Perché a volte servirebbe annullare la mente i ricordi quei pochi neuroni che ancora ti girano in testa perché se pensi di sapere chi sei ti guardi nello specchio e non ti riconosci a me capita spesso di vedere una che non mi è familiare una che guarda nel vuoto con gli occhi tristi io me la ricordavo sorridente piena di vita quella lì quella che ora si sente come un negroni sbagliato - e qualcuno dirà ma è buono il negroni sbagliato! - è una roba buonissima ma definita attraverso una negazione forse proprio come quell'immagine che rimanda quei begli occhietti spenti perché non so se lo sapete ma ci sono le variabili che cambiano tutto, i progetti le idee i sogni, si mettono di traverso e ti bloccano o ti facilitano incredibilmente le cose le decisioni le casualità, le variabili sono tutto in mezzo alle costanti, le costanti sono la routine quella che ti entra dentro e non ti accorgi nemmeno che è entrata talmente in fondo che non te ne accorgi, e semmai te ne accorgessi sarebbe talmente in fondo che ne riusciresti a distinguere solo uno spicchio
le variabili sono quelle che sparigliano finanche lo spicchio in fondo in fondo sono la vita quella come l'hai sempre sognata sono quello che non riesci a governare quello che sfugge a qualsiasi classificazione o parametro quello che scantona le costrizioni e passa dietro le costanti quatto quatto senza farsi vedere mi hanno detto devi scrivere scrivi mentre io avrei sicuramente bisogno di un buon terapeuta tanto bisogno di capire come riaccendere quei begli occhietti spenti ma come fai quando hai bisogno di qualcosa che non riesci nemmeno a quantificare e niente è come quel negroni sbagliato che non puoi far diventare giusto anche se sai cosa ci vuole per farlo, perché separare liquidi è impossibile dopo che li hai messi insieme.
L'unica cosa che puoi fare è bere tutto d'un fiato.
4 commenti:
Io, il Negroni, lo bevevo alle 11 di mattina.
Ti cambia la prospettiva.
Ci proverò!
vero!
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