mercoledì, dicembre 05, 2007
Anche i ricchi.....
Vorrei parlare di clienti.
Quelli che oggi chiamano consumatori.
Di tutti, insomma.
Perché tutti siamo consumatori prima che persone.
E non provate a dire di no.
Se quando nascete per prima cosa vi mettono un pannolino sulle terga e vi danno in mano simpatici gadgets che vi indirizzano a comprarne di altri sempre più accessoriati, prima che persone siamo decisamente consumatori.
Io ho lavorato per anni nei servizi consumatori.
Ma non ha funzionato.
Perché io consideravo i consumatori prima di tutto persone e questo mi ha causato non pochi problemi. Un po' perché considerarle persone contravverrebbe al principio primo e sacro del commercio. Un po' perché, ormai, molte persone ci tengono proprio ad essere considerate come consumatori.
Cioè, mi spiego, se abbiamo clienti che corrono a frotte dopo la pubblicità di Nino Frassica che ci piglia pe'l culo a tutti, un po' se lo meritano. Si meritano che l'operatore dall'altra parte del filo riattacchi il telefono perché non gli va di rispondere visto che è pagato 6 euro lordi all'ora. Si meritano che il suo responsabile non voglia prendersi nessuna responsabilità, visto che è pagato 7. E si meritano pure una super moglie di un super calciatore vestita da biancaneve firmata.
Tanto per darci l'idea di globalizzazione.
Anche i ricchi raccontano le favole ai loro figli.
Solo un po' più patinate.
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23 commenti:
Certo che le raccontano, solo che i poveracci rimangono poveracci e nessuna cenerentola sposa il principe :(
Tutta sta papagna de post pe dì che sei gelosa della moglie di Totti che sfanculeggia Gattuso vestita tutta firmata!!
Comunque bella Meringa mia visto che siamo consumatori, hai dimenticato di dire che appena veniamo catapultati nel mondo ci appioppano un nome che ci durerà tutta la vita (che ci piaccia o no) e di cui non abbiamo alcun diritto di recesso (cioè per noi non vale "soddisfatti o rimborsati"). Quindi ci troviamo un pò nella fattispecie degli operatori telefonici che ti aprono servizi senza che tu li abbia mai richiesti (con la scusa che sono gratuiti!). E gli oreratori sono i nostri genitori!! Ma d'altra parte se ragioniamo così...beh...non se ne esce più!! Livia
@ baol: eh già...
@ livia: e tu, che sei consumatrice fino al midollo, hai dimenticato che quella è la parte riservata alla persona. Riprova che ormai prendiamo tutto per consumatore....
io voglio uscire!!
@Livia: parli dei nomi dei figli di Totti?
Te ne racconto una di recente. Ti ricordi che quest'estate ho lavorato con il ditone rotto? Bene, finito l'infortunio sono passato dall'assicurazione a batter cassa. Tutto bene.
Una settimana fa mi telefona qualcuno della compagnia per vendermi, dopo la farsa dell'intervista, qualche altro prodotto.
Alla terza domanda (Come giudica l'assistenza ricevuta?) rispondo che, avendo fatto l'assicuratore per 15 anni, me la sono cavata da solo. Mi ha sbattuto il telefono in faccia senza neppure salutare.
Questo è oggi il marketing rivolto al cliente!
davvero facevi quel lavoro? io non avrei resistito.. (però mi è capitato di stare dall'altra parte. ho lavorato per qualche tempo in pubblicità. mi veniva un po da piangere)
che triste e dura realtà...Effettivamente a veder la moglie di suddetto giocatore che mette fili illuminanti su uno chalet da 3438986423 miliardi di euro mi chiedo cosa desidererò tra un pò...Non mi accontenterò più delle mie vacanze in hotel pulciosi col coniglio! Eh no! Questo è un attentare al consumo altrui!
consuconiglia ;)
X CARLA:
no, per quelli credo dovrebbe subentrare il codice penale per "maltrattamento ai minori"!! Ciao Livia
Personalemte tutte le pubblicità con personaggi famosi mi distolgono dal messaggio così non ricordo mai la marca. Ad esempio Frasica che coa pubblicizza ? o_O
Anche a me succede la stessa cosa di Popale, vengo distratta dal De Sica o Littizzetto di turno e dopo non ricordo assolutamente la marca pubblicizzata. Sono grave dottore?
