sabato, novembre 13, 2010

Vado al massimo

Mi sembra come se nella vita corriamo tutti uno verso l'altra con un anelito unico ed irripetibile.

E che poi finisce come Raimondo e Sandra, che uno dei due si sposta e l'altro si sfracella contro un albero.

giovedì, novembre 04, 2010

Che dio la benedica

In questa rutilante vita politica italiana, tutti si conoscono casualmente al ristorante o sui cubi della discoteca. Le femmine sono tutte strafighe pagatissime e possibilmente giovanissime (massima goduria per una minorenne) e i maschi tutti vecchi impotenti e ricchissimi. Ed è evidente chi paga in questo do ut des estremamente proficuo da ambo le parti.
Ma io non potrei mai fare l'intrattenitrice d'altobordo.
Ho un cervello troppo pesante anche se posizionato nelle nuvole del mio metro e ottantatre, difetto ritenuto
altamente sconcio e oltremodo sconveniente.....
Ciò non toglie che con i miei nuovi stivali neri alla coscia e una minigonna faccio ancora la mia porca figura, sul cubo del salotto mio.

lunedì, novembre 01, 2010

I've got engaged

Interno giorno prestigioso ambiente lavorativo.
Personaggi: prestigiosi lavoratori, anche se, come spesso succede, non sono sempre tutti baciati dalla dea bendata.

Si discute di casi di lavoro, in maniera molto approfondita, ognuno dice la sua, espone il frutto del proprio lavoro. Alla fine il capo, quasi per cortesia dice: "C'è qualcuno che ha qualcosa da aggiungere?".
A quel punto si alza in piedi lo sfigato di turno, quello tutto ciccia e brufoli, quello cui andresti solo a chiedere una consulenza professionale e anche con un moto di repulsione, quello con i capelli forforosi e con un abbigliamento lontano mille miglia da qualsiasi attributo che possa anche solo vagamente avvicinarsi alla parola "classe", quello che non è in grado di mettere due parole insieme che non siano riassunto di casi trattati, che non distingue un colore dall'altro, quello insomma da cui non ti aspetteresti mai un'uscita dal binario. Quello lì alza il ditino della sua mano sudata e dice le seguenti parole che lasciano la platea basita più che altro dal completo menefreghismo per l'evento: "I've got engaged!". Un mito. Io e l'amica che me l'ha raccontato abbiamo già in testa l'inizio e la fine di un film.
Il film inizia così. Poi nel suo corso succedono un sacco di cose alla protagonista che aveva assistito all'exploit dello sfigato. E alla fine lei stessa si alza in piedi alla riunione fotocopia di quella iniziale, dicendo: "I'm engaged, too". Fa molto Bridget Jones. Accettasi contenuto di copione. No perditempo.