Potrò raccontarvi con agio le mie peripezie commerciali, visto che quella maligna di mia sorella è partita in vacanza!
Allora mi decido a penetrare nella bolgia umana che caratterizza il commercio del giorno prima della festa, altrimenti detto "il sabato del villaggio". Vi assicuro che non s'udivano augelli, ma solo un afrore pomeridiano di ascelle, mestruazioni, cacche di bimbi, ormoni.
Va bé, insomma, mi faccio forza, mollo l'erede al mio degno consorte e mi infilo nel primo negozio che sembra essere all'altezza delle mie rinnovate forme.
Mi devo adeguatamente preparare per un magno matrimonio cui parteciperò a settembre in quel di Parigi (veramente il posto è un po' più sfigato, allo sprofondo della campagna francese, ma fa fico dire Parigi). Decido così di acquistare un capino d'abbigliamento consono. Il taglierino mi entra a pennello. La taglia è la più bassa che io potessi immaginare, la commessa gentilissima. Mi tratta da persona normale e non da obesa senza speranza. Le chiedo se quella casa fa delle taglie normali, ché non credevo proprio di entrarci. E lei mi risponde: ma certo cara, normalissime! Ah dio (fatemelo nominare è proprio il caso!) come mi sento felice elegante bella in forma! E da non crederci pago anche il 50% del prezzo! Praticamente svolazzo!
C'è una sola controindicazione: quando torno a casa, guardo bene la gonna in cui pensavo di calzare a pennello ed era (come del resto doveva essere era giusto che fosse e non avrebbe mai potuto essere diversamente che solo una cretina come me ci poteva credere) una taglia superiore!
Saldi commerciaBIli!
lunedì, luglio 31, 2006
giovedì, luglio 27, 2006
Circonvolvere
Mentre mia figlia compie periolose circonvoluzioni del salotto ed io ricevo lettere minatorie da amici di vecchia data, che si sentono trascurati (da me che ho solo 1440 minuti al giorno occupati), me ne vo' spaziando mentalmente su come passa il tempo.
Su come MI passa il tempo.
Su come SI passa il tempo.
Su come CI passa il tempo.
Ed impersonalmente mi consolo: ho molte meno rughe che anni!
Su come MI passa il tempo.
Su come SI passa il tempo.
Su come CI passa il tempo.
Ed impersonalmente mi consolo: ho molte meno rughe che anni!
mercoledì, luglio 26, 2006
Soldi e corazze
Il postino ballerino
Pure questo doveva succedere! Perfino il postino ci scambia a me e a sorema!
Le mie buste paga arrivano nella sua buca della posta!
Sarà quella col pupo (quale delle due?)!
Sarà quella che ha l'aria di combinare qualcosa (quale delle due?)!
Insomma va bè, ha scelto lei!
Sarà quella sua arietta da avvocato in carriera, sarà quella sua 6a di reggiseno, saranno quei pinocchietti rossi che porta con la classe di uno strudel ai lamponi, sarà quella sagacia innata dovuta alle origini franciose della mia avica famiglia, fatto sta che riceve anche la MIA posta!
Le mie buste paga arrivano nella sua buca della posta!
Sarà quella col pupo (quale delle due?)!
Sarà quella che ha l'aria di combinare qualcosa (quale delle due?)!
Insomma va bè, ha scelto lei!
Sarà quella sua arietta da avvocato in carriera, sarà quella sua 6a di reggiseno, saranno quei pinocchietti rossi che porta con la classe di uno strudel ai lamponi, sarà quella sagacia innata dovuta alle origini franciose della mia avica famiglia, fatto sta che riceve anche la MIA posta!
martedì, luglio 25, 2006
Soprannomi
In questi riposanti e meritati week end familiari, io sono ossessionata da copacabane e lucignoli bella la vita.
Per coloro che non masticano tv, lucignolo è una devastante trasmissione in reti berlusconiane, dove presenziano culi e tette a go-go e che mio cognato sbircia credendo di non essere visto dalla di lui moglie, incidentalmente mia sorella. Che pure lei fa finta di non vederla ma sta invece con le palle (degli occhi) appiccicate al teleschermo.
