domenica, novembre 12, 2006
Taglio tutto
Litigata furibonda. Ma siamo comunque usciti il sabato pomeriggio. Allora com'è come non è ci siamo trovati nel solito centro commerciale. Di un triste, con quelle luci al neon. E' inutile comunque che io guardi le vetrine, vista la mia ventura pinguedine. Eppercui adocchio un parrucchiere. Inaspettata àncora di salvezza. Mollo - senza alcun rimorso - marito e figlia e mi accingo a farmi dare una spuntatina alla chioma. Sempre della serie che pochi rispettano la distanza di sicurezza, al parrucco in questione le signorine ti fanno indossare un orribile camice usa e getta, dove, sul braccio sinistro è presente una tasca (non usa e getta, ma solo usa e paga) nella quale ogni signorina che ti mette le mani in testa, ti mette anche le mani in tasca. Inserisce un fogliettino, che non ho avuto il coraggio di consultare, nel quale mette crocette. La prima volta che una si è avvicinata, ho fatto un salto di terrore. Poi, la signorina del lavaggio mi molla venti minuti con la testa bagnata a guardare il soffitto, con una cervicale impellente e io che mi tiro su ogni 30 secondi con lo scolo del materiale che mi ha messo in testa che mi scende sistematicamente dietro la schiena. La signorina del taglio mi piglia sotto la sua ala protettiva armata di pettine e rasoio, discettando amabilmente su capelli scalati e giuste lunghezze. Aveva in testa una pettinatura molto simile ad una scopa. Ho pensato: "Cosa ho fatto io di male?". La signorina della messa in piega non ha la minima spina dorsale per ribadire le sue convinzioni. E siccome siamo pari, cioè io non ho la minima idea di come voglio i capelli, ci impieghiamo almeno mezz'ora per capirci. Optiamo per una messa in piega liscia con punte ad effetto piastra. Credo nel senso di effetto piastra di ferro da stiro in testa. Quella del taglio passa dietro di me e con aria seria dice: "Però, sta bene con i capelli lisci!". Ed io rispondo, signore e signori, udite udite, in uno sprazzo di superego: "Sì, lo so!". Cioè, non rispondo ad esempio: "Ah, grazie" oppure chessò: "E' gentile", od anche: "E' la prima persona che me lo dice!". No, io rispondo: "Sì, lo so!". Manco avessi l'appeal di una top model. E il bello è che non sapevo come rimediare. Per cui mi sono stata zitta fino in cassa. E non ho manco detto a tutte e due che taglio e messa in piega mi facevano schifo. E, tanto per finire, oggi mi ritrovo a letto col raffreddore.
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7 commenti:
Te l'avevo detto io...vieni da me che trucco e parrucco faccio un barbatrucco!! E mo te tieni il ferro da stiro in capa! Livia
ma come si fa ad affidarsi al primo venuto????
il parrucchiere è cosa seria, come un dentista, un ginecologo, un macellaio, devi avere il tuo, quello di fiducia!
massì, non ci pensare, tanto col raffreddore ti diventano una schifezza lo stesso :-)
sarà una buona scusa per tornare da un superparrucchiere delle dive a farti mettere a posto, no?
A Merì, però pure te te le cerchi!
Certe volte penso che ti vai a cacciare scientemente nei guai per avere qualcosa da scrivere sul blog!!!
P.S. Ieri ho fatto certe meringhe da peccato mortale!
x l'aspirante parrucchiera: è che dopo l'ultimo lavoretto che hai fatto a mio marito, ho avuto un po' paura...
x adelina: ma io ce l'ho la mia parrucchiera di fiducia! E' proprio per deprimermi ulteriormente che ogni tanto la tradisco....
x giuliana: grazie, giuliana. le tue previsioni si sono più che avverate!
x gigio: diciamo, gigio, che il blog è nato per raccontare scientemente quello che mi succede nella vita. E certo che una meringhetta me la potevi pure conservare...
BUUUUU!!!SOOOOBB!!!Voglio andare pur'iooo dal parrucchiereeee...c'ho cento colori in testa che sembro 'na slava che nun trova lavoro:quelli bianchi (che rabbia), quelli biondi di 'st'estate (che nostalgia) quelli scuri della ricrescita(???)insomma urge fare qualcosa...Intanto ti abbraccio perchè sei stata una sacco carina!
Baci
Gra
Si, si, bella lisciarella ridi pure tanto...chi disprezza....
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