Un amico mi consiglia caldamente la lettura di un rivoluzionario saggio di psicologia*, rivoluzionario per il single e la coppia, che si presenta come un vademecum per sprovveduti. Io me lo compro, per la modica cifra di 6€90 e me lo leggo nello spazio di un dopo pranzo.
Quella che segue ne è la sintesi, che mi piacerebbe condividere con i miei lettori più attenti e curiosi, sintesi stile meringa, ovviamente. Astenersi deboli di cuore.
Allora, il comportamento di noi comuni mortali evolverebbe secondo un rigido e trino schema che dallo stato di bambino passa allo stato di adulto fino ad arrivare allo stato di genitore, laddove il bambino si caratterizza per non essere autosufficiente ed avere quindi bisogno di qualcuno che si occupi costantemente di lui; l'adulto invece brilla per menefreghismo e nombrilismo, non ha bisogno di nessuno, prende quello che gli pare e non dà niente a nessuno a meno che non gli torni utile; l'evoluzione allo stato di genitore implica una sicurezza di sé, attenzione e cura dell'altro.
Il bello è che tutte queste tre personalità possono riscontrarsi in ognuno di quelli che convenzionalmente chiamiamo adulti, grazie alla capacità di adattamento dell'individuo alle diverse situazioni della vita. Oppure grazie a quelle che non ha, e in questo caso abbiamo un nevrotivo che dispone solo di una delle suddette tre personalità. Tipo che se la carta di credito non funziona dal benzinaio e io mi metto a piangere, mi comporto in maniera infantile invece di gestire da adulto questa situazione; oppure bussa alla porta il mio migliore amico che ha un problema con la fidanzata e vuole parlare, mentre io mi metto ad elencare tutti i miei malanni. Questi sono esempi di comportamenti nevrotici, secondo il nostro autore, cioè che non sono in grado di far fronte alla situazione e adattarsi alle sue conseguenze. E in buona sostanza, chi dovesse manifestare sempre una sola delle tre personalità descritte è definitively un/una nevrotico/a, anche se non ha avuto nessun trauma da bambino. Una questione di carattere, insomma. Poi c'è il gioco delle coppie: quali sono quelle che si assortiscono meglio. Dove la meringa si butta a pesce. Ovviamente la coppia perfetta è quella in cui entrambi sono alternativamente bambino/adulto/genitore, in cui i due si adattano e cambiano comportamento a seconda della situazione. Sono quelli sempre on topic, insomma. Poi, se sei particolarmente disgraziato appartieni alle altre tipologie, e quella in assoluto peggiore è la coppia bambino/bambino. Immaginate la catastrofe: nessuno dei due che sa prendere una decisione, nessuno che sa fare un passo in avanti, ma nemmeno indietro, bisogno di rassicurazione/impossibilità ad averla a go-go. Pare che finisca male. Generalmente con uno dei due che schiatta. La cosa strana di questa pubblicazione è che fa finire con la morte di uno dei due praticamente tutte le coppie tranne quella bambino-adulto-genitore....infatti è quello che succede anche nella coppia bambino-adulto, dove pare che di solito l'adulto finisca con l'ammazzare il bambino; o come in quella bambino-genitore, in cui generalmente il genitore si stufa di accudire il bambino e il bambino entra in una sindrome dell'abbandono che gli fa odiare a tal punto il genitore da volergli rovinare la vita per sempre; o la coppia adulto-adulto, che funziona finché ognuno si fa i fatti suoi, ma quando uno dei due finisce per limitare la libertà dell'altro il tutto pare possa finire sul modello della guerra dei Roses [per chi non sapesse di cosa si tratta, è la storia di una coppia che si sfrantuma tutti i suoi averi pur di non cedere un millimetro l'uno all'altro finché entrambi (SPOILER!!!) si sfracassano l'osso del collo cadendo da un lampadario. E muoiono.]; un po' meglio per la coppia adulto-genitore, in cui entrambi si illudono di lasciare libero l'altro, questo tipo di coppia finisce generalmente senza troppi danni; la coppia genitore-genitore, dove ognuno è una star ed entrambi si mettono sempre in scena e finché hanno pubblico la storia funziona, dopo si passa all'eliminazione fisica dell'altro che ci ruba la scena. Quello che viene sottolineato nel libro è che a seguito di questa suddivisione di stampo evoluzionistico del comportamento umano si possono spiegare tutta una serie di nevrosi o comportamenti nevrotici non riconducibili ad un trauma. Cioè sei nevrotico perché ti comporti da bambino in una situazione che richiede un comportamento da adulto o da genitore. Chiedi senza dare insomma, oppure ti prendi troppo sul serio e non sai tirare fuori la parte di bambino che c'è in te.