Allora il mio soprannome è diventato "lucignolo bella la vita", che io, pur non avendo mai visto la summenzionata trasmissione, prenderei come un complimento, se non fosse che invece temo sia utilizzato piucchealtro come un simpatico sfottò. Per non parlare poi della storia del copacabana, minuscolo costumino che ho avuto il coraggio di indossare (o di non indossare?) in spiaggia, con semplicità disarmante ed impavida sicurezza del mio corpo da sogno. Ché mia sorella me lo rinfaccia e mi chiama copacabana. Insomma io sono un po' tutte queste cose, un po' lucignolo, un po' copacabana. A volte anche soprannominata schreck, per la mia antica (è proprio il caso di dirlo, ormai) somiglianza con il cartoon. Mia sorella sostiene anche dal punto di vista cromatico. Io penso che sia daltonica. Oppure, siccome mio marito è daltonico tutto si spiega. Mi avrà scelta per i miei colori?
Per coloro che non masticano tv, lucignolo è una devastante trasmissione in reti berlusconiane, dove presenziano culi e tette a go-go e che mio cognato sbircia credendo di non essere visto dalla di lui moglie, incidentalmente mia sorella. Che pure lei fa finta di non vederla ma sta invece con le palle (degli occhi) appiccicate al teleschermo.
Allora il mio soprannome è diventato "lucignolo bella la vita", che io, pur non avendo mai visto la summenzionata trasmissione, prenderei come un complimento, se non fosse che invece temo sia utilizzato piucchealtro come un simpatico sfottò. Per non parlare poi della storia del copacabana, minuscolo costumino che ho avuto il coraggio di indossare (o di non indossare?) in spiaggia, con semplicità disarmante ed impavida sicurezza del mio corpo da sogno. Ché mia sorella me lo rinfaccia e mi chiama copacabana. Insomma io sono un po' tutte queste cose, un po' lucignolo, un po' copacabana. A volte anche soprannominata schreck, per la mia antica (è proprio il caso di dirlo, ormai) somiglianza con il cartoon. Mia sorella sostiene anche dal punto di vista cromatico. Io penso che sia daltonica. Oppure, siccome mio marito è daltonico tutto si spiega. Mi avrà scelta per i miei colori?
giovedì, luglio 20, 2006
Penitenziagite
Ora dovrò fare penitenza per espiare le mie colpe. Ché mio marito rimorchia in rete. Sarà una legge del contrappasso. Ma insomma gli ronzano tutte intorno. E lui fa il bambacione, si crògiola. Gode (e spero solo in senso metaforico) del suo successo del momento. E parallelamente, per pararsi (sì, per pararsi il culo), scrive cosette dolcissime nei confronti della sua mogliettina - cioè io - , e tutte le donne che passavano di là ovviamente pensavano che bella la casetta in canadà!
lunedì, luglio 17, 2006
Sòla da week-end
Da dove comincio?
E dire che mi pregustavo un bel week-end.
Cominciamo dall'insospettabile evento che poi ti fa vedere tutto nero: IL CONCERTO DI IVANO FOSSATI NON C'E' STATO!!!!!!!!!
E' stato rimandato senza appello. Comunicazione a mezzo cartello e simpatico burlone in giacca e cravatta con il suo walkie-talkie che faceva tanto security. Anche un po' svaporato, nel caso qualche spettatore inalberato per lo spiacevole contrattempo si sognasse di saltargli addosso e morderlo in capoccia. Parola d'ordine: non fornire sponda all'attacco.
Eh no, ma che cavolo, io che avevo risolto il problema baby sitter, messo lo smalto, lavati i capelli, etc etc, ora mi ritrovo palle degli occhi a palle degli occhi con mio marito senza sapere se ridere o piangere o conficcare i denti nel cranio della security.
Diciamo che però c'è del positivo. E cioè che per le prossime due ore siamo liberi di fare ciò che ci pare. E allora concentriamo le nostre energie a scegliere un film da vedere che risulterà essere l'ultimo di Turturro: "Romance and sigarettes". Grazioso.
Il protagonista muore di cancro perché fuma troppo ed è ossessionato dalla focosità delle donne rosse di capelli. Banalità condite da simpatiche canzoncine. Epperò ci sono grandi attori come Susan Sarandon e Christopher Walken che rendono il tutto più accettabile. E comunque io ho riso di cuore. E questo vale una serata.
E proseguiamo col dire che alla fin fine abbiamo pure passato il week end al mare. Che a dire di mio marito si preannuncia pure l'ultimo: http://seamus.splinder.com/post/8707975/Sacrifici
E dire che mi pregustavo un bel week-end.
