mercoledì, gennaio 30, 2008

Perché ndringhete ndringhete ndrà


Ieri, in televisione, una madre isterica gridava ossessivamente al figlio che faceva sciocchezze, bischerate, piccole cazzate insomma, gridava ossessivamente - dicevo -: "Perché?".

Cioè lei pensava, in buona fede, forse - penso io, per darle una minima giustificazione -, che il figlio avesse intenzione di mettersi a dissertare con lei dei massimi sistemi in un momento in cui il fratello gli aveva appena morso il polpaccio e ficcato un dito in un occhio, oppure sputato sulla sua mano.

C'è un solo motivo per cui un bimbo di due anni e mezzo, che pure ha il torto di essere gemello e quindi magari la madre ripete ossessivamente perché proprio perché è convinta di farlo con due persone diverse (che - giusto per inciso - non troveranno mai la loro identità se lei continua così), dovrebbe saper rispondere ad una simile domanda?

martedì, gennaio 29, 2008

Tradimenti cybernetici

Mio marito ha scritto un post.
E di per sé questo è già un evento.

Io ho aggiornato poco questi giorni perché ero di lato lì a piangere.
Un po' per il rovinoso sfracellamento del paese.
Un po' perché mio marito vuole tradirmi.

E lo scopro dal post.

Gli scatenerò contro tutta la blogosfera.
Così i suoi bollenti spiriti si placheranno.

Fate quello che potete, oh miei prodi....ops....

lunedì, gennaio 28, 2008

Utopie

Vorrei dire qualcosa di sinistra.

Sì, lo so, lo so che non ci riesce nessuno.

Ma si nega a qualcuno una possibilità in questo paese?

mercoledì, gennaio 23, 2008

Strategicamente



La mia nuova strategia è non far dormire il pomeriggio la figlia più grande.

Alle 8 di sera non ho più fiato.

Forse alla fine divento veramente come il mago Sam e faccio sparire tutto.

lunedì, gennaio 21, 2008

Notizie a saldo

Sono un po' affannata.
Però ho fatto i saldi, con le bambine al seguito. Io e loro.
Lascio a voi immaginare i risultati.
La piccolina s'attaccava a tutti gli stand tirandosi dietro pile di vestiti.
La grande scappava a destra e a manca.
Ad un certo punto ho dovuto tirar fuori le maniere forti.
L'ho minacciata che se non stava attaccata al passeggino della sorella qualcuno l'avrebbe presa e portata via e lei non avrebbe più visto la sua buonissima (!) mamma.
Ha funzionato.
Certo, però, si è anche permessa di rifiutare graziose cosine che avevo intenzione di comprarle perché non erano di suo gusto.
Ma per cinque euro mi sono impossessata di una maschera di carnevale che farà di noi la perfetta famiglia globalizzata: un vestito da cinesina, al quale dovrò abbinare, fabbricandolo con le mie manine, un grazioso copricapo.
Per il resto, la scuola materna ha organizzato la venuta di un mago carnascialesco per la modica cifra di 3 euro a bambino io costerei meno e di magie ne so fare parecchie ma nessuno mi ha consultato però potrei sempre organizzare uno spettacolino per i genitori all'entrata della scuola.
Con un po' di fortuna tiro su qualche spiccio!

giovedì, gennaio 17, 2008

Il friccico dell'eleganza


Premetto che è il primo libro* che ho letto nel 2008 e nel frattempo ne ho letti altri due, sicché è bello stazzonato nella memoria.
Premetto che ho vissuto cinque anni a Parigi, di cui uno proprio nel 15ème arrondissement di cui si parla nel libro - io vivevo nella parte povera, s'intende - e conosco perfettamente la via in questione.
Premetto che il titolo, sebbene tradotto in italiano, mi ha evocato piaceri remoti della mia seconda lingua.
Premetto che ho studiato nell'università francese e ho la prova che il francese medio-alto-acculturato non ne sa quanto l'italiano liceale.

Detto tutto ciò, a me lo sfoggio di cultura non piace. Non ve lo vengo mica a dire che ho letto quasi tutta la letteratura russa, che sono perfettamente padrona della letteratura francese, che io e la madeleine di Proust siamo un tutt'uno.
Credo fermamente che la cultura, intesa come cumulo di nozioni, si vada ad iscrivere nel DNA e lì operi a costruzione di personalità. Certo, la mia affermazione non è supportata da nessuna prova certa, si può addirittura sostenere senza tema di smentita che non sia punto scientifica.
Credo anche che l'abito non faccia il monaco. Nel caso mio diventa addirittura il postulato base, visto che, vedendomi adesso, non si immagina nemmeno lontanamente il mio glorioso passato.

