiede in media tre, e mettiamo che in Italia almeno un bambino su due abbia ricevuto almeno un gioco a pile, il conto diventa disastroso in termini di pericolosità e di costi di smaltimento.

Se l'Unione Europea intende conformarsi ad un'idea - anche vaga - di sviluppo sostenibile, certo oltre che agire sulle modalità di smaltimento dei rifiuti pericolosi dovrebbe agire presso le case che fabbricano i giocattoli in maniera da ridurre la pericolosità degli stessi. Ma qui si apre un altro, lunghissimo, discorso.

21 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma no, ma no...carabiniera mai!!!!
;)
LaMeras

Baol ha detto...

Erano meglio quelli a molla :)

Laura ha detto...

E poi un consiglio, nato da una mia recente esperienza, ad Halloween. Ho tirato fuori dal classico scatolone che si prende una volta l'anno uno degli addobbi per la festa che faccio sempre a casa, una zucca. E' una zucca luminosa, si accende e si spegne, ovviamente alimentata da PILE. Lo scorso anno non avevo tolto appunto le pile prima di riporre il tutto quindi quest'anno, quando stavo aprendo lo sportelletto del vano dove sono alloggiate....la tacchetta che si deve spostare per aprire mi è sfuggita ed è ritornata indietro...io mi ero tolta gli occhiali perchè, tra miopia e presbiopia da vicino non mi servono...TIC, anzi doppio Tic...due microscopiche goccioline di fuoco mi sono saltate negli occhi...una frazione di stupore e poi ho capito: schizzi dell'acido delle pile negli occhi! Sono volata dentro il lavandino e mi sono sciacquata forsennatamente per venti minuti, ho chiamato l'oculista, collirio al cortisone...vabbè, tutto ok. Ma se erano occhi di bambino? E se non fossi stata così tempestiva?
Utilizziamo quotidianamente oggetti che ci sembrano ormai innocui solo perchè ci sono familiari, ma sono invece potenzialmente pericolosii

Annachiara ha detto...

@ lameras: Non si riesce ad accedere al tuo sito attraverso blogger. Apriti un account blogger che così ti dà il link. Io ho fatto così con splinder. Le nostre piattaforme sono leggermente selettive con gli estranei...figuriamoci coi carabinieri! ;-)

@ baol: la tua saggezza sintetizza al massimo le mie stronzate. Quasi quasi cancello il post e ci scrivo direttamente: "Erano meglio quelli a molla". Oppure guarda semplicemente ti do' la mia password e da oggi in poi me lo scrivi tu il blog! Questa sì che è una splendida idea!

@ laura: uh, mamma mia, chissà che paura. Ste pile son tremende, stanno lì silenti ed esplodono quando meno te l'aspetti!

pOpale ha detto...

ultimamente hanno prodotto dei giochi a energia solare, quelli tipo cane che muove la testa anni 70 con le forme dei personaggi disney... inquietanti come "Charlie la bambola indemoniata" ma pur sempre ecologici ;)

Laura ha detto...

Io ho tentato di risolvere il problema comprando le batterie ricaricabili, e le uso per un sacco di cose, compreso il mouse senza fili.
Durano meno delle altre, ma mi basta tenere quelle di scorta sotto carica per 8 ore, ed elimino il problema dello smaltimento.
Certo... consumo enregia elettrica, ma è la storia della coperta corta ;)
Ciao !

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo. Inoltre aggiungo: dopo tutto, e ciè dopo una spesa assurda in pile, con un impatto ambientale devastante, e possibili pericoli per un uso improprio delle stesse... la durata dei giochi è infima! una macchinina regalata il giorno di natale, a santo stefano non funzionava più! Cosa si fa, sequestro i giochi o faccio un mutuo? :-))

Annachiara ha detto...

@ popale: il problema non sono i genitori, o almeno non nel caso nostro, bensì tutto il parentame che circola intorno...vaglielo a far capire qual è il problema e perché bisognerebbe puntare sui giocattoli in legno....

@ laura: io, col mio metro e ottantatre c'ho corte tutte le coperte...

@ pellegrina: è esattamente ciò che è successo alla macchina da cucire. A santo stefano già rantolava. (meno male, aggiungo io).

Anonimo ha detto...

Sottoscrivo tutto quello che dici sulle batterie e aggiungo: ma perchè diavolo i giocattoli se le bevono come acqua fresca? Ho una macchinina a casa che da natale a santo stefano aveva esaurito la carica! Cosa si fa, la sequestro o faccio un mutuo?

flo ha detto...

Ehhh, caro vecchio papero di gomma, quello sì che era un vero giocattolo.
Ciao Meringona, buon 2008 a preeeesto!

Anonimo ha detto...

Io rimpiango ancora le bambole di pezza. O anche le plastificate, ma semplici, come la bambola Camilla (quella che aveva il passaporto). Quest'anno ho regalato una bellissima Barbie a una mia amica che ne va pazza. Senza batterie, bellissimo vestito, e vive benissimo anche senza Ken.

Anonimo ha detto...

Fosse solo per le batterie, vogliamo parlare dei rifiuti urbani lasciati dai cani per le strade??? Coi loro padroni che non puliscono mai e i marciapiedi che sembrano un campo minato???

Annachiara ha detto...

@ pellegrina: coi giocattoli in legno non c'è questo problema...

@ flo: grazie flo e altrettanto!

@ mika: sulla barbie ci sarebbe tutto un altro capitolo da aprire...però senti, una cacca di cane è assolutamente sana e biodegradabile e anche riutilizzabile come concime...altro che pile!

scrittricexcaso ha detto...

non ho molto tempo mio figlio necessita di 0pc..ma intanto milioni di auguri x il nuovo anno e prometto appena arrivo nella capitale (spero x febbraio ci vediamo baci:-)

Anonimo ha detto...

Ci vorrebbe un cassonetto per il riciclo dei giocattoli come per tante altre cose come per esempio per l'olio de fritto che buttiamo giù dal lavello...il mondo sta diventando una discarica.
Ah...Buon Anno.

Anonimo ha detto...

Ho capito annachià, ma che devo rischiare di farmi acciaccare dalle macchine perché i marciapiedi sono impraticabili è inquietante. Sarebbe meglio non avere pile e cacche. Il problema è che abbiamo entrambe. Tra l'altro ho sentito una cosa inquietante detta da un netturbino: che alle volte la raccolta differenziata, non lo è. Mi spiego... ci sono i raccoglitori per legge, perché ci devono stare, ma non essendoci adeguate attrazzature per lo smaltimento "differenziato" alla fine tornano ad ammucchiare tutti i rifiuti assieme e fare un bel falò. Dovrò credergli? Rimango nel dubbio.

kabalino ha detto...

Annachiara, buon 2008!!!
Insomma, solo cose belle e felici intorno a te ;)

Baol ha detto...

Buon anno!!!

Guarda...già non ho il tempo per aggiornare il mio di blog :D

Annachiara ha detto...

Grazie a tutti per gli auguri. Abbiamo passato una fine d'anno abbastanza di merda. Per cui serviranno sicuramente!

Anonimo ha detto...

Strano: una volta tanto sono completamente daccordo con te. Cavolo!

Ma mi tocca dire che la grafica del blog come te la sei inventata in quest'ultima variante E' ORRENDA! E non si legge: è scritto tutto troppo piccolo! Ma non andava proprio bene, com'era prima?

Annachiara ha detto...

@ gigio: senti, bello, se mio marito che è daltonico - e quindi chiaramente menomato - riesce a leggerla ed è in più l'autore dell'intestazione, non puoi assolutamente dire che non si legge.