Cominciamo dall'insospettabile evento che poi ti fa vedere tutto nero: IL CONCERTO DI IVANO FOSSATI NON C'E' STATO!!!!!!!!!
E' stato rimandato senza appello. Comunicazione a mezzo cartello e simpatico burlone in giacca e cravatta con il suo walkie-talkie che faceva tanto security. Anche un po' svaporato, nel caso qualche spettatore inalberato per lo spiacevole contrattempo si sognasse di saltargli addosso e morderlo in capoccia. Parola d'ordine: non fornire sponda all'attacco.
Eh no, ma che cavolo, io che avevo risolto il problema baby sitter, messo lo smalto, lavati i capelli, etc etc, ora mi ritrovo palle degli occhi a palle degli occhi con mio marito senza sapere se ridere o piangere o conficcare i denti nel cranio della security.
Diciamo che però c'è del positivo. E cioè che per le prossime due ore siamo liberi di fare ciò che ci pare. E allora concentriamo le nostre energie a scegliere un film da vedere che risulterà essere l'ultimo di Turturro: "Romance and sigarettes". Grazioso.
Il protagonista muore di cancro perché fuma troppo ed è ossessionato dalla focosità delle donne rosse di capelli. Banalità condite da simpatiche canzoncine. Epperò ci sono grandi attori come Susan Sarandon e Christopher Walken che rendono il tutto più accettabile. E comunque io ho riso di cuore. E questo vale una serata.
E proseguiamo col dire che alla fin fine abbiamo pure passato il week end al mare. Che a dire di mio marito si preannuncia pure l'ultimo: http://seamus.splinder.com/post/8707975/Sacrifici
giovedì, luglio 13, 2006
Invidiatemi, se potete
Beh, ce l'ho fatta. Mi sono auto-sollevata (sborsando danaro) dal primario lavoro di nutrizione e allevamento poppante per occuparmi in maniera intensiva del procacciamento cibo, altrimenti detto "lavoro".
Ho avuto anche il tempo di fare un tour sulla stampa francese on-line. Ci odiano proprio questi francesi!
Mi sono depilata, ho fatto la spesa, lavata i capelli. Pulito e lavato tutta casa, lavorato 5 ore al giorno, preparato pranzo e cena. Messo lo smalto rosso, che si è però già rovinato.
Insomma la mia vita è veramente smart di questi tempi.
Invidiatemi, se potete!
P.S. Lo so, lo so che ho fatto tutto questo per godermi un week-end di mare non prima di aver assistito al suggestivo concerto di Ivanone Fossati. Il fine giustifica i mezzi.
Ho avuto anche il tempo di fare un tour sulla stampa francese on-line. Ci odiano proprio questi francesi!
Mi sono depilata, ho fatto la spesa, lavata i capelli. Pulito e lavato tutta casa, lavorato 5 ore al giorno, preparato pranzo e cena. Messo lo smalto rosso, che si è però già rovinato.
Insomma la mia vita è veramente smart di questi tempi.
Invidiatemi, se potete!
P.S. Lo so, lo so che ho fatto tutto questo per godermi un week-end di mare non prima di aver assistito al suggestivo concerto di Ivanone Fossati. Il fine giustifica i mezzi.
martedì, luglio 11, 2006
Linko dunque sono
Ma non sarà che tutti 'sti blog sono una celebrazione di autoreferenzialismo? (si dice non si dice, boh?)
Tutti che si citano, che si raccontano, che mettono in piazza le loro cose. Che bisogno c'è, dico io, di andare a lavare i panni sporchi in pubblico? E poi tutti che linkano tutti. Sarà mica come la teoria dei consiglieri delle grandi holding che sono tutti legati a doppio giro? O come il gioco degli attori di nazionalità diversa, che di qualsiasi parte di mondo siano sono collegati a Kevin Bacon passando per soli tre film? Io cito te che citi me che ricito te, i tuoi amici, gli amici dei tuoi amici che sono miei amici. Linkare uguale amicare. Linka non linka, linka non linka, linka non linka. Sfogliamo questa margheritona cybernetica per sentirci vivi, forse. Laddove se non sei linkato semplicemente non sei....