Ma veniamo al dunque.
Ed il dunque è che, in questo libro, una portinaia ha una sovrumana cultura nozionistica da lei anche ben elaborata - assurgendo così al ruolo di Cultura con la C maiuscola -, ma nessuno lo deve sapere nel circondario, e questo perché ella deve recitare il ruolo della portinaia tipo - grassa, rozza, teledipendente - nel palazzo borghese tipo del quartiere più borghese della città borghese per eccellenza: Parigi.

Come scusa mi sembra un po' pochina.

Poi abbiamo la bimba secchiona per eccellenza.
Quella che sa tutto di tutto. E con la sua sapienza si eleva a giudice del comportamento altrui, decidendo di farla finita con la sua giovane vita per punire persone (genitori, sorella) che ha giudicato futili e inutili, annientandole col suo gesto. Per poi, però, scoprire i piaceri della vita e che il mondo non si riduce a quello scolastico o domestico. Con inevitabili conseguenze sulle sue decisioni.

Come scusa mi puzza proprio.

Sicché, insomma assistiamo a scambi di botte di super-nozioni, amori che nascono grazie ad una citazione (che nemmeno l'autore avrebbe capito, ma questa è un'altra storia), scampoli di vita condominiale raccontati anche con singolare maestria, ma che non giustificano, a mio parere, la storia.

I francesi, però, hanno adoré.
E quindi per me è diventato un must leggerlo.
Giusto per continuare le mie ricerche antropologiche.


* L'eleganza del riccio di Muriel Barbery

lunedì, gennaio 14, 2008

Sfacelus

Mia figlia, la grande, quella che dovrebbe saper già parlare, fare pipì e cacca nel water, vestirsi da sola, mangiare con forchetta e coltello e - perché no - cominciare a pensare ad un fidanzatino, e quindi - diciamo un po' grossolanamente - farsi gli affari suoi, è invece pericolosamente concentrata sulla mia persona.
Si accorge di ogni dettaglio, di ogni piccolo cambiamento (e vi assicuro che co' sti chiari di luna son veramente pochi). Mi squadra, mi commenta persino gli anelli, le collane, per non parlare della pettinatura e del rossetto. Un'imbarazzante lente riducente che mi accompagna tutta la giornata.
Bene, questa zelante pulzella, l'altro giorno, guardando una foto di più o meno tre anni fa, dove io ero stranamente in forma, con gli indomiti capelli allisciati e anche piuttosto in tiro perché trattavasi di ricorrenza familiare, l'altro giorno - dicevo - guarda la foto e dice: "Questa è Dora?".

Si, amica D., è proprio così, mia figlia mi ha scambiato per te e non oso pensare come abbia fatto e forse è proprio il caso che la porti da un oculista.


Non che mi dispiaccia il paragone, anzi. L'amica D. è una donna piacente piena di sorprese, ma non credo che abbiamo nulla in comune fisicamente, se non il fatto che andiamo dalla stessa dietologa... certo sicuramente qualche affinità intellettuale nonché spettegolativa, ma proprio non riesco a capire che cosa abbia fatto propendere mia figlia per cotanta comparazione. E ciò mi induce ad essere pericolosamente gelosa... Cioè questo significa che mia figlia la vede più figa e coi capelli più belli? Ricordatemi che devo rompere un'amicizia. Io non vorrei, ma mi ci vedo costretta....

Per il resto, l'altra pupetta fa bolle col naso. Sì, come nei fumetti.
Non credevo esistessero davvero.
Sono ingestibili.
Nel senso che io passo più tempo a dire: oddio poveretta, ma guarda! invece che pensare a pulirla. Sono una madre snaturata e farò lo sfacelo di queste nuove generazioni.
Soprattutto se continuo a dedicarmi con questo zelo alla ricerca del riciclatore misterioso....

venerdì, gennaio 11, 2008

CACCIA AL RICICLATORE MISTERIOSO.


Io vorrei scovarlo con le mani nel sacco e senza senso metaforico, il riciclatore misterioso.
Colui/colei che mette mano ai nostri rifiuti differenziati e li monda di tutte le impurità per ritornarli a nuova vita.

Il ministro della reincarnazione, il braccio armato dell'utilità, il nostro gran rifiutatore.
Dove sei, o mitico attore!
O colui che si lorda le mani per purificare le nostre sozzure e risorgerle a nova vita!
Io te vorrei cognoscere profondamente.
Per capire se ogni tanto non rimescoli le carte o ti fanno semplicemente fare banco, o anche tana liberatutti.
Io te vorrei spiare da apposito pertugio.
Per capire se sempre vien fatto ciò che da te si attende.
Per saper, se non sei macchina, che cuore hai.
Un cuor che differenzia tra gli affetti resta puro.
Non come quello che di tutto fa purée.

mercoledì, gennaio 09, 2008

Semplici accorgimenti


Semplici accorgimenti faranno di tutti noi dei risparmiatori oculati di energia e dei riciclatori modello.