è vero che ci sono consumatori che si meritano tutto questo, ma è anche vero che molti consumatori stanno aprendo gli occhi. rispetto a cinque-dieci anni fa il livello di consapevolezza delle persone nel loro ruolo di consumatori è cresciuto moltissimo, ma è chiaro che ci vuole tempo. se non altro tutti noi (noi che stiamo qui a chicchierare, intendo) sappiamo benissimo cosa significhi essere operatori telefonici (anche se non l'abbiamo mai fatto), e sappiamo come prendere la pubblicità.
non tutto è perduto, e possiamo continuare a raccontare le favole.
Io mi trovo d'accordo col commento di Giuliana.
Un saluto a tutti !
@ spiderfedix: vuoi uscire a consumare??? ;-)
@ carla: grazie carla, se non ci fossi tu chi la relativizzerebbe a mi' sorella!
@ maurice: eh, caro mio, quindi sai di cosa parlo!
@ mammaepoi: diciamo che io vivevo in una gabbia dorata. Ero il supercapo di un gruppo scelto e mai e poi mai avrei permesso ad uno dei miei operatori di riattaccare il telefono. E poi, stranamente guadagnavo anche bene, perché vivevo a Parigi.
@ la coniglia: abbassa le penne (!) coniglia. Mica ti vorrai paragonare a quella col nome da velina? Anche se popale dice che sei una gnocca, non è che per questo ora ti lasceranno appendere allo chalet quelle quattro palline, eh!
@ popale: patate?
@ gallinavecchia: da ricovero!
@ giuliano: sei la solita inguaribile ottimista!
@ giuliana: e tu sei una copiona! ;-)
Cara Annachiara, non sono d'accordo - Parte 1
Piuttosto lo sono, ma solo in parte.
E' vero, oggi ognuno ' consumatore in quanto ogni oggetto che utilizziamo - anche l'aria - è stato venduto e da noi stra-pagato.
Tuttavia c'e' differenza: se sei bianco o nero, maschio o femmina, ricco o povero.
Le azioni di vendita esaltano la personalizzazione come obiettivo cui tendere e la persona assume sempre piu' importanza in questo processo.
Perche' ha senso se chi vende impara dalle scelte di chi acquista.
Perche' se tu tra tutti i programmi in tv scegli di vedere Report e non l'Isola dei Famosi, dall'altra parte qualcuno cerca di capire come, quando e perche' tu lo faccia.
Ma sei tu che decidi come comportarti. E lo fai perche' sei femmina, bianca, alta, e via discorrendo, proprio come eri - in miniatura - enta anni fa.
L'esposizione oggi è intensissima, i media si sono framentati, moltiplicati. 40 anni fa c'erano 6 media, oggi se ne contano oltre 70.
Cara Annachiara, non sono d'accordo - Parte 2
...Per questo oggi viviamo il senso di amplificazione che ti porta a dire cio' che hai scritto.
Ma penso esistano anche esempi positivi. Grazie alla democratizzazione dell'accesso all'informazione/comunicazione (=web), oggi tu puoi dire quanto ci racconti nel tuo blog, raccogliendo idee, commenti e una community di fedeli interlocutori. C'e' chi lo fa su altra scala, come privato cittadino, in politica, in medicina, in organizzazione internazionali, in aziende private, ecc.
Sono ottimista, esistono anche aziende in cui persone come te non attaccano il telefono in faccia ai *consumatori*, e rimborsano non il costo del bene, ma sostituiscono il prodotto.
Beh, in parte sono d'accordo, con te, ma sorrido. ;)
@ caro sglobidius: però una domanda nasce spontanea: a chi/che serve tutto questo? Ormai i "prodotti" non hanno più nessuna importanza. Nulla conta eccetto le relazioni dell'alta finanza.....
In Italia, e' vero. Ma le cose cambieranno spero quando arrivera' la recessione seria.
@ sglobidius: in un certo senso lo speriamo tutti, anche se non credo che le cose stiano così solo in Italia...
Per dare un ulteriore spunto di riflessione, posto il link ad un articolo di Grillo sul suo blog, invitando a leggere anche i commenti del lettori (certo di parte).
http://www.beppegrillo.it/2007/12/il_denaro_sotto_il_presepe/index.html
Il rigurgito di cui tu parli è evidente. Ognuno si sente fregato.
http://www.beppegrillo.it/2007/12/il_denaro_sotto_il_presepe/index.html
aridaie.
http://www.beppegrillo.it/2007/12/il_denaro_sotto_il_p
resepe/index.html
Fregato! ;)
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