No ma poi è impressionante, tutti questi blog sembrano parte di un enorme frattale che si riproduce senza fine sempre uguale a se stesso. Tu ne apri uno nuovo, che non hai mai visto e sembra uguale al tuo, a quello che hai letto due minuti prima, a quello che ti era piaciuto tanto e che cavolo ora sono due che sembrano lo stesso.
La vita pulsa nei blog. Quando non vivi tu, ci pensa qualcun altro. La reciprocità non è più un must. E' l'assunto primordiale dell'esistenza. E la conferma che la matematica è una questione di numeri.
Tutti che si citano, che si raccontano, che mettono in piazza le loro cose. Che bisogno c'è, dico io, di andare a lavare i panni sporchi in pubblico? E poi tutti che linkano tutti. Sarà mica come la teoria dei consiglieri delle grandi holding che sono tutti legati a doppio giro? O come il gioco degli attori di nazionalità diversa, che di qualsiasi parte di mondo siano sono collegati a Kevin Bacon passando per soli tre film? Io cito te che citi me che ricito te, i tuoi amici, gli amici dei tuoi amici che sono miei amici. Linkare uguale amicare. Linka non linka, linka non linka, linka non linka. Sfogliamo questa margheritona cybernetica per sentirci vivi, forse. Laddove se non sei linkato semplicemente non sei....
No ma poi è impressionante, tutti questi blog sembrano parte di un enorme frattale che si riproduce senza fine sempre uguale a se stesso. Tu ne apri uno nuovo, che non hai mai visto e sembra uguale al tuo, a quello che hai letto due minuti prima, a quello che ti era piaciuto tanto e che cavolo ora sono due che sembrano lo stesso.
La vita pulsa nei blog. Quando non vivi tu, ci pensa qualcun altro. La reciprocità non è più un must. E' l'assunto primordiale dell'esistenza. E la conferma che la matematica è una questione di numeri.
lunedì, luglio 10, 2006
Felicità e dentiere
Questo week-end ce lo ricorderemo a lungo. Gelati, pizze, porchetta domenicale, campioni del mondo. Io avrò preso un chilo di ciccia, però son soddisfazioni.
Un pensiero particolare va al dente di gigio, alla sua futura dentiera e alla povera moglie incinta e affaticata. Certo che beffa! Non avere ancora quarant anni e già avere un marito con la dentiera!
E comunque io sono una donna felice oggi. Mia sorella mi accusa di fare la signora. Ma io, per poter fare qualche bel week end al mare, mi sono concessa il lusso di una baby sitter per mia figlia, che mi consentirà di concentrare più ore di lavoro in meno giorni. Così si andrà a mostrar le chiappe dimagrite e chiare al mare. Ho anche ricevuto in regalo un fantastico costume copacabana (nel senso che è talmente piccolo che se lo potrebbero permettere solo le brasiliane). Ma io me ne infischio e lo metterò lo stesso. Un incentivo a dimagrire ancora un pò!
Un pensiero particolare va al dente di gigio, alla sua futura dentiera e alla povera moglie incinta e affaticata. Certo che beffa! Non avere ancora quarant anni e già avere un marito con la dentiera!
E comunque io sono una donna felice oggi. Mia sorella mi accusa di fare la signora. Ma io, per poter fare qualche bel week end al mare, mi sono concessa il lusso di una baby sitter per mia figlia, che mi consentirà di concentrare più ore di lavoro in meno giorni. Così si andrà a mostrar le chiappe dimagrite e chiare al mare. Ho anche ricevuto in regalo un fantastico costume copacabana (nel senso che è talmente piccolo che se lo potrebbero permettere solo le brasiliane). Ma io me ne infischio e lo metterò lo stesso. Un incentivo a dimagrire ancora un pò!
venerdì, luglio 07, 2006
Gemelle
Siamo usciti come la solita famiglia Brambilla. Due di tutto. Due sorelle, due figli di sorelle, due passeggini, due seggiolini auto, due borse pannolini, due portafogli. E ogni volta che usciamo in formazione sorelle+figli, poi, tutti (estranei perlopiù) ci fanno domande tipo: "sono gemelli?" (i due pupi), oppure a noi: "siete gemelle?". Ma io non lo so, ma la gente primo non si fa i cazzi suoi, secondo come fai a scambiare una bella e una un po' meno, una magra ed una un po' meno, una tettona e l'altra no - e vi passo altri dettagli magari meno macroscopici - per gemelle??????