Questa è la frontiera del nuovo eldorado.

E intanto si punta su termovalorizzatori desueti, macchine vecchie che promettono pulizia e donano morte.
I rifiuti dei rifiuti ci seppelliranno se non guardiamo oltre i luoghi comuni. E non sarà un bel morire.

Nessun giornalista della televisione pubblica, cioè da noi retribuito, ha il coraggio di dire e raccontare i danni che può fare una particella PM2.

E intanto, alla radio, la presidenza del consiglio fa pubblicità su alcuni piccoli accorgimenti che permetteranno al popolo bue di risparmiare energia.

venerdì, gennaio 04, 2008

Metamorfosi

Lo so che siete avidi di notizie e che non potete vivere senza abbeverarvi dalla fonte della meringa ma temo di dovervi deludere perché non capisco per quale motivo ma questo 2008 inizia povero di avvenimenti e alquanto routinario nella sua quotidianità nonostante io faccia di tutto perché la variazione sia fonte di ispirazione per le mie giornate ma voglio dire il brodo della poppante finisce come l'anno vecchio e devo comprare nuove zucchine carote porri e lenticchie da cuocere nella solita vecchia pentolona per almeno un'ora perché rilascino le buone vitamine in una brodaglia fumosa che il mestolo da 100 ml provvederà a distribuire nei vari barattoli che il congelatore accoglierà con gioia per rifornirmeli freschi freschi ogni mattina ma che ve ne frega a voi direte senza ombra di dubbio rispondo io piccata ché poi tanto la mattina sempre gli stessi letti devo rifare e mettere la lavatrice con i quattro panni sporchi dei quattro abitanti della magione due dei quali sempre irrimediabilmente sozzi io poi mi domando quanto detersivo mio inquinerà i mari ché a Caterpillar nota trasmissione di radiodue una volta avevano pure fatto una lezione su come farsi il detersivo in casa ma mi ci manca pure il detersivo in casa ché tanto io non so proprio come riempirle queste ventiquattro ore e ve lo voglio proprio dire che non è solo colpa mia se i mari sono inquinati se l'AMA non si sa attrezzare per fare la raccolta riciclata se mio cognato ha dato via i cavalli e il pane secco me lo do' sui denti e mi fa più piacere non avere pane che buttarlo via io per questo 2008 vorrei un cavallo mio tutto personale che mi risolvesse i problemi di riciclo mangiandosi tutto il pane avanzato o tutto il bene che noi umani facciamo avanzare dalle nostre tavole dal nostro tempo libero dai nostri portafogli adoro i cavalli anche se l'unica volta che ci sono montata sopra col mio culone l'ho fatto stramazzare vorrei che il mondo fosse pieno di cavalli piuttosto che di politici a sbafo ché i cavalli sono il sale della vita mica l'ottimismo e ora che mi manca il fiato perché il muso mi si è allungato e le mie dita si sono intorpidite fino ad unirsi in foggia di zoccolo mi stanno crescendo le orecchie e una cosa lunga lunga in mezzo alle gambe che mi fa ben sperare per il futuro proprio ora mi rendo conto che in questo novello 2008 i miei desideri sembrano già realizzati.

mercoledì, gennaio 02, 2008

Tutto può succedere

Questa fine 2007 è stata pesante come un macigno per la mia famiglia.

Allora io vorrei che il 2008 mi portasse solo buone notizie.

Che non mi portasse altri figli, ché mi bastano quelli che ho.

Vorrei che mi portasse un lavoro e una baby sitter per poter permettermi di lavorare.

Vorrei che non mi portasse lacrime, ma tanti soldi, visto tutto quello che ho mangiato per propiziarli. E non vi nasconderò che l'oroscopo prevede sagittari miliardari per quest'anno.

Vorrei che le mie bambine non si prendessero malattie infettive, e se lo dovessero fare, che non me le attacchino.

Vorrei un po' di serenità per le persone che mi sono intorno e per il nipotino/a che nascerà. Siccome deve nascere il 7 di luglio, mia sorella ha promesso che se è femmina si chiamerà ubabaluba e se è maschio zigozago. E nel 2008 vorrei che ogni promessa fosse debito.

Vorrei anche essere semplice come il cappellino indossato da Prodi in settimana bianca.
Complicata come gli interventi chirurgici sul Berlusca.
Sbarazzina come gli occhiali del Maroni e - perché no - generosa come il ministro Ferrero a regalare calendari.

In fondo è un anno bisestile. Tutto può succedere.