Volevo scrivere un post triste.
Perché triste in questo momento è il percorso della mia famiglia.
Ma mi vengono in mente solo cose allegre.
Quando l'ho conosciuto la prima volta, il sor Umberto, manco seduta a tavola mi aveva già chiesto quando gli avrei dato un nipotino, maschio ovviamente.
Non sapendo che io sono atta a fare solo femmine.
Due manone grandi come palanche, vocione stentoreo e appetito pantagruelico.
Questa fu la prima impressione che ebbi di lui.
Oltre ad un innato senso del gioco e dello scherzo, che lo faceva sempre stare al centro dell'attenzione.
Amava la terra, il sor Umberto.
O dovrei dire ama. Ancora. Da quel letto che contiene ormai solo il suo involucro.
Ma questo non è un post triste.
Questo è il post dell'amore per la natura.
Questo è il post dell'amore per la natura del sor Umberto.
Due settimane fa era qui da noi in campagna a raccogliere la vitabbia.
L'ultima delle erbe rampicanti, sconosciuta ai più.
Per farcisi una frittata.
E' andato via col suo fascio enorme e rigoglioso.
Questa è l'immagine che voglio tenere di lui.
Stretta al cuore.
10 commenti:
è un post deliziosamente lucido e sereno, non so se è quello che volvevi trasmettere...se è così credo sia il riflesso di quello che doveva essere un personaggio straordinario! ti sono vicino! anzi vi sono vicino! per quel che conti...
un saluto al sor Umberto e un abbraccio alla Meringona
Usap71
Qualcuno disse: "Ricordatemi solo con un sorriso, se mi ricorderete solo con le lacrime, allora non ricordatemi affatto"
meglio un post così che uno strappalacrime
un saluto al sor Umberto e un abbraccio alla tua famiglia
un post semplice lucido e denso come sei tu. abbraccione
rispettoso silenzio
hai ragione, questo è uno splendido post non triste
Quelli che se ne vanno bisogna ricordarli così, nei loro momenti di vitalità.
"L'ultima delle erbe rampicanti, sconosciuta ai più"
Non a me. Ciao.
Il modo migliore per accompagnarlo in questo momento.
un saluto
Ti stringo forte. Nenelinda.
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