E dopo questa lettura, bando alle ciance, mi sono messa ad esaminare il mio rapporto di coppia per capire quanto ancora durerà! E vi esorto tutti a fare la stessa cosa! Come avrete capito, come professionista delle scienze sociali, mi esimo dal dare un giudizio scientifico sull'opera. E questo solo perché è fine estate e tempo di bilanci.
*Alla ricerca delle coccole perdute di Giulio Cesare Giacobbe, ed. Ponte alle Grazie, 2004
12 commenti:
E' davvero necessario un vademecum per capire quanto durerà un rapporto ... mhhh .. è come calcolare quanto da vivere ti manca ... mi piacciono le sorprese :)
bah solita aria fritta :) se funziona chi se ne frega di essere catalogati :P
@ popale: infatti sono d'accordo con te....
@ stre: non so mica se funziona. io sono sicuramente bambino-adulto-genitore, il comportamento perfetto! :;-)
anche io scrivo un sacco di cazzate, ma mica mi pagano. è profondamente ingiusto
C'avrei giurato che tu eri perfetta...
Ho letto tutto e sono stato bravo anche per questo. Non che sia noioso o poco interessante, no. E' che dopo 13 anni di matrimonio ho capito che io, di certo, sono fallace in molti aspetti e che se cerco di migliorare, a 46 anni, è dura. Ci provo, questo sì. Mia moglie è decisamente più forte e consapevole, nonchè molto concreta. E mi dà quello che io non riesco a dare a me stesso. Non so quanto durerà: è obbligatorio chiederselo o, invece, fare in modo che resista (la coppia) il più possibile cercando di impegnarsi sempre al massimo?
Rispondi tu, che sei Dottora.
:-DD
Un abbraccio te lo lascio lo stesso, va.
@ taka: è vero, ma in fondo questo si fa pagare poco...;-)
@ daniele: perfetta io? ah ah ah!
Leggo sul sito dello scrittore:
"Poeta, facchino, manovale, operaio, falegname, fattorino, autista, dattilografo, impiegato, guardia del corpo, cameriere, tecnico radiologo, fisioterapeuta, trasportatore, progettista, impresario edile, arbitro di baseball, insegnante di scuola media, pittore, ricercatore scientifico, programmatore informatico, cabarettista, storico, professore universitario, psicologo, psicoterapeuta, oggi scrittore e conferenziere"
Mi vien da pensare che l'unico mestiere che gli è riuscito poco sia il primo o sbaglio?? :-)
Interessante...
Ma nonmbrilismo che significa?
@ chit: però è riuscito ad attirare la tua attenzione!!!
@ baol: da NOMBRIL, in francese ombelico, da cui qualcuno che guarda solo al proprio ombelico. A se stesso, in buona sostanza.
Ma come si fa sempre a sapere quando è l'equilibrio giusto!!! Ci daranno un macchianario x calcolarlo?? ...Scherzi a parte ogni tanto è meglio lasciare che le cose vadano come devono andare eseguire il nostro essere puro e semplice... :)
ciao meringa
ma l'esegesi del video di terry de nicolo' ce la fai?
pliiiiis!!!
striped
@maestrarcobaleno: infatti io le cose non le forzo, le critico!!!! ;-)
@striped: per fare quell'esegesi devo perdere troppi neuroni. Pagami.;-)
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