Tanto tanto i due pupi, che sono piccini, sessualmente ancora non pronunciati, ma io e mia sorella siamo come il giorno e la notte, come la luna e il sole, come il mare e il lago. Eppure la gente non sa guardare più in là del suo naso.
Comunque siamo passate abbastanza indenni attraverso questo percorso gemellare ad ostacoli. Mia sorella si è mangiata un bel tocco di pizza insieme ai pupi. Io guardavo e fumavo. E consideravo. Che quando fai un figlio non hai più tempo per niente. Che sono due settimane che devo trovare il tempo di depilarmi. Che quando vado al supermercato ho talmente tante cose a cui pensare che dimentico almeno metà lista e torno a casa con metà cose che sulla lista non c'erano. Allora a che serve fare la lista? Però, consideravo che queste cose a mia sorella non capitano. Lei è sempre perfettamente depilata, fa la spesa anche per la suocera, va in giro in moto e si è comprata un paio di deliziosi pinocchietti rossi. Oddio, non ho ancora avuto il coraggio di dirle che le fanno un culone...e la pizza fuori pasto non aiuta...
Dopo le considerazioni, siamo passate ai fatti, perché ci siamo dovute rimpacchettare in macchina, con passeggini, seggiolini, pacchi e pacchetti. E ovviamente nessuno dei due pupi che accennava ad appisolarsi anche solo due minuti. Allora io e la mia super sorella abbiamo inventato il gioco della settimana, che dico del mese, ma che dico dell'anno intero: la versione velocissima dell'inno di Mameli, cantata a due e con un SI' finale degno del coro degli alpini. E non vi dico i risatoni, le urla dei pupi! E noi arisù Siam pronti alla morte l'Italia chiamò, SI!
Tanto tanto i due pupi, che sono piccini, sessualmente ancora non pronunciati, ma io e mia sorella siamo come il giorno e la notte, come la luna e il sole, come il mare e il lago. Eppure la gente non sa guardare più in là del suo naso.
Comunque siamo passate abbastanza indenni attraverso questo percorso gemellare ad ostacoli. Mia sorella si è mangiata un bel tocco di pizza insieme ai pupi. Io guardavo e fumavo. E consideravo. Che quando fai un figlio non hai più tempo per niente. Che sono due settimane che devo trovare il tempo di depilarmi. Che quando vado al supermercato ho talmente tante cose a cui pensare che dimentico almeno metà lista e torno a casa con metà cose che sulla lista non c'erano. Allora a che serve fare la lista? Però, consideravo che queste cose a mia sorella non capitano. Lei è sempre perfettamente depilata, fa la spesa anche per la suocera, va in giro in moto e si è comprata un paio di deliziosi pinocchietti rossi. Oddio, non ho ancora avuto il coraggio di dirle che le fanno un culone...e la pizza fuori pasto non aiuta...
Dopo le considerazioni, siamo passate ai fatti, perché ci siamo dovute rimpacchettare in macchina, con passeggini, seggiolini, pacchi e pacchetti. E ovviamente nessuno dei due pupi che accennava ad appisolarsi anche solo due minuti. Allora io e la mia super sorella abbiamo inventato il gioco della settimana, che dico del mese, ma che dico dell'anno intero: la versione velocissima dell'inno di Mameli, cantata a due e con un SI' finale degno del coro degli alpini. E non vi dico i risatoni, le urla dei pupi! E noi arisù Siam pronti alla morte l'Italia chiamò, SI!
mercoledì, luglio 05, 2006
martedì, luglio 04, 2006
Culi da divano
Stasera si va a vedere la semifinale da amici.
Così possiamo dire di essere usciti una sera!
La pupa si aggira urlante tra i divani, smangiucchiando proibite patatine e olivette a go-go.
Noi ci abbuffiamo di cibarie varie debitamente cucinate per rendere più gradevole il nostro soggiorno sportivo. Appesantire culi per alleggerire atmosfera. Questa mi pare una buona filosofia!
E che vinca. L'Italia.
Così possiamo dire di essere usciti una sera!
La pupa si aggira urlante tra i divani, smangiucchiando proibite patatine e olivette a go-go.
Noi ci abbuffiamo di cibarie varie debitamente cucinate per rendere più gradevole il nostro soggiorno sportivo. Appesantire culi per alleggerire atmosfera. Questa mi pare una buona filosofia!
E che vinca. L'Italia.
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